Mokou: "Ehilà, Keine!"
Keine:"Mokou, qual buon vento ti porta?"
Mokou: "Passavo per di qua, non ti vedevo al posto di guardia e così sono entrata."
Aaah giusto, il posto di guardia. E' un vero peccato che sia anche la guardiana del villaggio, mi toglie un sacco di tempo libero. Specialmente oggi, che mi vedo con qualcuno di nuovo. Ma aspetta, mi è venuta un idea.
Keine: "Cuordacciaio, posso chiederti una cosa?"
Cuordacciaio: "Sono tutt'orecchi."
Keine: "Ecco, io adesso dovrei andare di guardia al villaggio, però..."
Cuordacciaio: "...ci sono io, e pensi sia scortese che mi lasci qui. Tutt'altro: il lavoro va prima di tutto."
Mokou: "Aspetta Keine, penso già a cosa hai in mente. Seguimi."
La ragazza mi prende per mano e mi strattona via dal tavolo, lasciando il mio invitato da solo con nient'altro che il suo bicchiere d'acqua. Io cerco di protestare, ma Mokou continua a camminare imperterrita. Giungiamo infine alla piazza del villaggio, e qui vedo qualcosa di nuovo: sotto al municipio, c'è una piccola casetta di metallo. A prima vista, sembra essere un piccolo tempietto, ma avvicinandomi vedo che non è così. Invece della raffigurazione della divinità, ci sta una campanella e un paio di corni legati a dei fili. Una cosa così non la ho mai vista al villaggio.
Mokou: "Ecco qua il piano: chiami al Monte Incudine, chiedi a uno dei Crociati se può fare da guardia al posto tuo e il gioco è fatto."
Keine: "In che senso 'chiamare'?"
Mokou: "Non lo sai? Ma se ci sono dappertutto!"
Keine: "Dappertutto cosa?"
Mokou: "Questi! I Cornografi."
Keine: "E cosa sarebbero?"
Mokou: "Per essere un'insegnante di storia, sei ancora al periodo Edo! Sono degli apparecchi messi a disposizione da Cuordacciaio stesso. In pratica tocchi la campanellina, focalizzati su un luogo di Gensokyo particolare, ad esempio il Monte Incudine, metti un corno all'orecchio e un corno vicino alla bocca e aspetta. La campanellina comincerà a suonare, e se dall'altra parte qualcuno risponde, sarai in grado di comunicare con lui. Non è fantastico? Ho fatto parecchi scherzi all'Eientei grazie a questa bellezza." esclama, battendo la mano sulla casetta metallica.
Keine: "Ehm molto interessante, ma potresti chiamare tu? Non sono molto pratica con queste cose..."
Mokou: "Uff va bene..."
Alquanto scocciata, la ragazza segue passo passo le istruzioni da lei elencate: tocca la campanella, si concentra su un posto in particolare, si porta un corno all'orecchio e uno alla bocca, e attende. Passano parecchi minuti, ma nonostante la campanella suoni, nessuno a risposto. Ma ecco che...
Mokou: "Pronto, sono Mokou...sì sì, Fujiwara, proprio lei...ascolta, una mia amica dovrebbe fare il posto di guardia al Villaggio degli Umani, ma è parecchio impegnata, quindi vorrei che uno dei Crociati venisse di guardia...uhm uhm...no, no, "Reaper" mi fa paura, porta "Barbar", è l'unico un poco simpatico...ok, grazie, alla prossima. Finalmente ha risposto -rivolta a me- era Betty, la segretaria. Può far arrivare qui uno di loro, così avremo la giornata tutta per noi."
Keine: "Oh grazie Mokou! Senza di te non c'è l'avrei fatta."
Mokou: "Pff ma figurati. Cambiando discorso, non c'era un tuo amico al bar..."
Sante pergamene, Cuordacciaio! Me ne sono dimenticata. Prendo Mokou per il braccio e corriamo subito verso il bar, ma una volta arrivate...non c'è più. E che diamine, una buona volta che incontro qualcuno di diverso, o è il mio lavoro o è Mokou! Mmh c'è qualcosa sul tavolo. Pare essere un coltello, indubbiamente di Cuordacciaio, che tiene fermo un foglio di carta e alcune monete. Mi avvicino e inizio a leggerlo: "Kamishirasawa Keine, mi dispiace che non abbiamo potuto trascorrere molto tempo, ma appena ti ho vista andare, sono subito tornato al Monte Incudine, mi sono ricordato di avere il pomeriggio occupato. Tuttavia, settimana prossima tengo un festival nella mia dimora, per via di una ricorrenza religiosa ormai cara ai miei automi. Quest'anno ho voluto cambiare le cose, e ho aperto i battenti a tutti coloro che vogliono partecipare, almeno conosco gente nuova. Un saluto, Cuordacciaio. P.S. ho lasciato delle monete per pagare le bevande, oltre all'età e al peso, a una donna non si chiede di pagare." Che persona comprensiva... Meglio così, almeno passerò più tempo con Mokou oggi. Io e lei ci dirigiamo all'entrata, e qui incontriamo quello che presumo essere il Crociato che la mia amica ha chiamato. È un'automa parecchio alto, rivestito di una corazza d'argento e d'oro. Sulla testa ha un lungo cimiero rosso, mentre i fianchi sono cinti da una falda formata da sfilacci di cuoio. Il tratto più singolare sono le sue quattro braccia: una porta uno spadone massicio, una è appoggiata su un fianco e le altre due, incrociate, nascondono due pugnali.
Mokou: "Ehi tu devi essere Barbar."
Barbar: "Il piacere è mio, signorina Mokou. Presumo che la vostra compagna sia colei che devo sostituire, giusto?"
Mokou: "Precisamente."
Barbar: "Allora potete contare su di me. Passate una buona giornata!" dice, spegnendo un occhio in modo che sembrasse un occhiolino.
Salutiamo l'imponente guardiano, e ci dirigiamo verso la Foresta di Bambù. Nonostante si chiami "la foresta della perdizione" non ho nulla da temere: ho Mokou che mi fa da guida. E come ogni volta che usciamo insieme, la nostra tappa fissa è da "Mystia's". Il baretto ambulante si trova già all'ingresso, e noi ci sediamo a due dei suoi posti. Si volta verso di noi la propretaria, Mystia appunto, che ci saluta con un grande sorriso.
Mystia: "Maestra, che piacere vederla qua. Vi porto il solito?"
Mokou: "Due bottiglie di sakè e sei spiedini di zampe di rana, grazie."
Mystia: "Arrivano subito!"
Io e la mia amica passiamo parecchio tempo al baretto, prima discutendo con la piccola Mystia, poi chiacchierando dei gossip più disparati. Aaah va sempre a finire così con lei...Ridendo e scherzando, si sono già fatte le quattro, sarà meglio che ce ne andiamo.
Keine: "Grazie mille, Mystia, ci vediamo domani a scuola."
Mystia: "Ci puoi contare, maestra."
Io e Mokou ci alziamo dai nostri posti, e la scena è parecchio, come dire, grottesca. Lievemente disorientate dall'alcool e dalla pigrizia, ci appoggiamo l'una sull'altra per non cadere, strappando una risata al piccolo passero. Una volta riacquistata lucidità, riusciamo finalmente a rimanere in piedi e a formulare delle frasi di senso compiuto.
Keine: "Cavoli, Mokou, ogni volta è sempre la stessa storia."
Mokou: "Che ci posso fare, per costare così poco, il sakè di "Mystia's" è dannatamente buono. Secondo te cosa ci mette dentro?"
Keine: "Spero non sia quello che penso. Comunque, ho passato un bel pomeriggio con te." dico voltandomi verso il villaggio.
Mokou: "Ehi, dove pensi di andare? La giornata non è ancora finita."
Keine: "Cara, domani ho scuola e devo iniziare a preparare il programma scolastico."
La ragazza si fionda alle mie ginocchia, implorandomi di non andare. Uff, che vorrà adesso?
Mokou: "Ti prego, Keine, non andare. Ho bisogno di te, amica mia. Ti prego ti prego ti pregooo." mi scongiura sfoggiando una faccia quanto più carina possibile.
Keine: "Dai, tirati su. Non è un comportamento professionale, questo."
Mokou: "Sgrunt hai ragione, però dai, è da un po' che non ci vediamo, e vuoi piantarmi in asso così, specialmente stasera?"
Keine: "Cosa c'è stasera? Sai vero che c'è la luna piena..."
Mokou: "Sì sì, però diamine, quella megera di Kaguya mi ha tirato un brutto scherzo ieri, e ha continuato sin da quando siamo state al Monte Incudine. Se mi dai una mano, non ti coinvolgerò più in queste faccende, e potrai tranquillamente tornare alla tua scuola. Saremo veloci, quindi tornerai a casa giusto prima del sorgere della luna. Allora, ci stai?" mi chiede, porgendomi la mano.
Keine: "Non mi coinvolgi più? Va bene, affare fatto."
Mokou: "Evvai, sapevo che potevo contare su di te! Seguimi."
E così, la ragazza mi accompagna verso il suo nascondiglio nel bosco. Stavolta spero che sia seria che non mi disturberà più con queste diatribe tra lei e Houraisan. Almeno, stasera me la posso spassare un po'...
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~TOUHOU~ Gensokyo's Showdown
FantasíaNuove avventure attendono Reimu e le sue compagne, in una Gensokyo più caotica che mai. Se ne vedranno di tutte i colori: orde di demoni, vecchi e nuovi nemici, da incandescenti vulcani a torri misteriose, fino ad arrivare all'utopistico "mondo este...