7. Altro che saltimbanco.

14 7 7
                                    

19:30
Mercoledì 25 gennaio, Londra

Eccomi di nuovo qui.
Spero di non dover tornare a casa troppo tardi alla fine del turno.

Mi avvicino al parcheggio del ristorante, questa serata sembra abbastanza tranquilla.

Entro e vado a cambiarmi.
Indosso la divisa, una maglia nera e un paio di pantaloni dello stesso colore, e cerco di rendere decente il mio aspetto.

Arruffo i capelli rossi sul davanti e mi guardo un po' allo specchio, sperando di non apparire tanto stanco quanto lo sia in realtà.

I miei occhi verdi scrutano il riflesso dello specchio.

Cristo, che faccia da culo.
Dovrà andare bene comunque.

Esco e inizio ad apparecchiare i tavoli.

Stasera sono solo con i ragazzi delle cucine, il capo ed il barista.
È solo mercoledì, non dovrebbe esserci confusione.

-'Sera Kristian!-
-Ciao Matt! Come butta stasera?-
-Tutto bene, a parte una tavolata enorme già prenotata...-
-Cazzo, è mercoledì! Chi vuoi che venga stasera.- gli rispondo seccato.
-Dei rompiscatole che vengono a disturbare i poveri lavoratori come noi.- ride Matt.

Infatti, dopo un paio d'ore entra un gruppo di una ventina di ragazzi, all'incirca della nostra età.

-Buonasera, cosa posso portarvi?-

Prendo le ordinazioni, riferisco in cucina e aspetto.
Nel frattempo osservo il tavolo parecchio affollato.
Sembrano semplici ragazzi Ordinari, come me.
Questo mi rincuora parecchio.

Una volta abbiamo avuto la sfortuna di avere qui una famiglia della Superiore.
Si comportano come se fossero Dio sceso in terra, credono di essere migliori degli altri solo perché hanno i soldi.
In più, sono agevolati in tutto.

Loro fanno girare il capitale, la maggior parte sono imprenditori, ma non per questo noi Ordinari dobbiamo essere trattati come feccia.
D'altronde è grazie a noi che il sistema va avanti, noi lavoratori.

-Fish and chips?-
-Per me, grazie!- dice un ragazzo alto e che sembra abbastanza brillo per essere solo ora di cena.
-Pizza Margherita?-
-Mia...ti ringrazio.- mi risponde piano una ragazza.

È davvero bella.

Ha i capelli scuri, quasi neri e mossi, gli occhi azzurri, i lineamenti delicati.
La sua pelle sembra fatta di porcellana, è molto chiara e apparentemente perfetta.

-Arrivo subito con i vostri piatti, ragazzi.- dico al tavolo e mi giro per poi proseguire in direzione della cucina.

Le ragazze sedute al suo stesso tavolo hanno il classico mascherone di fondotinta, trenta strati di rossetto, in stile lama, e vestiti attillati.

A scuola è pieno di belle tipe così,ma lei sembra...diversa.
Indossa una maglietta larga ed un paio di jeans aderenti, da ciò che sono riuscito a notare.

Torno al tavolo per concludere il giro di portate e non riesco a fare a meno di guardarla.
Sta raccogliendo le ciocche di capelli che le vanno davanti al viso, lasciando libera la frangetta.

Nel frattempo devo tornare in cucina.
Sento qualcuno dietro di me e mi giro di scatto.
Vedo lei e per poco non mi viene un colpo.

Inciampo nei miei stessi piedi e cado come un idiota.

Non posso crederci...

Ecco la presentazione delle più grandi e colossali figure di merda di Kristian Markel! Gente accorrete!

Altro che saltimbanco.

Per non apparire più stupido del normale, mi alzo velocemente e sento la sua voce che mi dice...

-Ehm...tutto bene?-
-Sì, sì, benissimo grazie.- faccio per andarmene di corsa in cucina, ma con la coda dell'occhio la vedo dirigersi verso il bagno.

Che figura...
Mi consola il fatto che, probabilmente, non la rivedrò più.

                 ~~~~~~

La serata prosegue bene.

I ragazzi sono andati via e dopo di loro la confusione è passata.

Sento la porta sbattere dietro di me.

-SONO TORNATO!-
-Non ci sei mancato per niente.-
-Attento con le parole ragazzino, vedi che ti sculaccio.-
-Ti piacerebbe, Matias.- rido e mi guarda malissimo.

-Ciao, Matias! Se hai concluso con le consegne, per oggi hai finito!- dice il capo, avanzando verso di noi.

-Va bene signor Collins, ci vediamo!- mi saluta e chiude la porta dietro di sé.

Ovviamente non va via in modo normale, fa sempre una smorfia strana prima di salutarmi.

Può apparire un perfetto idiota, ma riesce sempre a far sorridere tutti.
Che tipo strano per essere un secchione.

Nel frattempo, Matt sta finendo di lucidare alcuni bicchieri, mentre canticchia le canzoni che passano alla radio.

-"Buonasera a tutti voi ascoltatori! Mi auguro che questo mercoledì sera non sia stato troppo noioso!"-ridacchia lo speaker alla radio.

No, no, guarda è stato più entusiasmante vedere dormire Matias sul divano, ubriaco il giorno di capodanno, con il suo gatto sopra la faccia.

Finisco di sistemare delle tovaglie e di dare una pulita alla sala.
-Capo ho finito!- urlo verso la cucina.
-Vai Matias, ci vediamo!- urla il signor Collins, in risposta al mio.

Frettolosamente, saluto Matt e finalmente torno a casa.

Anche l'ambiente lavorativo del ristorante non è poi così normale😂

Spero di avervi fatto sorridere con le cavolate di questi idioti!

Parecchi personaggi nuovi...

Fatemi sapere cosa ne pensate!

Apri Gli Occhi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora