2 - Bisogna aspettare la fine per rincominciare.

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Harry’s Pov

Circles, we going in circles

Dizzy’s all it makes us

We know where it takes us we’ve been before.

Closer, maybe looking closer

There’s more to discover

Find that what went wrong without blaming each other..”

Avevo sbagliato l’attacco, un’altra volta. Ma nonostante ciò, io e i ragazzi continuammo a cantare senza darci troppo peso, come se non fosse mai accaduto, ma lo era invece, e non riuscivo a non pensarci. Stavo provando da schifo! Erano due ore che facevamo il sound-check, e per ben quattro volte di seguito, sbagliavo sempre a prendere il tempo in questa dannata canzone. Non ne cantavo bene una oggi, ero un completo disastro, e le espressioni stanche ma comprensive dei miei amici ne erano la prova. Anche se fingevano che andasse tutto bene, non era affatto così. Per niente. E sapevo che i miei errori li stavano facendo solo perdere tempo, tempo prezioso che avrebbero potuto risparmiare e dedicare a qualcos’altro, ma con la mia perenne distrazione li stavo trascinando nel turbine di rabbia ed incertezze che mi stava travolgendo in quel preciso momento, sentendomi uno sbaglio anche per loro. Avrei tanto voluto fare di meglio, ma proprio non ci riuscivo.  Avevo la mente irrecuperabilmente altrove, dannazione.                                                                                   

Quella foto di me e Skyler usata per un proprio tornaconto, quella mia privacy violata e mandata in pezzi – come la mia dignità – la marea di paparazzi che di lì a poco avrebbe invaso qualunque posto io frequentassi, e la delusione, mi impedivano di mantenere la concentrazione. E questo mi dava tremendamente fastidio.

We’ll play, play, play all the same old games

And we wait, wait, wait for the end to change

And we take, take, take it for granted

That will be the same

But we’re making all the same mistakes

Cantai il ritornello, ma continuai a stonare, a cantare fuori tempo e ad infuriarmi sempre di più. 

Perché ero così fottutamente impotente? Perché non riuscivo a calmarmi e lasciare che la musica portasse via tutti i miei dolori? Cazzo, quanto odiavo questa situazione, mi sentivo un fallito, sotto tutti i sensi.

Un fallito per volermi male fino a questo punto.

Per aver permesso ad una ragazza di rendermi inerme, a tal punto di entrare nel mio cuore - che avevo sigillato ermeticamente per non soffrire – e giocarci come se nulla fosse. Dopo tutte le precedenti ed interminabili ferite, avevo fatto tanto per chiuderlo e proteggerlo… ma come un cretino l’avevo affidato di nuovo ad un demone dal viso dolce e dalle intenzioni tutt’altro che sincere, che mi aveva illuso e fatto credere di poter amarmi come volevo, ma aveva finito col trattarmi come se fossi una marionetta, proprio come avevano sempre fatto i giornalisti.

Mi sentivo un fallito perché mi ero fidato di nuovo delle persone come lei, nonostante mia mamma mi ripetesse in continuazione:

E’ delle persone troppo silenziose che devi avere paura Harry, soltanto di quelle. Aspettano solo il momento giusto per attaccarti e per renderti ciò che hai sempre temuto, ciò che non hai mai voluto essere. Prendono tutto di te, al punto di svuotarti e di renderti il nemico di te stesso“ ed io l’ero diventato.

Come l'ultima volta.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora