Capitolo 3

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(T/n) pov.

-Tu...sei un demone non è vero?-

A quella domanda rimango leggermente sorpresa ma non lo do a vedere.

-Come prego?-chiedo, facendo finta di non capire.

-Sei un demone, non è così?- ripete con tono freddo il conte.

-Non so proprio di cosa stiate parlando- dico incrociando le braccia

-Il vassoio, ho visto Sebastian fare la stessa cosa con dei bicchieri di champagne una volta,
per cui mi viene spontaneo supporre...che tu in realtà sia un demone- spiega incrociando le dita sotto al mento con un espressione di chi ha la vittoria in pugno mentre Sebastian mi guarda di sottecchi, aspettando una mia mossa.

In risposta scoppio a ridere, cercando di tenere una mano davanti alla bocca per le troppe risate e il ragazzino assume un espressione confusa dopodiché smetto di ridere e sul mio viso compare un piccolo ghigno.

-Si avete ragione Conte Phantomhive,sono un demone-

Il ragazzo con la benda cerca di rimanere calmo, ma riesco a sentire la paura che sta provando.

-Stia tranquillo, per quanto mi duole ammettere che la sua anima sia molto invitante, se c'è di mezzo un contratto, preferisco non interferire- spiego bevendo un sorso di te, guardando per un momento il maggiordomo al suo fianco.

"specialmente se c'è di mezzo di lui" penso sconfitta.

-E perché dovrei fidarmi delle tue parole?- chiede innervosito.

-Perché non avete scelta- dico, facendo cambiare il colore dei miei occhi da (c/o) a rossi, facendo ammutolire il ragazzo e facendo assottigliare gli occhi a Sebastian, pronto a scattare per difendere il suo pasto.

Faccio tornare i miei occhi (c/o) e ricomincio a bere il liquido nerastro contenuto nella tazzina e dopo qualche minuto aggiungo, indicando il ragazzo dietro di me:

-Anche lui è un demone, ma non si preoccupi, non morde- dico ridacchiando e il ragazzo dietro di me sbuffa per il mio commento.

-Se la poteva anche risparmiare my Lady- mi dice Damien sospirando pesantemente.

-Ma non sarebbe stato divertente- dico guardandolo, per poi rigirarmi verso Ciel.

-Ora che abbiamo tirato giù le maschere, possiamo iniziare a parlare del vero problema? Vorrei finire in fretta- dico impaziente e il ragazzo, dopo essersi schiarito la voce inizia a spiegarmi la faccenda.

-Sette persone sono scomparse nella città di Londra. Le vittime sono tutte diverse: Un giovane scrittore,un trafficante d'armi, un giudice, due ragazzi, un maschio e una femmina, rispettivamente di undici e dodici anni, appartenenti ad una casata nobile, un avvocato e un gioielliere.
Tutti sono scomparsi in luoghi diversi della capitale- spiega mentre il corvino poggia sul tavolo una cartina di Londra con dei cerchi rossi in vari punti, senza nessuna logica.

-Le uniche cose che hanno in comune è che sono tutti personaggi rinomati nella società e hanno a che fare con attività illegali nell'East End.Per ora sappiamo questo- dice sospirando

Cat demon ||Sebastian x reader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora