capitolo 2

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Mi svegliai con le prime luci del sole. Mi alzai dal letto e mi vesti con una gonna a piege rossa una maglia a maniche lunge nera delle parigine nere delle scarpe rosse e mi legai i capelli in una coda alta fermata da un fiocco nero.
Sento bussare ed entrano delle guardie per portarmi finno alla machina, le valigie sonno gia state inviate in accademia. Esco dal palazo e vado verso la machina che mi perterá a Versim, ma davanti ad essa c' é mio padre
- e arrivato il giorno Yuna- disse mio padre triste
- si, sto per andare al accademia-
-stai attenta, se sucede qualcosa avisami- disse mio padre preoccupato
-certo-
Poi mi abraccio, non lo faceva quasi mai quindi al inizio fui sorpresa ma dopo poco ricambiai l'abbraccio
-mi mancherai, mia piccola Yuna-
-anche tu papá-
Ci stacamo ed salì in machina vorso Versim

Quando scesi dalla machina vidi subito l'imponente strutura che si ereggeva davanti a me. Salutai le guardie che se ne andarono, feci un respiro profondo ed entrai alla Versim. Andai a farmi un giro per l'istituto imparando le strade, dopo un ora sapevo orientarmi abastanza bene per l'edificio. Mentre camino per i corridoi sento una voce da un altoparlante.
-tutti i nuovi studenti si radunino nel teatro-
Mi incamino verso il teatro, non apenna entrai, notai che non c'érano ancora mote persone, decisi di andare a sedermi su una fila di poltrone al centro del teatro. Dopo un po' il teatro comincia a riempirsi, e accanto a me si siede qualcuno, ma non ci feci molto caso.
-Hei ciao, io sono Vaiolet figlia di Vár dea nordica dei patti d' amore, piacere di conoscerti- disse una voce allegra accanto a me.
Rasegatomi che la calma e tranquilita avuta fin ora si fosse rotta mi voltai per risponderle, difronte a me c' era una ragazza bionda con dei allegri occhi rossi che mi tendeva la mano.
-piacere, Bellatrix Yuna figlia di Tsukuyomi divinitá giapponese della luna-
-sono certa che diventeremo grandi amiche- disse tenendomi le mani e guardandomi con allegria
In quel momento sentimo una voce, ci girammo verso il palco. A parlare fu un uomo alto dai capelli neri ed occhi del medesimo colore
-piacere a tutti voi nuovi alunni io sonno il vostro preside Albert. Sono preside da molti anni, quindi so come potreste compotarvi- fece una pausa guardandoci
-comincio subito ilustrandovi le regole del istituto:
_dovrete sempre presentarvi a lezione con la divisa scolastica, la troverete nele vostre stanze, che riconoscerete perche soprano ogni porta ce una targa con scrito il vostro nome e di chi siete figli
_e vietato combatere
_e vietato usare armi al difuori delle classi d'alenamento
_vietato avere animali o famigli, qualunque essi siano
_ vietato avere oggetti tecnologici

Queste sono le regole che dovrete seguire finché sarete qui. Le lezioni cominceranno domani alle 9:00. buon anno a tutti- disse guardandoci con un soriso sul volto
- ah quasi dimenticavo non potrete usare i vostri poteri qui- dopo aver detto quella frase mi comparve intorno al colo una colana con una sfera blu con delle sfumature viola come ciondollo, quando provai a togliermela mi accorsi con stupore che non si toglieva
-quei accessori che vi sono appena comparsi adosso sonno dei sigili, faranno in modo che non possiate usare i vostri poteri finché li indossate- ci spiego calmo Albert
-arrivederci e buone lezioni- deto cio se ne ando dal teatro.

Quando il diretore se ne ando, nel teatro si alzo un brusio generale.
- tu cosa ne pensi Yuna?- mi disse Vaiolet
-su cosa?- dissi freda mentre mi alzavo e mi incaminavo verso la porta del teatro
- come su cosa, del fato che ci abbiano messo dei sigili- disse lei scosa
-non condivido il gesto di meterci dei sigili ma ne capisco il senso- dissi io pensandoci un po', ed uscendo dal teatro
-e quale sarebbe il senso di ciò- disse Vaiolet non capendo
Sospirai ed andai a sedermi su una panchina nel giardino, Vaiolet si mise seduta acanto a me, e mi guardo con sguardo curioso
- non tutte le divinita sono buone ed vanno dacordo tra di loro, ci sono delle divinita che sono nemiche tra di loro. Questa e un academia dove sono radunati i figli delle divinita, cio potrebe portare che i figli delle divinita in conflito tra di loro si attacchino. Io non conosco le divinita nordiche, ma non credo che voi andiate tutti dacordo.-dissi impasibile
-ma ci sono dele regole che vietano di combatere- disse lei convinta
-dimmi se tu fossi la figlia di una divivita che e acerrima nemica con un altra, ed andasi in un academia con il figlio di quella divinita tu non lo atacheresti anche se fosse contro le regole?- dissi guardandola nei occhi
-sai ora che mi ci fai pensare hai ragione- disse pensandoci
Mi alzai ed mi incaminai per l' academia
-Dove stai andando?- Disse dietro di me la voce di Vaiolet
- da nessuna parte- dissi continuando a caminare
-perché non andiamo in cittá? non abbiamo lezione oggi- disse lei alegra prendendomi per il bracio e portandomi fino in cittá
- sai, io non so nulla di te e tu non sai nulla di me- disse lei dubiossa
- e naturale, io sono figlia di una divinita Giaponesse e tu di una divinita Nordica- dissi io fredda
- lo so, e non lo trovi incredibile, siammo in un academia dove studiano i figli delle divinitá, se non avessi deciso di venire non ci saremmo mai incontrate- disse lei allegra.
-si sta facendo tardi, io torno in academia- dissi con voce piatta dirigendomi verso Versim
-hai ragione, dobbiamo essere ben sveglie domani
Disse allegra accanto a me

Quando arrivammo ci dirigemmo al dormitorio feminile, ed andiammo ognuna nella nostra stanza.

Quando entrai nella mia nuova stanza mi ressi conto che i bagagli errano gia stati sistemati. E una stanza abbastanza grande con le paretti bianche una parete fatta di finestre il letto e al centro della stanza con sulla destra un armadio a 4 ante azzurro vicino ad esso si strova una libreria con dei libri, invece a sinistra del letto si trova una srivania con una sedia anche esse azzurre con acanto una porta, mi avicino per aprila e scopro che al suo interno si trova il bagno, decido di andare subito a fare un bagno. Esco dalla vasca da bagno mi metto l' intimo ed il pigiama e mi asciugo i capelli. Quando esco dal bagno riguardo dinuovo la mia stanza e solo ora mi acorgo che apessa alle ante del armadio si trova la mia divisa, ma non ci facio molto caso, domani sará una lunga giornata e meglio che vada subito a dormire, e dopo un ora mi adormentai.

Versim L'academia Degli DeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora