Escape

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Cassandra’s POV

“Cassie” sentii una vocina chiamare il mio nome.

Cercai di aprire gli occhi, ma proprio non ce la facevo.

“Cassie ti devi svegliare…non puoi lascarmi qui da solo con quell’uomo” gridò.

Lentamente capii che la voce era di Ben.

“per favore…non mi lasciare, non ho mai voluto che ti succedessero le cose cattive che ho detto…ti amo Cassandra, tanto” continuava a piangere con il capo poggiato sul mio corpo.

Ancora una volta ho provato ad aprire gli occhio e questa volta con mio grande sforzo ce la feci.

“ti voglio troppo bene Ben” dissi tranquillamente al ragazzo che piangeva davanti a me.

I suoi occhi si spalancarono non appena sentì la mia voce.

“Cassie!” disse per poi abbracciarmi più forte che poteva.

“pensavo che fossi morta e, a-e io sono così felice che tu stia bene!” mi abbracciò di nuovo.

Dopo il nostro momento fratello-sorella chiesi al ragazzo difronte a me

“dov’è Harry?” Ben m i guardò strano.

“L’uomo? Dov’è l’uomo?” mi spiegai

“oh, l’uomo, sì, è giù in cantina” disse  Ben.

“che cavolo sta facendo laggiù?” chiesi mentre già pensavo a una valida risposta da darmi.

“ha detto solo che aveva bisogno di rinfrescarsi e mi ha raccomandato di tenerti d’occhio” disse mentre mi aiutava a sedermi.

Annuii e chiesi

“quant’era che ero stesa lì a peso morto?”

“non lo so, questa mattina sono andato in camera tua e non c’eri, quindi sono sceso qui e ho visto quell’uomo seduto accanto a te sul pavimento sofferente…bhu” disse

“beh, mi ha buttata giù ieri sera…” dissi guardando verso il basso.

“ti ha buttata fuori?” alzò la voce Ben

“sì, ora da quanto tempo è che sta la giù in cantina?” chiesi

“è andato laggiù tipo…uh, come cinque minuti fa o qualcosa del genere” a questo punto cercai di alzarmi in piedi.

“cosa stai facendo?” chiese Ben afferrandomi per il braccio mentre mi dirigevo verso il seminterrato.

Mi girai verso di lui e gli dissi:

“usciremo di qui” dissi sorridendo al mio fratellino, ben preso il mio sorriso venne ricambiato.

“ora vai al piano di sopra, stai tranquillo e  prendi lo zaino, le scarpe e il cappotto” ordinai.

Lui annuì poi tranquillamente corse su per le scale. Mentre saliva le scale per prendere le sue cose andai verso la porta della cantina e guardai giù assicurandomi che Harry non fosse vicino. Quando non lo vidi chiusi tranquillamente la porta a chiave agganciando il fermo, ma avevo ancora bisogno di qualcosa da mettere davanti alla porta , mi sono guardata intorno nella stanza e il mio sguardo cadde su questo armadio che conteneva i piatti della mamma. Corsi subito verso l’armadio e lentamente cercai di spingerlo, dopo vari minuti riuscii a tirare il mobile davanti la porta.

“ho preso tutto Cassie” disse Ben tornando in cucina.

“Va bene. Ora potresti prendere le mie scarpe e il cappotto? Sono davanti alla porta del salotto” Ben mi diede il mio zaino e andò a prendere le mie cose.

Corsi verso il frigo e presi cinque bottiglie d’acqua, poi corsi verso un armadietto e presi alcune barrette proteiche e gettai nello zaino altri spuntini.

“scarpe e cappotto” disse Ben porgendomi le mie cose

“grazie” mi infilai subito gli stivali e misi il cappotto senza abbottonarlo mettendo lo zaino sulle spalle.

“dai Ben, andiamo via di qui” dissi afferrandolo per il braccio e tirandolo fino alla porta posteriore uscendo e chiudendo la porta dietro di noi.

“perché siamo andando via in questo modo?” chiese.

“allora, intanto dobbiamo allontanarci se non vogliamo farci trovare” lui annuì poi mi seguì.

Tutto ciò che dobbiamo fare è attraversare il campo per poi arrivare nei boschi ed essere definitivamente lontani da Harry.

Questa è la cosa brutta di vivere in campagna, se dovesse entrare un killer in casa tua sei praticamente fregato.

Non riuscivo ancora a credere che Harry mi avesse dato un pugno e mi avesse buttata fuori. C’è qualcosa di seriamente sbagliato in lui, ma la cosa buona è che ha tolto il pezzo di vetro dal mio piede. Si, fa ancora male un casino ogni volta che cammino, poi punge e brucia come il fuoco, cavoli. Non zoppico male e così al meno posso ancora correre, forse non velocissimo come avrei fatto normalmente, ma insomma.

Eravamo appena arrivati nel bosco. Ci affrettammo ed arrivammo nella foresta di alberi intenzionati a rimanere lontani dalla visuale della casa, ma prima avevo guardato indietro e trovai Harry in piedi sul mio portico posteriore con in mano quello che sembra avere tutta l’aria di una pistola.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 22, 2014 ⏰

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