Le parole di mia madre mi vagano nella mente ma non riescono ad essere lette dal mio cervello a pieno.
Mi sono persa più o meno due minuti dopo che ha iniziato a parlare e a raccontare ciò che papà ha fatto, ciò che lui CI HA fatto.
-tesoro.. lui non è una persona cattiva, è solo un po' debole e si lascia trasportare troppo dalle emozioni, sai benissimo che dopo la morte di nonna Rosa per lui è stato molto difficile andare avanti- dice mamma tra un singhiozzo e l'altro.
-Non significa niente questo! La morte di nonna non giustifica il suo comportamento.. come ha potuto fare una cosa del genere.. non riesco a capire, ma soprattutto, come abbiamo fatto a non renderci conto di ciò che stava combinando- dico alzandomi dalla sedia.
-Helen dove stai andando-domanda.
-vado a fare una passeggiata, devo schiarirmi le idee- e detto questo scompaio dalla sua vista.
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Dopo 3 giri interi del quartiere decido di andare da Edoardo.. ho bisogno del suo sostegno.
Suono il campanello e non appena mi vede dalla finestra corre subito ad aprirmi.
-cosa è successo?- dice sedendosi sul gigante divano in salotto.
-so tutto-dico in un sussurro sedendomi vicino a lui.
-Helen..-inizia a dire ma lo blocco prima che possa continuare.
-sai quanti soldi si è giocato, bevuto e fumato? Più di 200000 euro! Ora dove diamine li prendiamo quei soldi?! Li ha presi in prestito da questo gruppo.. non ricordo il nome ma Thomas ne fa parte, è uno degli scagnozzi preferiti del capo da quello che ho capito e per di più vuoi sapere cosa mi ha detto mia madre? Che papà ha bisogno del nostro supporto, che dovremmo parlarci.. come potrei guardarlo negli occhi e non prenderlo a pugni?- dico presa dalla rabbia.
-Helen, Jacob è abbastanza cazzuto da riuscire a cavarsela anche in questa situazione fidati, ma mi devi promettere che non ti immischierai in questa faccenda, me lo devi promettere. Quelle persone sono crudeli e meschine, non si faranno di certo problemi a farti del male. non voglio ti accada niente- dice lui abbracciandomi stretta a se.
-ma come posso lasciare Jacob da solo? E' un suicidio- dico guardandolo negli occhi.
-a cosa servono i migliori amici se non ti aiutano nelle situazioni difficili?- dice sorridendomi.
-aiuterò io tuo fratello ma tu ne devi restare fuori, intesi?-continua infine.
-lo faresti davvero?-
-ma certo, che domande fai? Non permetterò ti accada nulla di brutto, promesso- dice lasciandomi un bacio sulla fronte.
Ma quanto lo posso amare? E' davvero fantastico avere un'amicizia così stretta e fondata su un amore vero (naturalmente amore tra amici).
-ti voglio bene Edo- dico abbracciandolo ancora più forte.
-io di più- dice lui in un sussurro.
Rimaniamo così per non so quanto tempo e senza rendercene conto ci addormentiamo sul divano.
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Sento la porta d'ingresso sbattere seguita dai rumori dei passi di qualcuno che si avvicina.
-davvero grazie cugino per essermi venuto a prendere all'aereo porto- dice una voce che non riconosco.
Apro lentamente un occhio, poi l'altro e la figura maschile che mi si para è davvero affascinante.
I suoi occhi mi scrutano da capo a piedi poi si siede sul bordo del divano.
E' davvero bellissimo, indossa dei jeans neri con una maglietta anch'essa nera ma devo ammettere che gli calzano a pennello.
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Nonostante tutto
RomanceAttenzione: storia sospesa! Helen Prior è una ragazza che frequenta il liceo scientifico. Si può definire come la ragazza perfetta della porta affianco ma, come tutte le cose, neanche lei è perfetta. Nonostante la sua gentilezza, simpatia, lealtà...