QUANDO L'Uomo finì di lavare entrambi, prese della stoffa. "Devo andare a stirare i vostri vestiti per lo spettacolo, mentre starò di là, sarete dei buoni pupazzi?" chiese.
Loro non risposero.
Lui ridacchiò, la sua risata venne attutita dalla sua terrificante maschera, quando inclinò la testa. "I miei bellissimi pupazzi..." sussurrò. Lentamente raggiunse e toccò i capelli bagnati di Emily, arricciandoli tra le dita.
Erano troppo stanchi per rispondere. Non erano sicuri di quanto tempo fossero stati tenuti prigionieri, ma sapevano entrambi che evidentemente stavano diventando più magri e più deboli. Quando Tyler guardava giù, poteva notare che la sua gabbia toracica e il suo stomaco erano notevolmente infossati. Emily, pure, sembrava più magra. Le sue clavicole erano più sporgenti di prima e le sue braccia sembravano quasi scheletriche.
L'acqua stava diventando fredda e loro stavano iniziando ad avere brividi, uno accanto all'altra, nella sporca vasca.
Lui non era esattamente felice del fatto che un vecchio, psicopatico uomo lo stava lavando accanto a una ragazza, che conosceva appena. Si sentiva anche estremamente a disagio - L'Uomo stava guardando Emily, e a volte anche lui, con un desiderio allarmante negli occhi, Tyler non sapeva cosa poteva aspettarsi.
"Ragazzi, vi date un piccolo bacio, prima che il vostro creatore vi lasci per qualche minuto?" chiese L'Uomo, con il suo tono famelico. Una volta visto il loro rifiuto, scosse semplicemente la testa, mentre ridacchiava dietro il suo respiro. "Burattino, bacia la tua Burattina, prima che la uccida."
Tyler guardò L'Uomo, con un chiaro odio nei suoi occhi. Si inclinò verso di lei e pressò le sue labbra contro la sua screpolata, fredda bocca, troppo stanco per fare qualcos'altro.
"Vai avanti, Burattino..." continuò L'Uomo, i suoi scintillanti occhi oscuri si muovevano tra loro due con eccitazione. "Avanti..."
Tyler mosse di nuovo le sue labbra contro quelle di Emily, mentre lei continuava a mugolare nella sua bocca. Si allontanò, la sua fronte cadde stancamente sul mento di Emily. Poteva appena respirare.
"Cosa state facendo? Voi ragazzi siete sposati! Non dovrei fottutamente dirvi di baciarvi!" gridò L'Uomo, afferrando la saponetta che aveva usato per loro e lanciandola contro il muro. Colpì la sua mano contro un lato della vasca e si mise le mani tra i capelli.
Tyler aveva un'espressione di disdegno, il suo petto si sollevò, mentre guardava L'Uomo fare i capricci, come un bambino.
L'Uomo iniziò a borbottare fra sé con rabbia. Bloccò i suoi occhi su Tyler e si inclinò, sbattendogli inaspettatamente un pugno sulla mascella. Emily urlò, quando vide un fiume di sangue gocciolare dalle sue labbra e dentro la vasca, aggiungendosi al turbine di lacrime nell'acqua sporca.
"Bacia la tua fottuta moglie!"
Tyler gemette di dolore, volendo rifiutare, ma quando notò un'incredibile e terrificante rabbia negli occhi dell'Uomo, si arrese e quasi istantaneamente si inclinò per baciare di nuovo Emily. Poteva assaggiare il gusto salato delle sue lacrime, che cadevano sulle sue labbra.
Sentì l'Uomo gemere di piacere, accanto a loro, mentre li guardava intensamente. Dei brividi salirono lungo la spina dorsale di Tyler.
Era duro per loro baciarsi, perché le loro bocche erano entrambe estremamente secche e la mascella di Tyler faceva male, dal danno appena subito. Inoltre, lui non poteva sopportare il fatto che L'Uomo potesse andare così fuori di testa; lo preoccupava sul serio. Fu grato quando L'Uomo distolse lo sguardo da loro, chiamandoli per farli smettere.
Quando Tyler si allontanò, potè vedere il suo sangue sulle labbra di lei.
"Bravi, miei bellissimi pupazzi," li elogiò. "Io adesso devo andare a preparare i vostri vestiti. Divertitevi, ma non troppo. Per quanto io desideri un bellissimo burattino bambino, devo abolirlo. Per evitare di avere una Burattina con un aumento di peso," disse L'Uomo, e Tyler si sentì male.
L'Uomo si chinò e passò le sue dita nelle spalle nude di Emily. Era scossa, forse per il freddo, forse per il dolore, forse per entrambi.
Respirò e scosse la testa, per provare a coprirsi il torace con i capelli ma L'Uomo la fermò.
"Non devi coprirti, mia bella Burattina. Soprattutto di fronte tuo marito", sussurrò L'Uomo, con tono di rabbia.
Fece un sorrisetto, e pressò le labbra gentilmente nella fronte della ragazza. Emise un roco suono di gratificazione dopo essersi alzato ed essere uscito dal bagno.
Tyler chinò la testa sul pavimento. Il sangue gocciolava da un angolo delle sue labbra; provò a leccarlo ma non smetteva di scendere lungo il suo mento.
Emily respirò e pianse silenziosamente. Tyler chiuse saldamente gli occhi, la sua testa pressava sempre di più ogni volta che respirava. Sembrava che stesse per esplodere.
Era molto disidratato. Era tentato di bere il sangue e l'acqua sporca dov'erano sommersi, non era idratato abbastanza nemmeno per muoversi.
C'era silenzio. Gli unici suoni che si sentivano erano quelli dell'acqua che scorreva dentro la piccola stanza e i piagnucolii disperati di Emily.
"Io..." iniziò a dire lei, la sua voce tremava. "Io ero in viaggio per il compleanno del mio fratellino".
Il dolore nei suoi occhi ricordò a Tyler di non essere l'unico in quella situazione. Respirò bruscamente e guardò da un'altra parte, i suoi occhi si focalizzarono sul lavandino rotto accanto a lui.
"Faceva otto anni", pianse. "Era molto eccitato del mio arrivo. Ma è stata colpa mia... mi si bucò una gomma. Non sarei dovuta uscire dalla macchina. Avrei dovuto chiamare qualcuno quando vidi quell'uomo iniziare a seguirmi", disse, "e adesso non lo vedrò mai più. Probabilmente mi odia".
Tyler ingoiò il suo sangue salato, fissando i mattoni nel muro dell'indecente bagno. Si irrigidì al pensiero della sua sorellina, e si chiese cosa stesse facendo. Si chiese cosa stessere facendo sua padre, sua madre, la sua ragazza. Gli mancavano molto, e il pensiero di non poterli vedere gli spezzava il cuore.
"Sono... sono sicuro che non ti odia" provò a confortarla, ma se non era in grado di consolare se stesso, come poteva consolare gli altri?
"Tu non capisci, Tyler" il suono della sua voce lo colpì come un coltello. Lui voleva solo piangere, ma non aveva le energie per farlo. "Io ero tutto ciò che aveva. Era la mia vita, lo trattavo come fosse mio figlio. Voglio uscire da qui per lui, Tyler. Per Andrew" sentì L'Uomo arrivare e poggiò la testa sulla porta, i suoi lunghi, umidi capelli colpivano la faccia di Tyler nel frattempo.
L'Uomo camminò verso la porta, e Tyler giurò che era spaventato ogni volta che vedeva quella dannata maschera.
"Smetterai di piangere, Burattina, quando ti darò una ragione per farlo?" chiese L'Uomo mentre stava accanto ad Emily.
Lei iniziò a tremare di nuovo.
"E se non le darai una ragione per smettere?" chiese Tyler, alimentato dall'odio. Aveva la gola dolente, ma le sue parole erano sorprendentemente chiare. Era fiero di stare accanto il suo rapitore.
L'Uomo rise, scuotendo la testa. "Ti pentirai di avermi trattato così, Burattino. Ti pentirai di avermi odiato."
"Non me ne pentirò" rispose, involontariamente.
L'Uomo chiuse i pugni, ridacchiando oscuramente. "Ricorda chi ti controlla, Burattino". E allora, Emily urlò all'Uomo di smetterla e lui lanciò Tyler duramente nella vasca, con le sue grosse dita.
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E adesso è stato anche svelato il modo in cui è stata rapita Emily, mi ha fatto troppo pena, poveretta. Voi cosa ne pensate?
E inoltre scusate se io e MartinaOnorato ci abbiamo messo un po' troppo tempo per pubblicare questo capitolo, ma in questi giorni siamo state impegnate, cercheremo di fare più in fretta per il prossimo. E grazie mille per aver superato le 300 visualizzazioni, love you guyss. Byee.
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Puppet Boy (Italian Translation)
Horror"My beautiful Puppet Boy and My beautiful Puppet Girl." "Il mio bellissimo Burattino e la mia bellissima Burattina." Un ragazzo e una ragazza si ritrovano intrappolati nel covo di uno psicopatico, ossessionato dall'arte dei burattini umani. [Questa...