CAPITOLO 3: STIAMO CALMI

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Il tamburellare delle dita sul tavolo di Hoseok stava mandando fuori di testa Yoongi. I due ragazzi dopo aver scoperto la presenza di una creatura a loro sconosciuta, avevano iniziato a sentire un leggero nervosismo. Non che non avessero mai incontrato altre creature ma Taehyung poteva essere un problema, proprio perché non sapevano cosa fosse. Sicuramente il biondo si era accorto di loro ma speravano non si fosse reso conto a quale specie appartenessero.

"La smetti per favore?" Sussurrò Yoongi, cercando di non farsi sentire dall'insegnante. Ormai nessuno dei due stava prestando attenzione e nonostante Hoseok si ostinasse a voler essere il primo della classe- cosa piuttosto egoistica da parte sua avendo ben cent'anni di cultura sulle spalle- di quella lezione non gliene importava nulla.

"E se non fosse solo?" Chiese Hoseok.

Yoongi lo guardó pensandoci un attimo: "Potrebbe, come no..."

"Non hai fatto caso? Il ragazzino parlava di un certo Ji-e qualcosa, che anche lui...?"

"Non lo so."

La campanella suonò facendoli sobbalzare entrambi. Non si erano minimamente resi conto del tempo che passava, vista la paranoia che aveva preso possesso di loro.

"Andiamo a pranzo." Hoseok si alzó cercando di convincere Yoongi a fare lo stesso. Probabilmente la maniera migliore per affrontare il problema non era rimuginarci sopra per ore e magari mangiandoci su- anche se loro non mangiavano lo stesso cibo degli umani- sarebbero arrivati a una soluzione.

"Hobi, mi dispiace davvero." Disse Yoongi alzandosi e seguendo la massa per andare in mensa.

"Va bene così, tranquillo"

Jungkook entrò nella mensa scolastica qualche minuto dopo il suono della campanella, giusto il tempo che si fossero seduti tutti. Odiava le grandi folle; gente che spintonava per passare attraverso una piccola porta. Tutto ciò era snervante.

In quel piccolo lasso di tempo era passato in infermeria per trovare il suo amico, venendo sbattuto fuori dall'infermiera. "Lui sta bene, Jeon. Lascialo riposare." Lo informò la donna.

"E dí al tuo amico Kim, che se si presenta di nuovo qui gli metterò una nota. Stare attento alle lezioni non gli farebbe male." Si lamentò.

Il ragazzo si limitò ad annuire e poi andarsene, imbarazzato per il suo amico.

Appena entrò nella sala, cercò una figura sbracciarsi per attirare la sua attenzione, ma non ci fu. Tae era solito metterlo in imbarazzo a quell'ora anche se il loro era un posto fisso e Jk sapeva benissimo dove sedersi.

Infatti, lo trovò in fondo alla sala vicino alla finestra con lo sguardo serio.

"Stai tranquillo, non è colpa tua." Lo consolò, sedendosi accanto a lui, appoggiando il suo vassoio sul tavolo, supponendo stesse pensando a Jimin.

"Eh?" Il biondo si accorse solo in quel momento della sua presenza. "Ah, si... l'infermiera Park si è lamentata, vero?" Disse senza distogliere lo sguardo.

"Si... quante volte sei andato li?"

"12 credo... forse 13."

"Tu sei pazzo- Ma cosa stai guardando?" Chiese alla fine, curioso.

"Niente." Gli sorrise, portando infine la sua attenzione su di lui ma Jungkook non ci cascò.

Yoongi si sentiva osservato e sapeva benissimo chi fosse. Taehyung li stava fissando da quando erano entrati e questo lo irritava molto. Stava cercando di concentrarsi sui pensieri di Jungkook ma sembrava che lui gli facesse da scudo mentale.

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