Festa di Kelsey
Finalmente è arrivato il giorno della festa di Kelsey. Ammetto che, non aspettavo altro, ho proprio bisogno di devastarmi per bene.
Siccome sono la sua migliore amica, devo aiutarla con tutti i preparativi e addobbi vari. Meno male la festa si farà nella casa del ragazzo di sua madre che non è affatto male. Quel uomo è proprio uno scemo, Kelsey mi ha detto che è stato semplicissimo rubargli le chiavi. È proprio da principianti nascondere la seconda chiave nella buca lettere. Sarà che l'avrà lasciata lì per le signore delle pulizie.14.00 PM
Mi dirigo verso la proprietà "della" mia migliore amica e appena davanti la porta, suono il citofono.
Mi fa aspettare un po' ma poi mi apre la porta con in mano una bottiglia di champagne."Buon giorno amica" le dico schioccandole un bacio sulla guancia il quale viene ricambiato.
Appena entro dentro mi pietrifico dalla bellezza di quella dimora.
"Cazzo ma che lavoro fa?" Chiedo."L'architetto o archeologo, una roba così."
"E tua madre dove l'ha trovato uno così?"
Domando, mentre letteralmente mi tuffo sul divano."Già, questa bellezza sarà nostra per le prossime 48 ore. Quel rompi cazzo di Michael è ad una conferenza a New York." Risponde aprendo dopo millenni lo champagne.
"Allora? A cosa si brinda?" Mi domanda sverginando lo champagne.
"Alla vita."
"Alla vita" Dice la mia miglior amica, se non sorella, passandomi la bottiglia dalla quale faccio un lungo sorso.
"Che merda è?" Dico dopo aver ingoiato quella squisita miscela frizzante.
Moët & Chandon leggo ad alta voce sul fronte della bottiglia."Dici che sia lussuoso?" Dico interpellando Kelsey.
"È francese" Mi dice strappandomi di mano la bottiglia traendone un sorso asciugandosi poi con il dorso della mano la bocca.
"È ovvio che è lussuoso" Esclama concludendo la frase."Okay adesso mettiamo in pausa il festeggiare e diamoci da fare." Dice la mora.
Mi dirigo nella splendida cucina e scruto il frigorifero, dal quale rimango completamente stupita.
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You're cold // Carl Gallagher
Fanfiction«Ti sono mancata?» Chiedo. «No, non molto» Risponde. «Guarda che non sei debole se mi dici che ti sono mancata, io non ho paura ad ammetterlo, mi sei mancato.» Rimango un attimo in silenzio, ha capito tutto senza che io gli avessi detto niente. «Si...