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POV JACOB

Sono ormai le 23 passate e quei bastardi non si sono ancora fatti vedere.

Sono riuscito a prendere un prestito dalla banca, ma non credo che potrò continuare così.

Almeno so che Helen è al sicuro a casa di Edoardo, quei bastardi potrebbero entrare in casa nostra e fargli.. argh meglio che non ci penso sennò spacco qualcosa.

Di sicuro non potrà succedergli niente di male con affianco il suo amico del cuore che non la lascia neanche per un secondo.

Ora non so se è solo un mio presentimento, ma credo che Edoardo abbia una cotta per mia sorella. Non so perché, sarà l'istinto fraterno che mi da queste sensazioni, ma da come si comporta sembra avere occhi solo per lei... non credo, però, che Helen ricambi purtroppo, sarebbe fantastico se si fidanzasse con uno come Edoardo, lui si che è un bravo ragazzo. 

Ecco questo sarebbe il tipo di ragazzo che approverei, di certo non la lascerei mai in mano di uno "tutti tatuaggi e percing ma niente cervello".

Nonostante il fatto che Edoardo a scuola non è un gran che, infatti è stato bocciato e ha un'anno in più di Helen.

-Hey Jacob, ti sono mancata?- dice una voce proveniente da una figura femminile che si avvicina distraendomi dai miei pensieri.

-Emm.. hey e tu che ci fai qui?- Ringhio a denti stretti.

Mi vergogno a dirlo.. perchè avrei dovuto capire chi fosse Melissa sin dall'inizio.. ma lei è quella ragazza di cui mi ero innamorato, quella con cui avevo appuntamento.. poi si è rivelato tutto una falsa e mi ha minacciato.

Inizia a strusciarmisi contro e prima che possa fermarla avvicina le sue labbra al mio orecchio.

-Seguimi, il capo ti sta aspettando- dice con voce sensuale.

Oh quindi lei è qui per quei bastardi.. bene, ansi benissimo.

- devo prendere i soldi prima- le sussurro all'orecchio.

Mi allontano dalla mia postazione all'ingresso della discoteca avviandomi in macchina dove ho messo i soldi.

Melissa mi segue silenziosamente, talmente tanto che sta scendendo un certo imbarazzo tra noi due.

-Da quanto fai parte dei Serpents?- domando rompendo il silenzio.

-Diciamo da un po'- dice.

Mi limito ad annuire dato che siamo arrivati alla macchina.

Non so a quanto si riferiva con quel "un po'".

Una volta presa la sacca con dentro il denaro mi volto verso di lei che mi fa cenno col capo di seguirla da quella parte.

Camminiamo per.. 10 minuti credo, fino a quando non raggiungiamo un piccolo bar al lato della strada, "bar zero" credo si chiami, ed entriamo.

La campanellina sulla porta inizia a suonare avvertendo la nostra entrata ai clienti e dipendenti del bar.

L'ambiante è come me l'aspettavo.

Persone ubriache, tatuate e piene di percing dappertutto.

Thomas ci viene in contro e saluta Melissa con un abbraccio molto passionale. Probabilmente saranno scopamici.

-Hey amico- dice venendo ora verso di me.

Puzza di alcool e ha gli occhi iniettati di sangue, sicuramente sarà ubriaco e strafatto.

-Vieni vieni, da questa parte- dice avvolgendomi un braccio sulle spalle e avviandomi verso un tavolino all'angolo dove è seduta una persona sulla quarantina circa credo.

Nonostante tuttoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora