Intro : una lettera

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"Che cosa vorresti fare con la posta?" domanda Hobi, guardando Yoongi prendere la posta che aveva da poco appoggiato sul mobile all'ingresso.

"Non tutta la posta, mi basta semplicemente una lettera" risponde il ragazzo, scrollando le spalle.

"Sì, va bene, ma cosa ci devi fare?" continua Hoseok, alzandosi dal divano per avvicinarsi a lui e scoprire quello che sta nascondendo.

Yoongi lo osserva mentre si avvicina e si morde l'interno della guancia. "Oh dai, secondo te? La voglio leggere ovviamente!".

"Ora mi racconti cosa stai progettando, oppure tu e quella lettera non lascerete questo salotto" dice Hobi, rimanendo a guardarlo a braccia conserte.

"Okay, senti, ho ideato un piano".

"Che piano?".

"Per conoscere una persona".

"E chi dovresti conoscere, scusa? Aspetta, perché vorresti conoscere qualcuno? Dov'è il vero Yoongi, chi sei tu?" domanda Hobi in tutta fretta, puntandogli il dito contro.

Yoongi alza gli occhi al cielo. "Per piacere! - dice, sospirando - E' tra i nostri vicini di casa, non so chi sia, ma abita in fondo alla strada e sembra gentile e non lo so, sembra anche sola".

"Come faresti a sapere tutte queste cose? Sarai mica diventato uno stalker?" mormora Hoseok, portandosi una mano davanti alla bocca per non farsi sentire troppo da chi, non si sa.

"Ma no, che sta dicendo! - risponde Yoongi, scuotendo la testa - Da camera mia si vede, sono per la maggior parte studenti quelli che abitano in questa via e tutti vanno e vengono e lei è sempre chiusa in casa".

"Sempre?".

"Sempre. Ricordi sabato quando siamo andati a mangiare tutti insieme? Io sono uscito un po' dopo, dovevo finire un file e lei era davanti al suo computer a fare le sue cose, ed è sempre così".

In realtà, nemmeno Yoongi riesce a spiegarsi perché ha tanto a cuore questa situazione. Da un lato, si potrebbe pensare al buon vicinato; dall'altro, si riesce a rispecchiare, almeno in parte, in quella persona.

"Magari, potremmo darle dei vicini su cui poter fare affidamento ogni tanto" mormora Yoongi, scrollando appena le spalle. Hoseok sorride, annuendo appena con la testa e rimane per un attimo a guardarlo, prendendo un bel respiro profondo.

"Allora, non c'è tempo da perdere! Hop hop!" urla, spingendo l'amico a mettere le scarpe per poi farlo uscire di casa e seguirlo. Una volta scesi in strada, aggrotta appena le sopracciglia e si volta a guardarlo. "Scusa, ma come avresti intenzione di fare?" domanda.

"Metterò nella sua cassetta una delle nostre lettere per un po' di tempo, non so quanto ci impiegherà a consegnarcela di persona, probabilmente la rimetterà nella cassetta e poi tornerà a casa. Dobbiamo aspettare il momento in cui si arrabbierà e verrà a chiederci se per caso ci sono disguidi con il postino e il gioco è fatto".

Hoseok rimane per un momento a guardare il ragazzo, ideatore di un piano geniale quanto scemo pur di non andare a presentarsi direttamente, ed annuisce. Sempre meglio che niente.



uwuland

Siamo giunti al capolinea di questa piccola e strana avventura che, sinceramente, sono molto felice di aver scritto perché ogni tanto, scrivere cose che possano portare un po' di allegria, fa bene, molto!
Non ho molto da dire, a parte il fatto che non tutte le storie hanno l'intro al posto della conclusione e non so nemmeno come mi sia venuta questa idea.

Volevo ringraziare tutte le persone che hanno letto questa storia e spero che sia piaciuta.
Il protagonista nascosto della storia era veramente il più insospettabile di tutti, rido.

Vi lascio in sua compagnia mentre vado a progettare l'altra parte, la Maknae line edition!

Allons-y, Alonso!

Allons-y, Alonso!

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Quel giorno a casa dei Bangtan [hyung line edition] ✔️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora