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Betty's pov
Questa sera ci sarà una festa a scuola, anche se è domenica, non so cosa mettermi.
Apro il mio armadio e come pensavo...non ho nulla da mettermi di adatto per una festa, e non ho nemmeno abbastanza soldi per comprarmene uno nuovo.
Decido quindi di andare a parlarne con mia madre.

B: "Mamma potresti prestarmi 70 dollari?"
A: "E a cosa ti servono 70 dollari?"
B: "Vorrei comprare un vestito per la festa di stasera a scuola"
A: "No, puoi metterti quello che indossavi gli anni precedenti"
B: "Ma mamma...quel vestito non mi sta più!"
A: "Non è un mio problema Betty, ora vai via che sto lavorando"
B:"Ma..."
A: "Niente ma"
Stringo i pugni talmente forte da infilarmi le unghie nei palmi delle mani.

(per chi non avesse mai guardato la serie, A sta per Alice)

Sono davvero arrabbiata...ho bisogno di prendere un po' d'aria, mi vesto in fretta: metto un maglioncino leggero color rosa tenda, una giacca grigia, dei leggins neri e delle converse bianche, ed esco subito.
Appena fuori dalla porta di casa mia, mi metto gli auricolari e faccio partire in riproduzione casuale la mia playlist e la prima canzone è "Flames" di David Guetta, una tra le mie preferite del momento.

Senza nemmeno accorgermene sono arrivata davanti al piccolo locale di Pop's, quindi decido di farci un salto.
Appena entrata scorgo con la coda dell'occhio un volto a me molto famigliare, mi giro e faccio un cenno al ragazzo dai capelli neri, che mi stava fissando da quando avevo varcato la soglia della porta d'ingresso, con un sorriso stampato sulle labbra.

Mi dirigo verso di lui, tirando via gli auricolari dalle mie orecchie, facendo attenzione a non romperli, e mi siedo sulla poltrona di fronte alla sua.
J: "Hei come mai qui?"
B: "Avevo bisogno di prendere un po' d'aria e poi mi è venuta un po' di sete, quindi...eccomi qua"
J: "Va tutto bene? Ti vedo strana"
B: "Si, si sto bene" mento.
E mentre Jughead stava scrivendo un articolo sul suo computer portatile arrivò FP, suo padre, che lo prese in disparte per parlargli, penso sia stato qualcosa di molto importante a giudicare dai loro volti seri.

Quindi prendo il cellulare e mando un messaggio a Veronica:
"Ehi V, mi sa che questa sera non riesco a venire alla festa della scuola".
E appena poso il telefono sul tavolo, mi arriva una chiamata, era lei:
V: "COSA? COME?? PERCHÉ?!"
B: "...ciao anche a te, comunque non posso perché non ho nulla da mettermi adatto ad una festa e non ho nemmeno abbastanza soldi per comprarmene uno nuovo"
V: "Perché non ti fai prestare i soldi da tua madre"
B: "Pensi che io non glielo abbia già chiesto? Mi ha risposto dicendomi mettiti quello che ti mettevi fino all'anno scorso, il problema è che quel vestito di cui parla lei, me lo ha regalato mia sorella, Polly, quando avevo 14 anni, 14 ANNI! Capisci?...non mi sta più!"
V: "Non puoi proprio mettertelo...?"
B: "Veronica!"
V: "Ehi stavo scherzando...perché non mi dai il numero di tua madre così ci parlo io con lei?
B: "Ehi lascia stare dai" vedo Jug che ritorna al nostro tavolo "ora vado, ciao"
V: "Ehi aspetta ma quella è la voce di Ju...".

Jug mi sorride, come per dirmi non era niente di che e poi decide di andare a ordinare da mangiare:
J: "Io prendo un club sandwich, vuoi che te ne ordini uno anche a te?"
B: "No grazie, per me solo un banana caramel milkshake"
Jughead va al bancone a ritirare i nostri ordini, e nel mentre mi arriva un messaggio, era di nuovo Veronica:
V: "Da quando tu e J uscite insieme?"
B: "L'ho incontrato qui da Pop's per caso"
V: "Si certo per caso"
B: "Siamo solo amici"
V: "Ahahaha va bene dai ci sentiamo dopo, vi lascio soli"
Faccio una smorfia per poi mettere il cellulare nella tasca interna della mia giacca e appena giro lo sguardo verso il ragazzo, noto che anche lui ha il telefono in mano e che sembra molto interessato...e se si stesse sentendo con una ragazza e che per lui, noi due fossimo solo amici?

just friends - bugheadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora