improvvisamente noi

La nostra prima notte........

È tutto il giorno che continuo a pensare alle parole di Paolo che mi ringrazia per il bene che faccio al suo amico ma io veramente non lo so cosa ho fatto per lui in realtà è Claudio che fa bene a me ma anche a Penelope lui è uno dei motivi per cui al mattino mi sveglio con il sorriso.

Clarissa mi dice di stare tranquillo e di prendere quello di bello che la vita mi sta regalando e piano piano mi aprirò con Claudio e mi racconterò a lui e anche lui aprirà il suo cuore a me che si vede quanto quel ragazzo tenga a me e a Penelope basta guardare il regalo che gli ha fatto semplice ma pieno di significato ed è vero.

Ho fatto una doccia per provare a rilassarmi ma non è servito a nulla perché non so cosa mi aspetta ogni volta che qualcosa sfugge al mio controllo mi agito ma ho capito che volevo organizzare lui qualcosa e allora gli è lo permesso quando sta mattina sono andato al bar mi ha detto che non vedeva l'ora di sta sera e anche io ho voglia di vivermi questa sera sono davanti al armadio che non so come vestirmi se solo mi avesse dato un indirizzo non se andiamo in un ristorante o rimaniamo a casa e forse è questo mi spaventa fino ad ora avevamo Penelope in casa e non siamo andati oltre ai baci ma sta sera non so se sono capace a trattenermi o semplicemente mi voglio lasciare andare come sempre mi faccio mille paranoie e non non mi riesco a vivere il momento e penso sempre a quello che può succedere.

Per fortuna che come al solito c'è Clarissa che mi viene in soccorso e mi dice.

-Mario cerca di spegnere il cervello e sta sera goditi quel bellissimo uomo non farti i soliti mille problemi e ascolta il cuore.

- Grazie ancora una volta Clarissa per tutte le cose che fai per me, negli anni ho sempre saputo che ho potuto sempre contare su di te e anche se siamo lontani tu ci sei sempre per me ti voglio bene.

- Anche io ti voglio bene zuccone ma adesso muoviti che lo farai aspettare quel poverino.

Mi abbraccia mi da un bacio sulla guancia e senza darmi il tempo di replicare se ne va e io rimango ancora una volta solo davanti al armadio per qualche secondo e poi decido che la miglior cosa è essere me stesso e quindi tiro fuori dal armadio il mio paio di jeans preferiti quelli neri con gli strappi sulle ginocchia mi piacciono molto per come mi fascino il corpo poi diciamo che da quando sono un "papà" non ho avuto molte occasioni per indossarli quindi mi sembra che questa sera è l'occasione giusta poi sopra mi metto una maglietta a maniche corte anche questa nera con una camicia azzurra con li collo alla coreana che lascio aperta e poi prendo il mio giubbotto di pelle quello stile biker e mi do un ultima occhiata allo specchio dopo aver provato a sistemare il ciuffo ma sono troppo lunghi quindi decido di lasciarli spettinati tanto di sicuro lui me li spettina come fa di solito e in fine mi metto un pochino del mio profumo e decido sono pronto vado in soggiorno a salutare Clarissa e la mia piccola che mi sorride e mi fermo un attimo a guardarla e forse per la prima volta da quando è con me mi accorgo di quanto è cresciuta e soprattutto è molto sveglia sembra che mi stia dicendo vai a divertirti che io sto bene e lo so che è in buone mani e dopo l'ultimo bacio alla piccola e alla mia amica vado da lui.

Ad ogni gradino che salgo la mia agitazione sale da una parte non vedo l'ora di vederlo dal altra parte ho paura mi ritrovo davanti alla sua porta e cerco di ritrovare un pochino di coraggio e poi mi vengono in mente i suoi occhi quel verde che s illuminano gli occhi e io subito sorrido a quel ricordo e subito trovo quella spinta per suonare e lui dopo pochi secondi è li davanti a me che mi sorride.

-Ciao cucciolo ti stavo aspettando vieni entriamo.

-Ciao Amò, anche io non vedo l'ora di vederti si ti seguo.

Vedo che mi guarda un attimo con la bocca aperta e subito si avvicina a me e mi prende tra le sue braccia e vicinissimo alle mie labbra mi chiede come lo chiamato allora capisco e prima di avvicinarmi a lui gli dico Amò e azzero le distanze e lo bacio e tutte le paure le mille paranoie che mi sono fatto tutto il giorno sono scomparse qui tra le sue braccia.