Il giorno seguente, appena terminate le lezioni, Nova si diresse al campo di addestramento 00, pronta ad affrontare qualsiasi genere di allenamento il professor Abigor le avesse proposto. Fu, tuttavia, sorpresa nel trovare, al posto del suo insegnante, Hide. Il ragazzo era in piedi al centro del campo; stava mangiando una mela ed evidentemente la stava aspettando:
" Che ci fai qui?" chiese Nova, perplessa. Anche se lo conosceva ormai da più di un anno, la presenza di Hide riusciva ancora a turbarla.
" Mi ha mandato il professor Abigor. Sarò il tuo compagno di allenamento per i primi tempi.". La notizia lasciò Nova piuttosto scossa, non si aspettava un simile sviluppo.
" Dov'è ora il professore?"
" Non verrà. Ritiene sia meglio per te addestrarti senza che nessuno ti osservi e ti distragga."
" In cosa consisterà l'allenamento?"
Hide estrasse dalla tasca una spilla: " Credo tu abbia già fatto questo esercizio con il professore, no? Devi solo riuscire a rubarmi questa medaglietta."
" In che modo dovrebbe aiutarmi rifare un allenamento che ho già completato?"
" L'efficacia di un esercizio dipende anche dalla bravura dell'istruttore che te lo sottopone e, in questo particolare caso, nessuno è meglio di me. Credo che una dimostrazione pratica ti chiarirà il concetto." concluse, appuntandosi la spilla sulla maglia.
Nova si tolse lo zaino dalle spalle, lasciandolo cadere a terra, e si avvicinò ad Hide. Il ragazzo continuava a mangiare e a fissarla; sembrava che non la prendesse sul serio, che non la ritenesse un pericolo, e questo la irritava. Si fermò davanti a lui, osservandolo con attenzione per qualche secondo:
" Prima lezione..." disse Hide, gettando a terra il torsolo della mela, per poi scattare verso Nova e assestarle un pugno al plesso solare: " In un combattimento corpo a corpo il tuo avversario non rimarrà fermo a farsi guardare. Dovrai essere in grado di studiarlo mentre schivi i suoi colpi.".
Nova si piegò in avanti per il dolore ed indietreggiò immediatamente.
" Ora avanti, fatti sotto.".
Raccogliendo la provocazione, Nova si lanciò in avanti, cercando di sferrargli un diritto al volto; Hide, tuttavia, lo evito senza apparente difficoltà e le assestò un destro al mento, obbligandola ad indietreggiare ancora una volta:
" è rapidissimo... ma i suoi pugni sono leggeri.".
Senza perdersi d'animo, la ragazza ripartì alla carica ma ancora una volta il suo attacco venne scansato e lei dovette incassare un colpo di taglio alla nuca, seguito da un leggero calcio al tendine di Achille che la fece finire a terra:
" Riprova, sarai più fortunata." la sbeffeggiò Hide, dandole le spalle.
" è troppo veloce, non riesco a prevedere i suoi movimenti!".
Nova provò a rimettersi in piedi ma le sue gambe ebbero un momento di cedimento e cadde di nuovo.
" Che succede?! Non ho subito colpi così pesanti, perché non riesco ad alzarmi.".
" Sei già stanca?" domandò Hide, voltandosi verso di lei: " Sai, credevo mi avresti offerto una sfida più interessante; il professor Abigor ha ragione: ti sei rammollita.".
" Sta zitto!" gli intimò Nova, rimettendosi in piedi a fatica e lanciandosi contro di lui, solo per essere rispedita a terra un'altra volta da un montante destro al mento.
" Sai, un tempo volevo fare il medico." esclamò Hide, recuperando il suo zaino, appeso ad un albero, ed estraendone un libro di anatomia: " è stato interessante scoprire quanto fragile sia il corpo umana, se colpito nel punto giusto.".
Nova provò a alzarsi di nuovo ma le sue gambe cedettero immediatamente, facendola ripiombare al suolo.
" è inutile che provi ad alzarti. Per qualche minuto le tue gambe non saranno in grado di reggere il tuo peso. Il nostro cranio è collegato al cervelletto, responsabile del nostro senso dell'equilibrio; colpendoti al mento, di conseguenza, ti ho momentaneamente impedito di reggerti in piedi.". Conclusa la sua spiegazione, Hide lasciò cadere il libro di anatomia di fronte a Nova:
" Studialo; scoprirai molte cose interessanti sul corpo umano e, sopratutto, ti accorgerai di come io oggi ci sia andato piano con te. Torna qui domani alla stessa ora. Ripeteremo l'esercizio di oggi."
" Perché dovrei fare quello che dici?"
" Beh, parlando da agente ad agente, potrei dirti che imparare quali zone del corpo è meglio colpire e quali proteggere potrebbe esserti utile in molte situazioni... ma credo che la motivazione che a te interessi maggiormente sia che, per rispettare la promessa che hai fatto a Jack e diventare la migliore agente del governo di sempre, prima o poi ti troverai di fronte a dei muri e dovrai imparare come superarli."
" Dei muri?" chiese Nova, perplessa.
" Noi." precisò Hide: " Per essere la migliore, dovrai essere più veloce di me, più rapida e abile di Eve nell'uso delle lame, più feroce e letale di Claude nel corpo a corpo, più preparata e capace di Leo nell'uso di veleni ed esplosivi e, naturalmente, più precisa di Jack con le armi da fuoco. Per quanto mi riguarda, l'obbiettivo che ti sei posta non è raggiungibile ma..." precisò dopo un breve sospiro: " è proprio la tua capacità di superare le mie aspettative ad aver attirato la mia attenzione, quindi, chissà, potresti anche stupirmi di nuovo."
" Perché mi vuoi aiutare? Tu cosa ci guadagni?" domandò a quel punto Nova, notando un mutamento nel comportamento di Hide rispetto all'anno precedente.
Il ragazzo rimase in silenzio per qualche secondo, riflettendo sulle parole da scegliere:
" Fin da quando ero bambino, sono sempre stato bravo a capire cosa provassero le persone. Il tono della voce, uno sguardo o anche solo un gesto della mano mi sono sufficienti per comprendere le intenzioni e lo stato d'animo di chi mi sta intorno.
Con il tempo ho imparato che ogni stato d'animo porta ad agire sempre negli stessi modi... o così credevo.
Quando posto in una situazione critica ed esposto alle proprie paure, un essere umano può reagire in due modi: può paralizzarsi dal terrore o può scappare. Alcune persone, però, anche se terrorizzate, riescono a restare calmi e a superare queste situazioni critiche. Ciò che ho notato accomunare tutte questi individui è il loro sguardo."
" Lo sguardo?" ripeté Nova, perplessa.
" I loro occhi sono come quelli di un Leone affamato, o di una mamma Orsa che deve proteggere i propri cuccioli; sono occhi vivi, carichi di forza, affilati al punto che, se qualcuno li guardasse per troppo tempo, potrebbe finire per tagliarsi. Come può la paura, un qualcosa di così negativo, risvegliare in questi individui una simile forza di volontà, un simile istinto che li spinge a lottare senza mai arrendersi? è per questo che voglio aiutarti, Nova, è per questo che voglio spingerti al limite in ogni modo: perché anche tu hai quello sguardo e forse, quando avrai raggiunto il tuo massimo, quando proverò sulla mia stessa pelle la forza di un individuo con una tale forza di volontà, potrò capire, potrò dare risposta a questo dubbio che mi sta lacerando l'anima." Negli occhi di Hide si leggeva un'ardente passione, che mai prima d'ora si era vista in lui; Nova non aveva dubbi: stava dicendo la verità. Provò a rimettersi in piedi e, seppur ancora incerte, le sue gambe sembrarono reggerla di nuovo; raccolse il libro di anatomia e, tenendolo sotto braccio, esclamò: " Non so quanto potrai scoprire ma io non ho intenzione di gettare la spugna."
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Nova- avvicinandosi alla verità
AcciónSecondo libro della trilogia, seguito di " Nova" Nova prosegue nei suoi studi all'accademia Saint Saucy; la strada per diventare un'agente del governo è ancora lunga: vecchi e nuovi amici si uniranno al suo viaggio... ma un tradimento potr...