-2-

55 2 0
                                    

La porta della mia classe con in alto una targhetta con inciso "3 dsa",si trova dritta davanti a me.
Nonostante la porta sia chiusa riesco a sentire le voci all'interno, la professoressa sta facendo l'appello, e da quel che sento sta chiamando ancora i ragazzi con la lettera F.
Apro la porta cercando di fare meno rumore possibile, la richiudo alle mie spalle con altrettanto silenzio e mi avvio al mio banco.
-ma perchè non riesci mai ad essere in orario?- sussurra Sara non appena appoggio lo zaino a terra.
-signorina Prior lei come sempre deve arrivare in ritardo, perchè entrare in classe con i tuoi compagni al suono della campanella sarebbe troppo strano-dice la professoressa richiamando la mia attenzione.
Mannaggia, credevo di essermela scampata per oggi, e invece...
-mi scusi prof ma questa mattina c'era molto traffico per le strade- cerco di trovare una scusa sperando che la prof ci caschi.
Questa si limita ad annuire facendo una piccola smorfia.
-la prossima volta racconterai al preside quanto sono trafficate le strade del nostro paese, le vabene signorina Prior?- dice la prof in tono non abbastanza serio e detto questo inizia la lezione.

I primi minuti cerco di seguire la spiegazione della prof ma devo ammettere che oggi questo mal di testa mi sta fondendo il cervello, non riesco a seguire la lezione nonostante tutti i miei sforzi e a quanto pare l'oki che ho preso mezzora fa non ha fatto effetto.
Il suono della campanella mi risveglia dallo stato di trance, e mi dirigo con Sara in corridoio.

Non appena arrivate al nostro punto di incontro con gli altri del gruppo, ovvero il campetto di basket di fianco la scuola, Edoardo si fionda tra le mie braccia per salutarmi mentre gli altri mi fanno un cenno con la testa.
-questo pomeriggio vieni con me? Ti prego, ti prego, ti pregoo- dice Edo stringendomi ancora di più.
-dove?-
-dobbiamo andare a prendere Lorenzo in areo porto-
-e chi è adesso 'sto Lorenzo?- -mio cugino, verrà a stare da me per un po'-dice addentando il suo panino.

-alle 18 ho palestra, a che ora dobbiamo andare?-

-alle 16:30 ti passo a prendere poi ti porto in palestra vabene?-

-beh in realtà se per te non è un problema.. potresti venirmi anche a riprendere?- domando facendogli gli occhi dolci.

-yessa, ma come mai non ti passa a prendere tuo fratello? Ha un appuntamento con la sua anima gemella?- domanda con tono malizioso.

-ha accettato il lavoro da butta fuori al nightfire- dico sedendomi sul muretto.

La sua faccia cambia espressione e diventa un misto tra spaventata e dubbiosa.

-per quale cavolo di motivo? Esistono altri mille lavori da fare- dice lui.

-beh perchè dice che abbiamo bisogno di soldi, e non si può di certo dire che lì ti pagano male-

-questo non lo metto in dubbio ma non pensavo che vi servissero dei soldi Helen-dice un po' rattristato.

-veramente neanche lo pensavo ma Edo.. ieri sera Jacob doveva incontrarsi con una ragazza e dal modo in cui si è comportato sembrava davvero interessargli molto, ma questa mattina appena ho fatto una domanda sull'appuntamento è andato su tutte le furie, ha dato un pugno alla macchina! La SUA macchina preferita.. e ha anche dei lividi sul viso.. non so cosa pensare- dico cercando di nascondere lo sconforto e la preoccupazione che mi stanno divorando da questa mattina purtroppo.

-vieni qui- dice aprendo le braccia.

Dio mio quanto lo adoro, è il migliore tra i migliori amici che qualsiasi ragazza porrebbe avere. Mi accoccolo tra sue braccia mentre mi accarezza la schiena.

Nonostante tuttoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora