Lupo

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Non è facile avere una gemella come Sole, per niente facile. Lei è competitiva, non sta mai ferma, è un unico controsenso in tutto. Mi odia, ma non potrebbe fare a meno di me; quando è triste finge di essere felice e quando è felice viceversa; passa ore a ridere per poi piangere per altrettante ore. Insomma é davvero insopportabile e non mi lascia mai stare.
Sto tornando da scuola, cammino più rapido che posso per tentare di non farmi scovare da mia sorella, così magari posso stare con un po' di amici a fare cose da ragazzi. Alzo il cappuccio così nascondo i miei capelli biondi, che Sole saprebbe riconoscere da chilometri di distanza e poi aumento il passo per dirigermi verso il bar.
Fortunatamente io e Sole siamo in classi diverse, così ho sei ore di pace al giorno e il venerdì tento sempre di averne qualche d'una di più. Non so cosa faccia lei quel giorno; ma mi spaventa un po' il fatto che non si diverta come fanno le sue coetanee: lei cerca solo me.
Entro nel bar e, fortunatamente, vedo subito i miei amici seduti ad tavolo, vado verso di loro, sfoggiando il mio sorriso raggiante. Ho sempre creduto che basti sorridere per
piacere alle persone, è facile ma in pochi lo fanno.
-Oi bello sei scappato dalla gemellina finalmente!- Dice forte Giorgio, passandomi la ciotola con le patatine. Ne mangio un po', fingendo di ascoltare però viaggiando altrove con i pensieri. Ha chiamato Sole "gemellina" questa cosa mi fa arrabbiare... Diciamo che il suffisso "ina" non va assolutamente d'accordo con mia sorella. Sarà anche alta un metro e cinquanta, ma è più forte di un leone e fa molta, molta paura.
-Lupo non bevi niente?- Mi dice Camilla porgendomi una lattina di Coca-Cola. La prendo e iniziò a sorseggiare, senza dire nulla e osservo Camilla sistemarsi i capelli tentando di passare inosservata. Sorrido, mi fa ridere quando le ragazze fanno così... Sole però non lo fa mai, i suoi capelli nerissimi restano legati stretti tutto il giorno.
Chiacchiero un po' con tutti, mi diverto e per una volta mi sento libero:libero di fare ciò che voglio. Ordiniamo altro cibo, il venerdì pomeriggio trascorre sempre più veloce e si fa tardi, ma noi ci divertiamo e continuiamo a ridere, scherzare e fare le classiche cose da ragazzi. 
D'un tratto vedo i loro volti incupirsi e li vedi guardare tutti nello stesso punto.
Mi giro e...

Wolf sun- Il principioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora