Dopo i nazionali estivi, molti liceali sono obbligati a lasciare la scuola superiore per intraprendere il cammino universitario.
Altri pallavolisti sono però rimasti al liceo e devono riuscire a far rimanere la Karasuno un corvo che sorvola la città...
Finito l'allenamento, andammo ognuno a casa propria.
Suga mi accompagnò, poiché abitavamo molto vicini.
Nel tragitto le nostre braccia si sfioravano, provocandomi un brivido lungo tutta la spina dorsale.
Ero innamorato follemente di quel ragazzo, il più bello che i miei occhi abbiano mai potuto vedere.
Nonostante tutto lui c'era sempre stato per me.
- Ci fermiamo al parco?- mi chiese.
Io risposi prontamente di sì, non volendo perdere nessuna opportunità di stare vicino a lui.
Ci sedemmo in una panchina lontana dalla strada.
Ci misimo a parlare di Iwazumi.
Nel frattempo, ci guardavamo sempre negli occhi.
I nostri volti erano vicinissimi.
Suga rise fragorosamente ad una mia battuta.
Quel maledetto sorriso, quello che mi sogno la notte e a cui penso prima di addormentarmi.
Mi appoggiò la testa sulla spalla, chiudendo gli occhi e godendosi la calma.
Io gli avvolsi il braccio sulle spalle e iniziai ad accarezzargli i capelli, che profumavano.
Dopo 10 minuti si alzò e mi porse la mano per aiutarmi ad alzarmi.
Io la presi e la tirai con forza, facendolo cadere su di me.
La sua fronte era appoggiata alla mia e aveva le guance rosse.
Non resistetti.
Presi con le mie mani la sua testa e lo avvicinai a me.
Le mie labbra si appoggiarono alle sue.
Pensavo che mi avrebbe rifiutato, mi avrebbe scacciato e non mi avrebbe voluto più parlare per il resto della sua vita.
Invece si avvicinò ancora di più a me e approfondì il bacio.
Dopo poco ci staccammo, entrambi rossi in volto.
Gli baciai il neo che aveva vicino alle labbra.
Avevo sempre desiderato farlo.
Lui unì le braccia dietro il mio collo e mi baciò lentamente, come se avesse paura di essere rifiutato.
Mi staccai.
- Ti amo- gli dissi guardandolo negli occhi.
- Io di più- mi rispose.
Ricominciammo a baciarci, questa volta più velocemente e con più sicurezza.
Suga era veramente molto bravo.
Dopo svariati minuti lui si staccò.
- Sei mio?- chiese
- Sono tuo- gli risposi.
- Quindi?- chiese
- Se per te va bene, io direi di essere qualcosa di più che migliori amici.- mi sentivo veramente uno stronzo apatico a chiedergli di fidanzarci così.
- Mi stai chiedendo di fidanzarci?- chiese.
Evidentemente, come temevo, non si era capito niente di quello che avevo detto.
Ero troppo preso dall'emozione.
- Sì- risposi.
Avevo paura della sua risposta.
- Sognavo questo momento da quando ti ho conosciuto rispose sorridendo.
Fui l'uomo più felice del mondo.
- Torniamo a casa?- gli chiesi
Lui mi baciò per molto tempo
- Ora sì- mi rispose.
Tornammo a casa tendendoci per mano.
- Lo diciamo a qualcuno?- mi chiese.
- Per il momento, io non me la sento.- gli risposi.
Lui annuì.
Arrivammo davanti a casa sua.
Lo baciai dolcemente.
- Allora buonanotte. A domani, amore-
- 'notte amore- mi rispose.
ANGOLO AUTRICE
Scusatemi per questa luuuuuuuuuuuuuuuuunga mancaza ma quest'estate sono veramente molto occupata e non so quando riuscuró a postare ma cercherò di essere il più puntuale possibile.
Nel capitolo precedente avevo detto che avrei postato ognji quattro giorni ma ho deciso di non fare così perchè non credo che pubblicherò ancora l'altra storia e penserò solamente a questa.
Detto questo vi lascio una foto di Sasuke
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