-Ecco lo sapevo che sarebbe venuta lei...- Ammette l'essere strano, con una smorfia di disgusto. Poi mi lancia uno sguardo eloquente come per dire "E ora che facciamo?"
Sole la sta guardando con gli occhi di ghiaccio colmi di rabbia, quell' espressione che io odio e che tanto mi spaventa. Mia sorella non smette di fissarla, carica di veemenza e pronta a immobilizzare anche lei probabilmente. Vedo l'essere sempre più instabile, traballa pericolosamente e alla fine cade in terra dicendo: -Ero sicura che lei non fosse una semplice maga neglegens o mutābat... Ma naturalmente per Zelia è così, ricordati Lupo mai fidarsi delle magae.-
Rimango sbalordito, Zelia è il nome di mia madre e lei mi ha parlato di cose che non conosco. Non sono mai stato più confuso e spaventato di ora, non oso immaginare Sole.
Ma invece lei sta lì e osserva, con uno sguardo determinato e quasi felice, la sua vittima sdraiata a terra.
-Presto capirai tutto Lupo, porta pazienza.- La donna/fata/angelo bellissima mi parla con la dolcezza di una madre, come se fossi un suo figlio da proteggere.
-TI VUOLE PORTARE VIA! Lo hai capito o no Lupo?- Replica Sole ancora più arrabbiata. Lo ha fatto ancora, mi ha letto nel pensiero è una cosa insopportabile: -Sole, so che riesci a leggermi il pensiero... Smettila per favore, SMETTILA!-
-Non solo ti legge nel pensiero, capisce anche dove sei e cosa fai quando non siete vicini...- Fa con voce strozzata l'essere.
Sole annuisce, poi incrocia le braccia e comincia ad urlare, proprio come una sirena dell'ambulanza, un urlo lunghissimo a pieni polmoni.
-Sveglierai mamma e Michele!- Cerco di farle capire io, provando a tapparle la bocca.
-Non serve...- Fa notare la mia nuova amica, ormai posso chiamarla così?
Infatti Sole non smette di urlare e riprende fiato davvero in pochissimi secondi finché non vedo la porta aprirsi.
Mia sorella smette di urlare e io corro ad abbracciarla spaventato.
Quelli non sono mamma e Michele, è impossibile.
Talvolta c'è qualcosa che potrebbe appartenergli, ma non credo proprio. Mamma ha un vestito tutto nero, dello stesso colore degli occhi e dei capelli e poi è così scheletrica, con le guance scavate e gli occhi quasi fuori dalle orbite. Michele sembra fatto di luce ed è identico alla mia magica amica, un fascio luccicante.
-Cassiopea? Cosa ti succede?- Esclama mamma preoccupata, avvicinandosi a lei.
-Non toccarmi lurida maga mutābat... Lo sapevo che mi hai tradita, quella cosa non è come te!- Sbraita indicando,disgustata, Sole. Ma mia sorella è fantastica, per lei questa è una battaglia e senza sapere quello che sta facendo rivela: - Mamma sono stata io. Col mio sguardo. Quando sono arrabbiata fisso le persone e quelle si immobilizzano o cadono, dipende da quello che voglio io.- Mamma la guarda preoccupata e rivolgendosi a Cassiopea spiega: -Ti giuro che non ne sapevo nulla...Dopotutto non sono figli miei.-
-NON TI CREDO PIÙ STUPIDA MAGA MUTĀBAT! E MAI TI CREDERÒ!- Strilla Cassiopea in risposta. Rifletto sulle parole di mia mamma, o forse non dovrei più chiamarla così? Il mio cuore sta esplodendo nel petto, non riesco a sopportare quello che sta succedendo e nemmeno capisco come faccia Sole a stare così calma, dopotutto è lei la causa di tutti i problemi. Parlano di cose strane magae, mutābat, fascinātor... Cosa sono di preciso? Perché non ci spiegano tutto e smettono di litigare? Michele forse legge il mio disappunto e la mia paura nel volto, infatti dopo aver lasciato parlare le due donne interviene: -Cassiopea, non permetterti di queste cose a mia moglie. Tu... Non ti riconosco. -
-Fratellino caro sai che disprezzo con tutto il mio cuore i matrimoni tra magae e fascinatōris. Per questo ti odio. Noi divae e fascinatōris siamo di una razza superiore alle magae.-
-Non ti capisco, smettila di blaterare cose inutili... Vattene e lascia qua i miei figli.-
Allora erano i nostri genitori? E se Michele è un fascinatōr e mamma una maga io e Sole cosa siamo?
Cassiopea fa un respiro profondo dopo tanti urli, per ricominciare ad urlare: -Io non lascio qui nessuno dei due. In modo particolare Lupo, lui è troppo potente per restare qui e crescere con gli hominis. Lo porto via, crescerà da fascinātor a Clemens e imparerà ad usare i suoi poteri immensi. Non puoi ribattere, è ordine della regina Dorotea che sarebbe sua zia...-
-Mi stai per caso sottovalutando? Quella stessa Dorotea ha affidato i gemelli a me e Zelia. E ora li vuole portare via? Non se ne parla.- Controribatte deciso Michele.
-Non mi interessa quello che pensi tu. Il volere di Dorotea equivale a quello di Cassandra e Virgiglio.-
-Non nominare i loro nomi! Dorotea non è neanche lontanamente paragonabile a sua sorella e suo marito.-
Mi stavo confondendo ancora di più, nuovi nomi, nuovi fatti... Non capivo più nulla.
-Per quanto riguarda Sole sono costretta a portarla via con me... All'inizio dovevi lasciarla qui dato che pensavo fosse una semplice mutābat o neglegens... Ma non lo è e questo mi fa paura. Lasciarla con gli hominis sarebbe troppo pericoloso.-
Sole sembrava divertita e incuriosita dalla situazione, l'esatto contrario di me: -Bene partiamo allora!- Dice contenta.
Cassiopea fa una smorfia di disgusto, si sistema il vestito e parla con tono solenne: -Ora Zelia trasformati nella donna che hanno chiamato "mamma" per quattordici anni e aiutali a perorare le cose essenziali da portarsi.-
La Non-mamma fa una capovolta e torna nella donna paffuta e gentile di sempre e con fare malinconico ci porge due zainetti: -Mi spiace amori miei, dovete andare...-
Abbraccio fortissimo sia mamma che Michele, mentre Sole se ne sta a disparte senza guardare la scena spaventosa.
Michele è furente e lancia occhiate furtive alla sorella.(Da quel che ho capito sono fratelli lui e Cassiopea)
-La pagherai cara Cassiopea... Stai attenta. Ora andate ragazzi. Non vi voglio più vedere!-
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Wolf sun- Il principio
FantasySole e Lupo sono due gemelli totalmente diversi e con un legame molto strano. Alcune volte si odiano altre si amano. Vivono nel nostro mondo, quello banale con un soffio di magia da radici molto antiche. I due gemelli scopriranno leggende che li por...