Maybe you can still change

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Harry Potter, il ragazzo che ora so essere sopravvissuto all'oscuro signore per ben due volte, fa il suo ingresso nell'infermiera; dietro di lui c'è una signora un po' bassa, i capelli stretti in una crocchia è il viso paffuto, è vestita in modo antiquato.

"Signorina Granger, come ti senti? Va meglio la testa?"
Annuisco, in effetti il dolore è passato, ma della mia memoria ancora non c'è traccia.

"Molto bene, sono certa che vorrai una spiegazione, dico bene?"

"Veramente ieri sera Draco mi ha già detto molto, riguardo la magia e questa scuola"
La donna, che deduco essere una specie di infermiera magica, non dice niente, occupata a frugare in uno scaffale stracolmo di bottiglie, libri e ampolle.
Harry, invece, sembra infastidito.

"Ah sì?" La sua voce è colma di risentimento. Non capisco la sua reazione... avrebbe forse preferito che non sapessi niente del mondo in cui vivo?
"Sentiamo, ti ha detto forse di essere il tuo migliore amico? Proprio non capisco perché di colpo gli interessi tanto che tu riacquisti la memoria... infondo vi odiavate!"

"Non capisco...."

"Sono io il tuo migliore amico, Hermione, sarei dovuto essere io a confortarti e spiegarti tutto, non lui"

"Tu eri il mio migliore amico?" Chiedo sbalordita e al tempo stesso sollevata.

"Io sono il tuo migliore amico" sembra ferito del fatto che io non ricordi di lui, ma al tempo stesso consapevole della mia situazione precaria e del mio sconforto.

"Se eravamo tanto uniti, perché non ricordo nulla di te?"

Fa per rispondermi, ma l'infermiera lo interrompe prima che possa proferire parola, avvicinandosi a me con in mano un libro, una strana boccetta e un bicchiere pieno di un liquido arancione. "Bella domanda, Granger, veramente azzeccata. Perché non ricordi?"

"Vi ho già detto che non ne ho idea!"

"Certo che non ce l'hai, era una domanda retorica. Comunque, Potter..." Dice poi rivolgendosi ad Harry "vai a chiamare il signor Malfoy, ha detto di voler essere presente mentre parlavo con la Granger"

Harry stinge i pugni, con una smorfia irritata in volto lo vedo uscire dalla stanza. Quando ritorna insieme a lui non c'è solo Malfoy, ma anche Ron. La presenza di quest'ultimo mi mette in soggezione, il fatto di non averlo ancora inquadrato mi provoca non poca ansia.

"Mi scusi" Dice Harry "ho pensato che anche Ron volesse esserci"

"Va bene Potter, ma diamoci una mossa, ci sono feriti messi molto peggio della Granger" Harry si siede sulla destra, vicino al mio letto, Ron rimane in piedi poco dietro di lui, mentre Draco è appoggiato allo stipite della porta, dall'altra parte.

L'infermiera prende una fiala posta dentro una vetrina traballante, la apre per poi svuotarla in un bicchiere, già pieno di un liquido trasparente -non credo sia acqua- che a contatto con la pozione si colora di un viola tenue.
Si avvicina al mio letto e mi molla quella specie di intruglio in mano, poi torna verso la vetrina e sfila un vecchio libro impolverato da dentro un cassetto semichiuso.
Lo apre più o meno alle prime pagine, e scorre con il sito diverse righe, prima di voltarsi finalmente verso di me.
"Beh? Beva, forza!"
"Sa di latte andato a male!"
Mi lamento io, perché questa cosa che dovrebbe ridarmi le forze al momento mi provoca solo un conato di vomito.
"Si aspettava succo di zucca, per caso? Qui dobbiamo rimetterla in sesto, e alla svelta, se non vogliamo che ci faccia la muffa su quel letto"
Mi volto per cercare un qualsiasi ripiano dove poggiare il bicchiere vuoto, ma non lo trovo. Pochi secondi dopo Ron me lo sfila dalle mani con un sorriso appena accennato, e lo posa per terra, di fianco alla sedia di Harry.
"Io sto benissimo, potrei andarmene anche ora, se qualcuno si decidesse a spiegarmi perché non ricordo un bel niente"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 18, 2019 ⏰

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