Prologo

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Levi

Per farla completa quel giorno si oscurò del tutto e dei lampi e dei fulmini colpirono il porto. Non riuscivo nemmeno a credere che una giornata piena di sole e di caldo fosse appena diventata un clima da incubo!

Com'era potuto peggiorare all'istante? Come aveva potuto tutto diventare una tempesta? Come potevo essere rimasto ferito dalle parole di Leslie e come avevo potuto distruggerla così tanto? Se solo la nostra storia fosse stata facile come quella di una coppia di un film, o di una serie tv, o di un libro, se solo avessimo potuto avere una vera chance insieme, adesso non saremmo entrambi completamente feriti e distrutti l'uno dalle azioni dell'altro, e forse Leslie non avrebbe mai provato a suicidarsi a causa mia e di tutto ciò che le avevo fatto passare credendo che mi potesse veramente lasciare per Stephan.

Guardai ancora una volta il porto estendersi davanti ai miei occhi da dentro la mia auto con il motore spento e pensai che io e Leslie non avevamo mai avuto una sola possibilità per dimostrare che avremmo potuto stare insieme. Tutto non aveva fatto altro che affermare il contrario, facendoci capire che non fossimo fatti l'uno per l'altra, che non fossimo destinati a stare insieme per sempre. Ogni cosa non aveva fatto altro che separarci in continuazione e noi non avevamo fatto altro che andare dietro al destino che ci voleva separati, e così alla fine c'era riuscito. Il destino era riuscito a separaci.

Un fulmine mi si precipitò davanti agli occhi e un tuono abbastanza rumoroso lo seguì qualche istante dopo. La pioggia scese dal cielo a gocce enormi e veloci e il suono che si propagò da quello scroscio risultò essere persino più forte di quello del tuono.

Fuori era un inferno e invece che restare lì fermo con l'auto spenta davanti al porto, avrei dovuto essere di ritorno a casa mia, con la mia bellissima ragazza tra le braccia, a bere cioccolata calda davanti ad un bel film, e non qui al porto, in prima fila ad una tempesta tra oceano e atmosfera che rispecchiava il mio stato d'animo. Eppure non mi sentivo di tornare a casa. Se pensavo al fatto che avrei dovuto fare ritorno in una casa piena di ricordi dolorosi e allo stesso tempo belli, mi sentivo parecchio confuso. E poi mi sentivo ancora come se non avessi parlato del tutto con Leslie, quasi come se avessi bisogno di una dimostrazione che affermasse che non fosse stato tutto un orrendo incubo, tutto ciò che era successo con Leslie da quando era entrata in camera mia mentre stavo per fare l'amore con Lila.

Azionai il motore e misi la retromarcia uscendo dal parcheggio dell'auto, poi partii e il mio cuore mi fece da navigatore visto che la mia mente non aveva la minima idea di dove stessi andando. Solo quando svoltai in una strada allontanandomi dal centro esatto di Brisbane, capii che stessi andando nell'unico posto in cui avrei trovato le risposte alle mie domande, ovvero casa Carrera.

Fermai l'auto alla fine della via. Non volevo che Leslie vedesse i fari della mia auto o che comunque sentisse il rumore del motore e scesi facendo scattare l'allarme. La pioggia mi inzuppò immediatamente da capo a piedi, ma non mi lasciai abbattere e procedetti in direzione della finestra della camera di Leslie nella speranza che lei fosse lì, così da non dover essere visto da Sebastian o da Isabella, che sicuramente se mi avessero visto, non mi avrebbero mai fatto parlare con lei. Ne ero sicuro.

Mi coprii gli occhi con le mani come una visiera e mi appoggiai alla porta-finestra di camera di Leslie. E non appena guardai al suo interno, un milione di ricordi mi sommersero da capo a piedi: il rumore dei suoi pianti da oltre la porta, io che entravo, lei che mi raccontava di Stephan fingendosi forte per me, io che la sentivo piangere nuovamente mentre leggeva delle citazioni a mezz'aria, poi io che entravo per chiedere di poter dormire insieme a lei in modo da non disperarci delle perdite che avevamo subito da soli, il ricordo del suo corpo caldo vicino al mio poco prima di addormentarci insieme, il mio risveglio con lei accanto e sorridente nel sonno, il mare di ricordi che mi avevano sommerso quella mattina spingendomi a fuggire da casa sua lasciandole solo un paio di spiegazioni in una lettera e un bacio in fronte, il giorno del suo compleanno seguendola in camera sua mentre si cambiava per mettersi il costume solo per chiederle di Sebastian, io che le balzavo addosso per poter leccare il suo seno scoperto... insomma, avevamo avuto dei ricordi dolci anche mentre tutta la situazione era affondata più velocemente del Titanic tra noi due.

E adesso, mentre guardai dalla porta-finestra all'interno della sua stanza, vidi colei che era stata il mio angelo, l'amore della mia vita e l'unica donna con cui credevo avrei vissuto per sempre singhiozzare completamente addolorata tra le braccia di Sebastian, seduto sul letto di Leslie che le carezzava la schiena e le sussurrava parole dolci che non riuscivo a sentire e che sicuramente erano in italiano.

A vedere Leslie ridotta in quello stato sentii qualcosa scheggiarsi dentro di me provocando un'onda di dolore fisico che mi fece arretrare. Quando il singhiozzo di Leslie aumentò e Sebastian la spostò sulle sue gambe, il dolore dentro di me aumentò e arretrai nuovamente tornando di corsa in macchina.

Tutte le mie domande ad un tratto ebbero una risposta e mi avvicinai alla mia auto sempre più velocemente, qualcosa dentro di me si spezzò ancora e ancora e non capii perché provassi quel dolore addirittura fisico che mi faceva molto male al petto.

La pioggia continuò a scivolarmi addosso pesantemente ed il cellulare nella tasca del mio cappotto suonò più e più volte, ma io lasciai che partisse la suoneria. Non mi sentivo di rispondere e se lo avessi fatto, probabilmente il dolore che stavo provando sarebbe trapelato ed io non lo volevo.

Quel dolore mi faceva sentire come se avessi perso la guerra e stessi per morire dissanguato... e ancora non sapevo che il destino mi avrebbe destinato dolori peggiori e non sapevo nemmeno che dopo una lunga tempesta, forse avrei trovato il mio arcobaleno.

Per sempre la mia Stella #3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora