Blood

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Cassandra’s POV

Ero seduta lì sul bordo del lavandino del bagno fissando l’oggetto nero e lucido nelle mani di Harry, non ero in grado di concentrarmi su qualche altro oggetto nella stanza, riuscivo solo a pensare a quella lama nelle sue grandi mani. Cominciai a tremare, vedevo le sue mani che si avvicinavano e non capivo cosa volesse fare. Harry guardò il coltello, probabilmente intuendo il mio disagio, abbiamo avuto un contatto visivo forse per due secondi e per poco sparì la paura di quello che poteva farmi.

“hai paura piccola?” la sua voce roca da un freno al gioco frenetico che avevo iniziato a fare con le mani.

Non risposi, rimasi lì a pensare a qualcosa di diverso dall’eventuale possibilità di morire proprio qui, proprio adesso in questo bagno schifoso.

Con la coda dell’occhio vidi Harry muoversi verso il basso vicino al mio piede sanguinante, Chiusi gli occhi per non vedere quando sentii qualcosa di tagliente, la lama scavò diritta nella mia carne. Afferrai la prima cosa che mi venne più vicina e la strinsi più forte che potevo, mentre serravo gli occhi per il dolore che provavo in quel punto diventato così sensibile.

Passarono i minuti e Harry stava ancora cercando di estrarre il pezzo di vetro dal fondo del mio piede. Mi la sciai sfuggire un piccolo grido soffocato quando Harry spinse il coltello troppo in fondo, una lacrima scese lungo il mio viso e rigò la mia guancia destra. Aprii subito gli occhi quando Harry infilò ancora più in fondo il coltello. Guardai il ragazzo dai capelli riccioli seduto davanti a me, provai a tirare via il coltello ma lui lo riafferrò e costrinse la punta affilata del coltello ancora più in fondo.

“m-mi s-stai facendo m-ale” cercai di dire.

Lui ancora non mi ascoltava e sentivo ancora il duro oggetto tagliente scavare nella mia carne.

“Harry!” finalmente urlai.

Rapidamente alzò la testa e mi guardò, istintivamente guardai i suoi penetranti occhi verdi e notai che si erano trasformati in due pozzanghere nere. Tirai rapidamente il piede verso di me, pensando a quante cose su di lui non sapevo, si, avevo capito che non era normale, ma mancava qualcosa, ora invece ho capito che questo qualcosa è il suo lato psicopatico.

“n-non mi fare male…per favore” scoppiai a piangere.

In pochi secondi i suoi occhi tornarono al loro colore iniziale, poco dopo diede degli scossoni dalla sua posizione sulle piastrelle del  bagno e andò via come una tempesta fuori dalla piccola stanza, lasciandomi seduta all’oscuro di quello che stava succedendo. Scesi dal punto in cui ero seduta e aprii l’armadietto sotto il lavandino in cerca di una benda. Dopo aver cercato in giro finalmente trovai quello che cercavo. Presi la benda e l’avvolsi sulla ferita.

Fatto questo in punta di piedi uscii fuori dal bagno e sentii una voce provenire dalla mia camera, mi avvicinai, speravo davvero che non fosse Harry che veniva a riprendermi. Appena entrai nella stanza sentii un urlo sofferente provenire dalle scale. Corsi subito giù per le scale non curante di quello che stava succedendo, solo per pura curiosità.

Una volta giù sentii un respiro pesante…affannato, provenire dalla cucina. Corsi lì, solo per soddisfare le mie curiosità e vidi Harry, era spaventato? Con le mani afferrò saldamente i suoi stessi riccioli e continuò a urlare parole che non riesco a ripetere.

“Harry…” dissi avvicinandomi lentamente.

Lui mi guardò con gli occhi gonfi di sangue.

“L’ho fatto! Ero io!” urlò, ma non urlò solo per me, ma anche per capacitarsene

“che cosa Harry?” chiesi stranamente non spaventata da lui

“io…i-io li ho uccisi” quando quelle parole uscirono dalle sue labbra sentii il cuore in gola

“i-io posso a-aiutarti Harry” dissi tranquillamente cercando di non innescare una sua reazione violenta, ma ottenni l’esatto contrario.

“NO! Sono malato e stanco di persone che vengono a dirmi che ho bisogno di aiuto!” non ebbi nemmeno il tempo di capire quello che mi stava dicendo che il pugno chiuso di Harry venne a contatto con la mia povera testa e di colpo caddi a terra.

I miei occhi iniziarono a chiudersi. L’ultima cosa che ricordavo stava lentamente svanendo in un mondo di tenebre.

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Psycho Sitter (Italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora