lui si avvicinó al mio banco,
non volevo guardarlo, mi dava un brutto senso di inquietudine.
sapevo che teneva gli occhi addosso a me
potevo sentirli,
ma evitai di contraccambiare lo sguardo.si capiva che avevo fatto cose?
insomma la mia camicia è messa apposto,
magari i miei capelli un po' meno.mi poggio sul banco con tutta me stessa,
non mi interessava molto la lezione di chimica
ero troppo distratta da quello che era successo circa 10 minuti fa.mi vengono ancora brividi.
mugugnai qualcosa di incomprensibile anche a me e mi alzai dritta sulla sedia."non pensavo fossi il tipo di ragazza che si fa sculacciare da qualcun'altro"
..
mi si raggeló il sangue
il mio primo impulso era quello di alzarmi di scatto dalla sedia e rompergli quel naso.
mi composi peró difficilmente:
facendo sembrare il mio movimento brusco come una specie di forte spasma;
si voltarono tutti su di me.sono sicura di aver arrossito violentemente e che i miei capelli si siano rizzati in alto come il pelo dei gatti.
lui ascoltava la lezione in modo.. calmo?
mi voltai verso di lui con una faccia stupita e nonché rossa dallo shocktossisco ripetute volte
forse non ho capito bene:
"come scusa..?"
"hai sentito bene, vi ho visto nell'aula, quando venivi sculacciata e con le tette al vento" sussurró lui;
aveva una voce piuttosto profonda.il mio cuore morì
era fatta,
sarei diventata la zoccola della scuola
con questa gonnellina cortissima e lui a sapere tutto."tranquilla, non lo diró a nessuno.. mica voglio rovinarti la vita" mi guardó quasi preoccupato non più che altro preoccupato per me, ma per la sua flebile reputazione che sarebbe decollata in peggio se avesse fatto piangere una ragazza:
evidentemente stavo per avere un attacco panico,
con le mie guance che sbiancarono ed ero rigida come un morto.a sentire le sue parole mi rilassai di molto
e finalmente lo guardai anch'io:ok ammetto che fosse piú bello di quanto pensassi,
ok.
calmiamoci tutti:
mi uccise il buon senso con il verde dei suoi occhi e gli zigomi che colmavano il viso ai lati.arrossii atrocemente e distolsi subito lo sguardo puntandolo sui miei compiti
dovevo darmi una calmata;
ero ancora piuttosto scossa dalla faccenda che ci abbia beccati
ma realizzando che ci ha beccati lui,
la cosa mi faceva breccia ancora di più nel mio cuore ferito troppe volte."posso parlarti subito dopo lezione?" dissi io con voce piuttosto tremolante
e mi soddisfó annuendo.--
finita la lezione mi fiondai fuori dalla classe
ero agitata:lo beccai che usciva disinvoltamente dalla classe e lo trascinai a forza prendendolo dalla maglietta:
"quello che hai visto, non è stato niente. puff, rimosso dalla testa. hai capito?" si vedeva che ero piuttosto disperata dietro a quel tono.
mi guardò dall'alto al basso sorridendo
"questa non è la parte in cui ti ricatto?"
"oh no ti giuro su dio che ti faccio mangiare i tuoi stessi coglioni a pranz-"inzió ad indicare verso di me dicendo ad un ragazzo totalmente a caso che mi scopavo uno della squadra di football.
fortunatamente lo fermai in tempo prima che possa dire chi fosse il ragazzo."ok, cosa vuoi?"
alzó un sopracciglio in modo pensieroso:
"che ogni giorno ti presenti da me adorandomi come un dio"mi spiazzó un attimo
ma chi si credeva di essere?"scusa ma non sono la tua tirapiedi, è disgustoso" arricciai il naso.
fece finta di pensare sorridendo
"ok, allora quando vorrò soddisfare i miei piaceri tu sarai quí senza esitare..
se vorrò scoparti, lo farò
se vorrò che tu mi pulisca camera, tu lo farai
se vorrò che tu mi offri il pranzo o la cena, lo farai.
siamo intesi?"
faceva sul serio?"ma per chi mi hai preso??" risi per il nervoso
"scegli.. "
mi guardò con quei occhi
deglutiinon gli darò occasione
tanto sarà si stancherà subito di me
e si stancherà
giusto?