l'amore è come il vento, non puoi vederlo ma puoi sentirlo
- Nicholas Sparks
#10 riverdale 26/12/18
#5 watty2018 28/12/18
#12 bughead 26/12/18
#1 justfriend 31/01/19
Siamo arrivati da Pop's, scendo dalla moto e mi tolgo il casco, porgendolo a Jughead. Entrati nel locale andiamo a sederci allo stesso tavolo di Veronica e Archie, che ci guardavano come se fossimo una coppia di innamorati (in effetti avrei tanto voluto fosse così), li guardo per poi fare una smorfia.
Appena ci sediamo ordiniamo subito i nostri milkshake preferiti. Iniziamo a parlare del più e del meno ed improvvisamente lo schermo del mio telefono si illumina, era mia madre:
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Come sfondo avevo una foto mia con Archie che ci eravamo fatti l'estate scorsa quando siamo andati insieme in vacanza.
Mi alzo salutando i miei amici, ma anche Jughead si alza: J: "Aspetta che ti accompagno a casa" Io mi limito ad annuire con un sorriso accennato. Appena fuori inizia a piovere. Proprio ora doveva piovere? Jughead inaspettatamente mi prende per mano e inizia a correre sotto la pioggia fino ad arrivare alla sua moto, come un vero gentiluomo si toglie la giacca di pelle mettendomela sulle spalle, rimaneno con una camicia nera che lo rende ancora più attraente.
In pochi minuti siamo già davanti a casa mia, scendo dalla moto, ma appena cerco di avvicinarmi a lui per abbracciarlo sento la porta di casa mia aprirsi di colpo "ALLONTANATI IMMEDIATAMENTE DA MIA FIGLIA!!" grida mia madre a Jughead "Betty, entra in casa che qua fuori si gela", entro e lei subito dopo di me, sbattendo la porta. "Quante volte ti ho detto di non parlare con quella Vipera" (ripeto, per chi non ha visto la serie, che "vipere" è inteso come Serpents che nella serie è una banda, l'ho spiegato meglio nel primo capitolo, in caso andate a dare un'occhiata).
Salgo in camera, mi metto il pigiama, mi lavo i denti e finalmente mi butto nel mio letto, prendo il telefono e appena lo guardo mi spunta in viso un sorriso
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La mattina seguente
Jughead's pov Mi sveglio sudato e guardo l'ora, sono le 6, mi faccio una doccia veloce, mi vesto e vado in cucina per fare colazione. Con la coda dell'occhio noto che mio padre si è addormentato sul divano, dopo aver bevuto molta birra, a giudicare dal numero di bottiglie. Mi preparo dei pancake con dello sciroppo d'acero e ne lascio un paio per mio padre.
