Il giorno in cui mi salvasti dalle acque del Lago

Passeggiata

Esmeralda povs

Fantastico. E così ero sopravvissuta. E mi toccava fare un "recupero"con quel bellimbusto d'un Malfoy. Ma non  si poteva accontentare di salvarmi la vita separandomi da mio fratello? NO.
Come poteva lui capire come mi sentivo?  Casa grande, tanti soldi, conoscevo la ricchezza dei Malfoy. Io non avevo questo, tutto il materiale necessario era di seconda mano, finanziato dalla scuola. Per comprarmi una bacchetta decente, due anni prima, avevo dovuto lavorare quasi tutta l'estate a Diagon Alley. Per non parlare della famiglia. La morte si era presa prima i miei genitori, poi mio fratello, tutto ciò che mi rimaneva. Ormai, non aveva senso tornare a Londra, o studiare, vivere, insomma! Ma cosa ne poteva capire Draco?...

Mi presentai ugualmente all'appuntamento al parco. Arrivai leggermente in ritardo, lui era lì ad aspettarmi,  leggermente spazientito.
-Vedo che la signorina si è degnata ad arrivare, alla fine.
-Ma certo, signore.
Lui rise, ma io rimasi seria.

Draco povs

Cosa può essere così tremendo da toglierti la voglia di vivere?  E, soprattutto, come si può riparare?
Questa ragazza mi intrigava. Aveva un'aria depressa, e i suoi occhi verdi erano inespressivi. Il suo viso delicato incorniciato da capelli chiarissimi probabilmente sarebbe stato splendido se illuminato da in sorriso. Ma come prenderglielo, un sorriso?
-Perché hai quest'aria così triste?  È una bella giornata di novembre, il sole splende e non fa troppo freddo.
Fece una smorfia che assomigliava ad un sorriso amaro.
-Magari ti faccio la stessa domanda quando sarai povero di canna e non avrai più nessuno al mondo, che ne dici?
Sospirai. Sarebbe stato molto difficile.
-Non potresti almeno fingere allegria?  Insomma, ho rinunciato ad un pomeriggio per stare con te e probabilmente te ne dedicherò anche altri. È così difficile per te?
Le mie parole sembrarono farle ricordare qualcosa.
-In effetti... - cominciò -potrei fingere un po' se mi dicessi com'è che hai perso dieci galeoni per colpa mia.
Mi irrigidii.
-Una scommessa.
-Ah sì?  E in cosa consisteva?
Sospirai.
-Da come mi stai guardando, lo sai benissimo.
Finalmente, il suo volto si illuminò in un sorriso di trionfo.
-Certo che lo so. Ma è più divertente se lo dici tu, non trovi?
Scossi il capo alzando gli occhi al cielo.
-Sei incredibile, lo sai?
Si rabbuiò improvvisamente.
-Mio fratello me lo diceva sempre.
Mi morsi il labbro inferiore, incerto sul da farsi.
-Ti va di parlarne? - azzardai.
Cavolo, adesso ero diventato un analista!  Complimenti, Draco, i tuoi progetti da re della reggia sono andati in fumo, eh?
-D'accordo...  Lui... Era un magonò. È sempre stato debole, ma è quasi arrivato a diciassette anni. Io... Era l'unico parente che mi restava...
Una lacrima di cristallo le scese solitaria dalla guancia.
-Scusa... Non volevo scatenare ricordi dolorosi.
Lei scosse la testa.
-Non importa.
Continuammo a passeggiare per un pezzo.

Esmeralda povs

-Quindi- iniziai io- qual è il tuo piano?
Lui aggrottò la fronte.
-Scusa?
-Per la riabilitazione. Cosa hai intenzione di fare?
Sorrise.
-Ti insegnerò a nuotare.
Ero orripilata. Mi chiesi se dovessi Schiantarlo lì sul posto e correre al lago per ributtarmici. A quel punto sarebbe stato chiaro che non si trattava di un incidente, ma sarei stata insieme a Will, ormai. Purtroppo, ero convinta che Silente, dopo quanto era successo, avesse aggiunto qualche incantesimo al ponte proprio per evitare questo.
-Scusa?!  E perché dovrei imparare a nuotare?
Fece spallucce. -Ti sarai utile per evitare brutti incidenti, credo. Comunque, si inizia domani. Fatti trovare al settimo piano con un costume da bagno sotto i vestiti.
Inarcai le sopracciglia.
-Ma...!  Che cosa centra il costume da bagno col settimo piano?... Mi devo preoccupare?
-Affattto. Ci vediamo alle quattro e mezza lì , Esmeralda. Ciao.
Rimasi a bocca aperta, con l'impressione che quel ragazzo fosse pieno di sorprese.