Epilogo.

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6 mesi dopo

- Ma quello è Luke Hemmings dei 5sos! -

Sento delle ragazze parlottare sottovoce. Probabilmente a breve chiederanno una foto o mi fermeranno. Da quando l'estate scorsa abbiamo aperto i concerti del gruppo One Direction, abbiamo raggiunto una certa fama anche noi. Tanto che oramai stiamo lavorando al nostro primo album.
Continuo a camminare verso l'aeroporto, sto andando a prendere Alexandria. Mentre io facevo concerti in giro per il mondo, lei era tornata in Italia dai nonni per farsi una piccola vacanza.
La cosa non mi era piaciuta affatto, vederla salire sullo stesso aereo con Riccardo e saperla lì a Verona, con lui, non mi faceva dormire la notte. Però, questa volta, mi ero detto che non avrei dovuto rovinare tutto. Così avevo cercato di trattenere quanto più possibile la mia gelosia.

Aspetto impaziente che Lewis solchi quella dannata porta per poterla abbracciare.
Le vado subito incontro quando noto una valigia piena di stemmi di band famose.

- Ehi Hemm...-

Non le lascio neanche il tempo di parlare che le rubo un bacio. Vedo alcune persone che ci osservano, sicuramente si suddividono in fan che mi hanno riconosciuto e curiosi.
Lewis ricambia il bacio con trasporto, sono stanco di rimanere piegato, quindi la prendo in braccio per portare il suo viso alla mia altezza.

- Mi sei mancata - ammetto.
- Mi sei mancato anche tu. -

La metto giù e le afferro la mano, mentre con l'altra mano le prendo la valigia. Iniziamo ad incamminarci verso la macchina, delle ragazze mi osservano e poi squadrano Alex dalla testa ai piedi e questa cosa non mi piace.

- Quindi avete avuto un gran successo, posso notare. -

Annuisco mentre metto la sua valigia dietro il cofano.

- Abbandonerete l'università, è così? -

Alexandria mi sta facendo domande di cui sa già la risposta e delle quali avevamo già parlato al cellulare o in videochiamata su Skype. Si è incupita e questa cosa non mi piace.
Non ci vediamo da mesi e come minimo, avrebbe dovuto essere così su di giri, da saltarmi addosso e andare nei bagni dell'aeroporto a dimostrare quanto ci fossimo mancati.
Eppure l'unico su di giri sembro io.

- Sì, ne avevamo già parlato. Ora che stiamo realizzando il nostro sogno, il nostro vero sogno, possiamo abbandonare l'università e dedicare anima e corpo ad esso. -

- Capisco. -

Lewis guarda fuori dal finestrino quasi per tutto il viaggio. Tiene i capelli legati e così facendo posso notare un particolare: ha un nuovo tatuaggio e qualcosa mi dice che sia stato Riccardo a farglielo.

- Quel tatuaggio? Non me ne hai parlato. -

- Oh, questo - si sfiora il collo e sembra riflettere un attimo. - L'ho fatto tre giorni fa, ti piace? -

Il tatuaggio ritrae una rosa sotto una teca di vetro. E non so perché, ma immagino che Lewis sia la rosa ed io la teca che cerca di proteggerla.

- Sembra simbolico. -

Mi regala un leggero sorriso. - Lo è. -
- Come mai gli altri non sono qui? -
- Speravo di fare sesso con te in aeroporto e quindi li ho fatti rimanere a casa. Non puoi immaginare quanto tu mi sia mancata anche in quel senso.-

- Ma se mi mandavi le foto delle tue erezioni! - Sbotta Alex divertita.
- E tu delle tue tette che mi provocavano le erezioni. - Mi giustificai.

Lewis sorride. - Accosta in un luogo isolato. -
- Perché? -
- Voglio fare sesso con te in auto. Non è l'aeroporto però...-

Accosto due isolati più avanti.

Beside You. [L.H]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora