Quando arrivammo al pub dove Lauren aveva prenotato una cena per tutti, io ero già ubriaca. La mia bottiglia di vodka presa nel backstage era stata svuotata in meno di dieci minuti dopo essermi distaccata dagli occhi di quel ragazzo dai capelli verdi.
Sfortunatamente, quei quattro ci stavano alle calcagne come mai nessuno aveva fatto prima d’ora, da una parte ne fui sollevata solo per il semplice fatto che forse la serata non sarebbe stata così noiosa, dall’altra parte sbuffai tra me e me perché quel tizio mi sta ancora fissando. Odiavo quando qualcuno mi fissava senza staccarmi gli occhi di dosso, non mi piaceva avere gente in torno, mi dava fastidio parlare con persone che non conoscevo e con cui non volevo avere nessun tipo di conversione/relazione.
Mentre un cameriere ci indicava la strada per il nostro privè, notai che davanti a me camminava un ragazzo dai capelli biondi disordinati, ma con delle spalle da paura. Gli picchiettai le dita sulla spalla e lui si voltò sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi, mi resi conto di quanto fosse bello solo ora. Non so se era la sbronza o ero uscita pazza, ma questo ragazzo era davvero attraente e quando sorrideva gli si formano delle fossette ai lati della bocca e sulla guance. Sorrisi debolmente e gli sussurrai all’orecchio ‘Come hai detto che ti chiami?’
Fece un passo indietro e mi osservò dalla testa ai piedi con un sorriso compiaciuto. Mi sfiorò la mascella con le sue lunghe dita fino ad arrivare al retro del mio collo, posizionò tutta la mano sulla mia nuca e mi sussurrò sulle labbra ‘Ashton’
Risi come un ochetta e gli mesi le dita tra i capelli e glieli tirai un po’ senza fargli male, sentì l’odore di whiskey quando vi accinai di più alla sua bocca, probabilmente era ubriaco anche lui e quando ero sul punto di baciarlo, una voce ci interrompe.
‘Cosa state facendo?’ Chiese debolmente un ragazzo alto e biondo che non avevo mai visto.
Notai che il suo sguardo si terrorizzò dopo aver incontrati miei occhi che stavano ardendo di rabbia per aver interrotto quel fantastico momento con il ragazzo sexy.
Ashton si voltò e si mise a ridere, mi prese per mano e mi trascinò con lui. Mentre attraversavamo la sala, mi resi conto che è ancora vuota e i privè erano tutti occupati. Lessi su un cartello appeso al muro che l’apertura delle porte sarebbe avvenuta per le due del mattino e dopo che controllai l’ora e mi rensi conto che erano le due esatte, decisi di affrettare il passo e arrivare al privè prima che la sala si riempia di gente grondata di sudore.
Quando arrivammo ai divanetti, Lauren e Calum si stanno già scambiando effusioni d’amore, Isabel parlava animatamente al telefono e capelli verdi era seduto da solo a smanettare il telefono e a bere un sex on the beach. Il ragazzo biondo che aveva interrotto il momento di flirt tra me e Ashton si era seduto accanto a Isa così da poter cominciare una conversazione e fare colpo su di lei.
Io e il biondo riccioluto ci andammo a sedere su uno dei divanetti e ordinai alla cameriera di portarci della tequila. Mi voltai verso Ashton e lo beccai squadrarmi dalla testa ai piedi, risi di gusto e mi avvicinai al suo volto.
‘Non pensavo fossi così bello da vicino’ risi nuovamente mentre passai il mio indice sopra le sua labbra morbide, sopra e sotto, in continuazione finché lui cedette e si morde il labbro mettendomi una mano sulla guancia. Quando la tequila arrivò, inumidii con la lingua e la saliva la curva della mano fra il pollice e l'indice succhiandola, ci mesi sopra il sale, lo leccai, bevvi la tequila tutta di un sorso e poi mesi in bocca il limone e lo succhiai per stemperarne il sapore. Mentre godevo per la terribile, ma allo stesso tempo appagante sensazione che questo drink mi dava, notai gli occhi di Ashton infiammarsi e prendermi alla sprovvista. Si avvicinò, mi mise tutte e due le mani sulle guance e accorciò le distanza tra le nostre bocce, mi leccò il labbro inferiore con la lingua e solo questo mi mandò scariche elettriche in tutto il corpo, mi prese il labbro fra i denti e lo tirò con forza facendo uscire dalla mia bocca piccoli gemiti di dolore, mi spostai sopra di lui e cominciai a dargli piccoli baci intorno alla bocca che gli fanno piegare la testa all’indietro e gli fanno chiudere gli occhi così da farmi sapere che sta assaporando tutto il piacere che gli stavo procurando. Appena tornai alla sua bocca sentì la sua lingua spingere contro il mio labbro, così decisi di farle unire fino a fargli esplorare ogni singola parte della mia bocca e così facendo mi fece avvampare le guance. Mi spostai senza fiato da lui e lui mi sorride compiaciuto, quando mi accomodai sul divano, tutti ci guardavano strani e io decisi di ignorarli. La sala si era riempita del tutto di gente, chiesi ad Ashton se aveva intenzione di ballare con me e lui mi liquidò con un cenno di capo e indicò i panini appena portarti dalla cameriera, annuì senza nessun segno di dispiacere, alla fine ero ubriaca, troverò qualcuno con cui ballare.
Dopo aver preso un morso dal panino di Ashton, guardai verso il ragazzo con i capelli verdi seduto di fronte, sarà la sbronza, ma sotto un’altra luce era molto più bello di quanto credessi. Masticava distratto le sue patatine fritte e di volta in volta faceva ruotare gli occhi all’insù ascoltando le conversazioni sdolcinate tra Calum e Lauren.
Mi avvicinai a lui e mi sedetti sulle sue gambe sorprendendolo e facendogli appoggiare la schiena sul divanetto, la musica è più insonorizzata nei privè così da poter parlare più civilmente senza urlare, quindi mi avvicinai a lui e gli chiesi ‘Ti annoi?’ Sorridendogli spavalda.
Mi guardò con un’espressione indecifrabile sul volto e poi mi risponse ‘Un po’
‘Che ne dici se andiamo a ballare?’ chiesi massaggiandogli delicatamente il collo con le dita.
‘Ci stai provando con me?’ chiese quasi scioccato. Rimasi male della sua risposta e mi alzai di scatto, ma prima che potessi fare un altro passo, lui mi prese dal braccio e mi disse ‘Okay, andiamo a ballare’ simulai un gridolino e lo presi per mano, appena uscimmo dal privè, lui mi circondò i fianchi con un braccio e mi fece sussultare. Il ragazzo se ne accorse e mi guardò come per dire ‘E’ tutto ok?’ Fissai il suo braccio che mi teneva stretta al suo corpo magrolino e io gli chiesi all’orecchio ‘Cosa significa questo?’ Lui alzò le spalle e mimò un ‘andiamo’
Ci immischiamo tra la gente e cominciammo a ballare, all’inizio notai la freddezza nei suoi movimenti, poi l’aria si cominciò a scaldare e in un paio di minuti eravamo avvinghiati l’uno all’altra, avevo la testa appoggiata sul suo petto mentre mi muovevo su di lui circondandogli il collo con le braccia e le sue mani erano posate gentilmente sui mi fianchi, decisi di fargli sentire di più la mia presenza, girandomi e spingendo i miei fianchi contro i suoi, vedi i suoi occhi spalancarsi e io quasi risi per il potere che aveva il mio corpo su di lui. Continuai a muovermi finché lui non mi tirò più vicino e mi fece sentire quanto era eccitato. Gli lasciai piccoli baci sul collo e qualche volta succhiai la sua pelle, lui gemette sotto il mio tocco e per ripicca mi accarezzò la schiena sotto il vestito.
Decisi di accorciare la distanza che dividevano le nostre bocche e mi baciò gentile, con calma, ma allo stesso tempo con tanta forza che mi fece sentire diversa. Non era lo stesso bacio che avevo dato ad Ashton poco fa, questo era molto più intenso, ma anche più delicato. Emisi dei gemiti sulla sua bocca e lui mi baciò senza fermarsi, mi sembrò di stare in un vortice dove non c’era mai una fine e più questo vortice durava, più il mio corpo si eccitava e non ne aveva mai abbastanza di questa sensazione.
Ci staccammo senza fiato e lo guardai negli occhi, brillavano di una luce meravigliosa verde corallo. Gli regalai un sorriso sincero e lui mi baciò il naso rivolgendomi anche lui un sorriso magnifico.
‘Allora non mi odi così tanto’ sussurrò.
‘Non so nemmeno come ti chiami’ dissi sinceramente
‘Michael, è un piacere conoscerti Alis’ disse con una voce tenera che quasi mi fece sciogliere.
‘Ti va se torniamo a casa insieme?’ chiesi prima di lasciargli un piccolo bacio sulle labbra.
Mi guardò per un po’ e poi mi sorride ed esclamò ‘Se passi la notte con me, allora si, ci sto’
Saltellai e tornammo al privè per recuperare le nostre cose.
‘Si prospetta una notte di fuoco’ sussurrò la mia voce interiore e io quasi mi eccitai solo all’idea.
‘Capelli verdi, sarai nel mio letto stanotte’ pensai mentre lui mi prese la mano e io sorseggiavo distrattamente il mio drink mentre uscivamo dal locale.
STAI LEGGENDO
Don't || Michael Clifford
FanfictionAlis è una ragazza diversa da tutte le altre, ha un carattere particolare e difficile, ma in compenso è una chitarrista di successo. Lauren, amica di Alis, incontra e si fidanza con Calum senza dire nulla alle altre componenti della band. Alis e Mic...