Una giornata da ricordare.

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Finalmente è arrivato il fine settimana è stata una settimana molto impegnativa ma allo stesso tempo molto bella da domenica scorsa quando Mario mi ha detto che voleva trasferisi a casa mia che adesso finalmente è diventata nostra si perché abbiamo appena svuota gli ultimi due scatoloni e quindi sta sera finalmente saremo una famiglia non che adesso non lo siamo ma adesso abbiamo un posto da chiamare casa non devo più venire qui per cambiarmi e poi andare a casa di Mario, ora quando aprirò la porta di casa sono sicuro che ci troverò Penelope che starà giocando sul tappeto e Mario sul divano a guardare nostra figlia giocare o in cucina a preparare la cena, non sarà più un luogo freddo e silenzioso perché sarà riempito di calore di risate e soprattutto di amore e forse anche dei giocattoli di Penelope per casa.

Oltre ad essere stata una settimana molto impegnativa è stata molto particolare perché mercoledì è questo il giorno che di solito passo con Riccardo dove rimane a dormire da me, e come ogni mercoledì mio fratello lo ha portato al bar dopo che Andrea se ne è andato Riccardo si è seduto sul suo sgabello preferito e mi guarda serio e io mi sono fermato ad osservarlo e mi sono reso conto ancora una volta di quanto mi assomiglia negli atteggiamenti e nei suoi modi, poi mi dopo poco mi chiede una cosa che mi lascia senza parole.

-Zio ti posso chiedere una cosa però mi prometti che non ti arrabbi?

-Amore di zio dimmi cosa mi vuoi chiedere che mi sto preoccupando?

-Zio non è niente di brutto e che volevo semplicemente chiederti se sta sera che è la nostra sera possiamo fare una cosa diversa?

-Amore lo sai che in queste serate faccio ogni cosa che tu vuoi, e se voi andiamo al cinema?

-No zio io non voglio andare al cinema ma vorrei semplicemente passare un pochino di tempo con te Penelope e zio Mario visto che da domenica finalmente lo hai presentato a nonno e nonna, io voglio giocare un pochino con Penelope e poi vorrei semplicemente guardare un film seduto in braccio allo zio se per te non è un problema.

-Amore ma è bellissima la cosa che mi hai appena chiesto però non lo so se sia possibile questa sera. Lo sai che io e zio Mario stiamo andando a vivere insieme e siamo in fase di trasloco infatti sta notte avremo dovuto dormire insieme nel mio letto perché la vostra cameretta è piena di scatole con le cose di Penelope che piano piano sto mettendo apposto.

-Ma zio per me non ci sono problemi mi accontento anche di dormire sul divano se questo vuol dire che possiamo passare una serata in famiglia.

-Riccardo vuoi proprio passare del tempo con lo zio giusto?

-Ehm si zio, fin'ora non ti ho mai chiesto niente perché mamma mi diceva che finché i nonni non lo conoscevano non potevo dirti nulla ma ora è diverso e che io lo vorrei semplicemente conoscere meglio poi con me e sempre così gentile e poi zio ma lo hai visto com'è bello? Beh hai scelto bene.

-Riccardo ma dove le senti certe cose? Beh però hai ragione lo zio Mario è proprio bellissimo, e non è che lo scelto io ma è la piccola Penelope che ha scelto me.

-Zio perché cosa ho detto di cosi cattivo? Lo sentito da mamma e dalla nonna che lo zio Mario è bello, a zio quando Penelope sarà più grande mi ricordi che gli devo fare un regalo perché ti fatto conoscere suo padre.

-Gli vuoi proprio bene allo zio è?

-Si zio perché ti rende veramente felice fin ora ti ho sempre visto felice solo quando giocavi con me quindi si gli voglio bene perché ti rende felice.

-Ma tu sei sicuro di avere otto anni? Vieni qui piccola peste che ti voglio abbracciare e adesso chiami tu lo zio e glielo dici va bene?

-Ti vengo ad abbracciare subito zio ma poi mi dai il telefono vero.

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