Sole

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Avevo passato tutto il pomeriggio a cercarlo, ora ero bagnata fradicia ed esaurita. Facevo troppo per Lupo, ma in fondo lui era il mio fratello gemello, l'unico ed inimitabile. Quel bellissimo ragazzo dal sorriso raggiante, i capelli biondissimi e gli occhi dorati; bastava uno sguardo per innamorarsene. Fortunatamente lui era mio, nessun'altra ragazza osava avvicinarsi  a lui in mia presenza e a me va bene così.
Mi piace stuzzicarlo finché non s'infuria, poi arriccia in un modo fantastico il naso e le orecchie iniziano a farsi rosse. Poi lo abbraccio per tranquillizzarlo oppure gli mollò una sberla. Dipende da come sto in quel momento. La scuola era finita da almeno tre ore e io non avevo ancora Lupo accanto a me. Quando pensava di tornare a casa quello stupido? O ero io la stupida che non lo aveva ancora scovato. Sicuramente era con dei suoi amici (aggiungo anche amiche) in giro in qualche bar... Ma quale bar?
Poi la mia mente inizia a viaggiare velocissimo, chiudo gli occhi e cominciò a vedere. Vedo Lupo correre via da scuola, nascondersi frettoloso sotto il cappuccio e camminare sempre dritto e sicuro di sè, ma con la leggera timidezza di chi sta facendo qualcosa di nascosto. Poi lo vedo entrare nel bar a pochi isolati dalla scuola,infatti rido forte e apro gli occhi.
Lupo alcune volte sa essere proprio stupido, cerca di nascondersi da me e poi va in un bar che io conosco benissimo.
Corro più veloce che posso, l'aria frizzante mi trapassa il corpo e mi sento leggerissima; in questo modo in pochi secondi sono già al bar. Spalanco la porta e lo vedo lì, fissarmi inorridito assieme ai suoi amici.
Io gli lancio un' occhiata agghiacciante e noto subito il timore percorrergli il viso. Poi chiudo gli occhi e cominciò a viaggiare nei suoi pensieri.
Non ora... Non ora! Poteva lasciarmi tornare da solo a casa. No invece lei deve farmi  la figura dello stupido bambino controllato dalla sorellina!
Riapro gli occhi e lo guardo. I suoi occhi dorati si fanno vacui e una lacrima gli riga il volto. Lo prendo per mano e gli sussurro all'orecchio: -Io voglio farti fare la figura del bambino stupido controllato dalla  sorellina. Tu devi stare solo con me. Andiamo a casa ora.-
I suoi amici mi stanno fissando spaventati e piano piano cominciano a confabulare tra loro.
Sento solo mormorii, bisbigli e la mia rabbia inizia a salire.
Urlo.
Urlo fortissimo.
Nel bar cala un astioso silenzio.
Mio fratello trema e respira in modo affannoso, stringendo sempre di più la mia mano.
Ormai vedo solo gli occhi dei suoi amici, i loro corpi si sono fatti sfocati.
Mi servono gli occhi quando sono arrabbiata. È come se ne avessi un paio per ogni persona che sto fissando con un solo obbiettivo.
Immobilizzarli, ghiacciarli con la pesantezza del mio sguardo e spaventarli in modo tale che non mi rubino più il fratello.
Sono concentrata solo sul mio desiderio, non smetto di fissare...
Poi sento la voce di mio fratello. No, non ora! Cerco di spingerlo via, ma senza distaccare lo sguardo.
-SOLE! CHE STAI FACENDO? SMETTILA SUBITO!-
Il mio respiro si fa affannato, la mia testa comincia a girare.
Vedo doppio, non sono più concentrata sugli occhi...
Non sono più concentrata su niente.
Il bar comincia a girare, tutto diventa un unico vortice e io sono al centro di tutto.
Vedo Lupo, i suoi occhi dorati pieni di dolcezza nonostante io lo stessi odiando e poi svengo.

Wolf sun- Il principioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora