Momenti, così li chiamano.

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Mi sento sola.
Ma non sola nel senso che non ho amiche, che non ho qualcuno che mi voglia bene o che tenga a me, non intendo sola nel senso che non ho un ragazzo o cose cosi.
Sola nel senso che "come stai?" "Che fai?" "Che hai fatto oggi?" "Che farai domani?" "Che mi racconti?" ne sento tanti, però non ne sento... Nessuno chiede come sto perché lo vuole sapere davvero. Ormai non esiste più una conversazione senza questa domanda, ormai la dicono tutti tanto per parlare, tanto per dire qualcosa. La stessa cosa vale per le altre.
Nessuno vuole sapere come sto, che sto facendo, cosa ho fatto oggi, cosa farò domani o cosa ho da raccontare. Per questo mi limito nelle solite risposte "bene", "niente". Perché se inizio a dire che sto male poi pensano che ho sempre da lamentarmi, e per ognuna domanda hanno sempre qualcosa da ridire.
Quindi lo dico qui come sto, cosa ho da raccontare, cosa ho fatto oggi, cosa farò domani, cosa sto facendo adesso. Come sto? ...Mh, non lo so. Non lo so come sto. Sto bene quando sono con gli altri quando mi diverto e rido insieme agli altri. Però quando sono sola e mi rifugio in me stessa scopro delle cose che non sapevo di sapere. Ho appena scoperto per esempio che me la cavo a scrivere. Ho appena scoperto che mi sento vuota ed infelice. Ho appena scoperto che credo di non riuscire a fare qualcosa nella mia vita. Ho appena scoperto che sono un po' pigra. Ho appena scoperto che ho appena scoperto molte cose su di me, nonostante mi conosca da ben 16 anni. Ho appena scoperto che forse installerò di nuovo wattpad e scriverò queste cose anonimamente. Perché? Perché io voglio fare sapere a tutti come sto senza fare sapere a tutti chi sono. Chi importa chi sono? Indipendentemente da chi sono, io mi sento così e credo sia solo questo quello che conta.
Prossima domanda. Che mi racconti? Forse sostanzialmente non ho davvero niente da raccontare, o forse ho da raccontare che sto passando un'estate di merda. Non è più come prima. Non vado a mare o in piscina spesso come facevo prima. Non esco più come facevo prima. Però forse è meglio così, sto capendo molte più cose dell'estate. È proprio una stagione di merda. Però pensandoci anche l'inverno lo è, ma non per il freddo, per la scuola. Le solite faccie, i soliti professori, verifiche, voti, la solita routine, la solita strada da ripercorrere, le solite pioggie da affrontare, la solita merda. Ma se l'estate è una merda e l'inverno è una merda, non è che è una merda l'anno in sé? O, magari, la vita in sé? Sembro una depresss oddio ed è così brutto avere la certezza che penso davvero ste cose... Comunque ritornando alle domande, che hai fatto oggi? Tutto il cazzo di giorno a studiare, a pensare, a distrarmi, a riempire il mio tempo inutile con cose inutili, a pensare un po' al passato (come sempre, anche oggi non sono riuscita a lasciarlo andare) e adesso a scrivere cose inutili di cui a nessuno importa. Però, perché non importa a nessuno? Se ci penso bene queste potrebbero anche essere le parole di una persona propenza a cadere in depressione, che a sua volta potrebbe finire con l'uccidersi e in quel caso interesserebbe a tutti, no? Quindi se deciderò di mettere queste cose su wattpad, spero che a qualcuno interesserà. Ovviamente quello di prima non è di certo il mio piano, sono solo una ragazza che quando è sola diventa un'altra persona ancora di quello che gli altri credono di conoscere. Riesco a diventare molto riflessiva e profonda, almeno credo.
Passiamo alla terza domanda: che fai? Questo non lo so davvero. Non è ho la minima idea, scrivo cose senza né testa e né coda. Per cercare di spiegare come mi sento e quello che penso. Ma credo che nessuno lo capirà mai, la mia compagna dice che capita a tutti un momento come questo. Ma la mia domanda è, la parola "momento" sembra molto breve come tempo. 12 mesi non sembrano poi tanto brevi, però forse passa, chi lo sa.
Che farai domani? Domani inteso come il giorno dopo questo o i giorni dopo questo? No perché domani inteso come giorno dopo questo lo passerò esattamente come il giorno prima di domani, mentre domani inteso come giorni dopo questo e quindi ancora inteso come futuro non lo so. Sogno di partire, lavorare, crearmi una famiglia. Ma non lo so... Forse il problema siamo io e la mia insicurezza di questo momento ma io non ci credo più. Io, che ero sicura dei miei obiettivi. Io, che raccontavo già di averli raggiunti talmente ci credevo. Io, che ci credevo così forte da non poter mai pensare di non riuscirci. Volevo solo una vita normale, ma se questo momento non sarà un momento credo di non potermi mai godere il momento.
Scusate per la confusione e per il gioco di parole.
Domani è un altro giorno.

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