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Dall'orizzonte appena si potevano notare i raggi del sole. Louis si svegliò grazie al suono della sua sveglia, sentì un dolore acuto e fastidioso nella sua testa. Scese le scale per andare alla ricerca si una pillola per rimuovere il dolore;pensò a cosa avrebbe potuto fare con il ragazzo che sicuramente stava ancora dormendo,pensava di chiamare un amico per poter falsificare alcuni documenti, continuava a pensare, ma nulla lo convinceva. Pensò per qualche minuto e pi tornò nella sua stanza per fare la doccia e cambiarsi i vestiti,ogni non avrebbe lavorato,perché non ne aveva voglia e sicuramente a suo padre non sarebbe dispiaciuto se avesse perso un giorno lavorativo,dal momento che Louis non era così importante per la compagnia... Ancora. Bussò leggermente alla porta della stanza in cui dormiva il bambino, e quando non ricevette una risposta aprì la porta lentamente. Sorrise al ragazzo che stava dormendo come un piccolo angelo. Camminava lentamente e gli toccava delicatamente la spalla sorridendo. Il ragazzino si svegliò di colpo,spaventato e il più vecchio si sentì male per la reazione del ragazzo.

- Mi dispiace... Non volevo spaventarti - mormorò lentamente Louis, allontanandosi un po' per non spaventare ulteriormente il piccolo.

- Io-io.... Buongiorno - disse il ragazzo dagli occhi verdi,massaggiandosi delicatamente i piccoli occhi piccoli e un po' gonfi.

- Buongiorno, ti ho appena svegliato per André a fare colazione.

- Che ore sono? -

- 10 in punto piccolo -

- OK,vengo - disse il riccio e Louis annuì, poi lasciò la stanza e andò in cucina per preparare la colazione.

A volte Louis pensava di dover assumere qualcuno per preparare la colazione e il pranzo; ma per lui non era un problema farlo da sé,così che scartò questa idea immediatamente.
Scelse si fare una rapida colazione; uova con beacon. Mise una padella sul fuoco, versò un piccola quantità di olio e poi gettò tre uova e quattro strisce di beacon; dopodiché accese il bollitore dopo aver versato dell'acqua. Aspettò un momento e quando tutti era quasi pronto il ragazzino apparve sulla soglia della porta della cucina, con la camicia con cui aveva dormito e i piedi scalzi. Louis gli rivolse un piccolo sorriso e non poté fare a meno si guidare il suo sguardo verso le gambe del ragazzo solo per un momento.

Il piccolo si sedette su una delle sedie e attese pazientemente la sua colazione, muovendo le gambe come un bombino piccolo, poiché i suoi non toccavano il suolo. Louis sorrise si nuovo quando lo vide,sembrava così innocente, cosi piccolo,come poteva qualcuno danneggiare quella creatura cosi angelica e preziosa? Sospirò lentamente e spense i fornelli,lasciando la padella sul tavolo. Prese sue tazze e versò l'acqua bollita in entrambi. Ne mise una di fronte al ragazzo ed una di fronte a lui.

- Vuoi del tè o del caffè piccolo? - chiese, lasciando la zuccheriera sul tavolo accanto a una piccola scatola con bustine si tè e un piccolo barattolo di caffè all'interno.

- Caffè per favore - rispose il ragazzino dagli occhi verdi. Louis annuì e versò un po' si caffè nella tazza del bambino,per poi aggiungere due cucchiai si zucchero. Il bambino ringraziò e Louis ripeté il processo,ma questa volta con la tua tazza.

Entrambi fecero colazione in silenzio, finché Louis decise di rompere il silenzio.

- Che scuola stai frequentando piccolo? -

- I-I... Io non vado a scuola - sussurrò il piccolo,abbassando la testa. Louis si accigliò e chiese il motivo. - il mio padrigno ha detto che se mi fossi vestito in questo modo [si riferisce al vestirsi da donna] non avevo il diritto di andare a scuola .... Mi hanno bullizzato e ha detto che ne la stavo cercando. -

My little boy - Larry Stylinson | DK | AU | Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora