Capitolo 25-Mollami

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Mi rigirai nel letto quando mi arrivo qualcosa in faccia. 

-tesoro muoviti alzati devi andare a scuola- mi richiamò mia madre mentre riprendeva la ciabatta. Annui e quando sentii la porta chiudersi mi alzai. Mi guardai allo specchio e il mio aspetto non era dei migliori. Le solite occhiaie e il mascara colato. Perchè sì: avevo pianto. Non so bene il motivo ma lo fatto. Misi le ciabatte e striscia verso il bagno. Mi pettinai i capelli e li lascia sciolti. Decisi che per almeno un giorno non mi sarei truccata. Dopo essermi ripulita la faccia dal mascara andai a vestirmi. Il mio armadio era pieno di vestiti della vecchia me così presi delle cose decenti : dei jeans strappati e una maglia corta nera. Per coprire la pancia presi una felpa a zip e la indossai chiudendo la zip. Presi lo zaino e andai in cucina.

-Finalmente! Ti stavamo aspettando da chissa quanto!- mi rimproverò mia madre.

- si scusa- mi sedetti al mio solito posto.

-tranquilla! Pensa che tua sorella non è ancora scesa- disse per guardare il mio modo di vestirmi.

-mamma- 

- dimmi tesoro-

- pensavo se potessi darmi qualche soldo per comprare dei vestiti nuovi. Giuro che poi pian pian ti ridarò tutto!-dissi velocemente bevendo il lattte. 

- nessun problema- mi disse sorridendo per poi lasciarmi 50euro sul tavolo.

-Grazie mamma sei la migliore- dissi prendendo i soldi e dandogli un bacio sulla guancia.

Scuote la testa per poi farmi segno di andare scuola. La salutai e presi lo zaino uscendo. Mi guardai in torno in cerca di qualcosa o qualcuno.

Lasciai stare e iniziai a camminare per la mia strada. Dritto e a destra. Dritto e di nuovo a destra. Dritto e sinistra. Tutto così monotono. Quando arrivai strinsi lo zaino a me ed entrai dopo il cancello. Vidi Chiara e lasciai perdere per poi continuare a camminare verso la mia classe.

-Scusi Prof.- dissi quando mi avvicinai alla cattedra.

-Dica- rispose continuando a sfogliare la propria agenda. 

- vorrei cambiare di posto.- 

-di posto?- disse per poi voltarsi verso di me.

-di posto.-

-ah, certo nessun problema- disse 

Andai in un banco vuoto e mi sedetti in quel preciso momento entro Samuele. Mai na gioia yee. Si avvicinava verso il posto vuoto affianco a me e nel mentre aveva quel'orrendo sorriso sulla faccia.

Quando stava per sedersi misi il mio zaino sulla sedia.

-è occupato- dissi sorridendo innocentemente.

-e da chi?-

-dal mio zaino- dissi guardandolo male.

Stava per afferrare lo zaino quando il professore lo richiamò. 

- Mi pare di non averti dato nessun permesso per cambiare di posto, Biondino- dice per poi indicare con la penna il suo banco. Samuele sbuffo e si sedette.

Sorrisi soddisfatta mentre recuperavo i libri della lezione. 


Uscii velocemente dalla classe mentre mi dirigevo verso la mensa. Mi fermai di colpo facendo sbattere qualcuno dietro di me.

-Attenta dove vai- 

-Ettore?- dissi voltandomi.

-Sara?- disse guardandomi come facevo io.

-non ti ho mai visto qui a scuola- disse rivolgendo lo sguardo da un'altra parte.

- posso dire lo stesso- dice

-Beh, meglio se vado no?- dico facendo retro.

-sì a dopo o a domani-dice mentre andava verso la metro.

Dopo questa addio mensa. Intanto mi dirigo nella prossima classe. Recupero il telefono e vedo vari messaggi da Chiara.

7.20Chiara : Andiamo a scuola insieme?

7.23: quindi?

7.45: alla fine?

7.47: lascia stare vado da sola

12.32: sono in mensa dove sei?

12.35: grazie eh

Spensi il telefono e lo rimisi in tasca mentre aspettavo che questa noiosa e monotona giornata finisca. 

Da Un Odio Ad Un'amore | LyonWGF.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora