Capitolo 5

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Liam non ha fatto altro che entrare e uscire dalla camera, adesso è seduto sugli scalini della sala di comando. La sala dove di solito tiene tutto sotto controllo e dove Mon-El gli aveva insegnato a pilotare...quello stesso Mon-El, o almeno a lui sembra, che oggi lo guarda con diffidenza e distanza. Sospira, lanciando una pallina di carta. Fosse solo quello, il problema, però...

''Liam...''

Riconosce la voce di Lily che gli si avvicina per sedersi accanto a lui. Gli appoggia una mano sulla spalla, prima della testa. Lily è la sua sorellastra, ma per lui è a tutti gli effetti la sua sorellina. Chiude un pochino gli occhi cercando di rilassarsi.

''Ho parlato con i gemelli...è per quello che è successo con Mon-El?''
''Si...e no. Non lo so. È tutto Lil, il fatto che lui non mi riconosca, che ci sia...papà. Il fatto che per me questa non sia solo una storia da raccontare, io me lo ricordo che cosa è successo. Fa parte del mio passato...''

Lei annuisce, strofinando la spalla sulla sua.

''È una storia stranissima, lo so...e non è strano che non ci abbia riconosciuto, come non lo è il fatto che sia tale e quale a come è nel futuro.''

Lei si stringe a lui, prima che si avvicini Robbie, correndo dietro di lei.

''Lily, ma mi spieghi come sia possibile che io non ti stia dietro? Sono in forma...ehi...Liam? Che succede?''
''Questioni presente-futuro. Notavamo le somiglianze e le differenze...''

Lui sospira, per poi mettersi dall'altra parte del fratello. Loro tre hanno avuto una storia diversa, molto più complicata degli altri membri della loro squadra.

''Vorrei poterti consolare fratello, ma non so che dire...''

Si limita a posare anche lui la guancia sulla spalla del fratello.

''Non fa niente Robbie, tranquillo, è solo che...''
''Lo so, io non c'ero ma me l'avete raccontato.''

Sono impegnati a chiacchierare, quando è Cisco a materializzarsi nella stanza. Nessuno ha la loro abilità nel cercare i nascondigli, quindi Henry, o chi per lui, deve averlo detto a Cisco. Loro guardano i tre appena arrivati, mentre Cisco alza le mani.

''Ambasciator non porta pena, detto questo...io me ne andrei, vi lascio alle vostre cose da...ritorno al futuro.''

In un attimo lui sparisce, lasciando i tre ragazzi a parlare con i genitori.

''William...''

Felicity è l'unica che lo chiama ancora così insieme a suo padre, mentre lui abbassa lo sguardo con un sospiro. Non ce la fa a guardare in faccia Oliver, non adesso e non dopo essere stato allontanato da Mon-El.
Per Lily e Robbie è un'altra storia, loro sono affascinati dal vedere i genitori insieme...non riescono a farne a meno.

''Non adesso, tra un pò. Per favore...''

Oliver si avvicina, piano. Liam ricorda bene che era sempre lui ad allontanarsi dal padre quando era ragazzino e la cosa lo tormenta...se solo avesse saputo.
D'altronde è la parte che fa più fatica ad accettare, sembra non sia mai successo niente per loro...e sa che è così, ma i suoi ricordi tornano a quando gli era stato promesso che non sarebbe mai successo, non sarebbe rimasto di nuovo senza suo padre.
Promessa che non è stata mantenuta.

''Liam, che succede...?''

Ci riprova Felicity, riuscendo ad avvicinarsi ancora, mentre Lily sbatte le ciglia e involontariamente si sposta per permetterle di avvicinarsi al fratello, mentre Robbie segue i movimenti della sorella ed entrambi si ritrovano a fissare Oliver.

''Io non posso...è difficile.''
''Cosa è difficile figliolo?''
''Questo...io...tu...nella stessa stanza.''

Felicity e Oliver aggrottano le sopracciglia di fronte a quelle parole, non capiscono perchè il loro amatissimo ragazzo, debba avere difficoltà a stare con suo padre nella stessa stanza.

Incontri di un futuro passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora