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Storia di @andreamarini24

Sto arrivandoTieniti pronta 🔫

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Sto arrivando
Tieniti pronta 🔫

Valentina pov's

Il cellulare mi vibra da dieci minuti nella tasca del camice, ma non posso rispondere visto che sto facendo il giro di visita mattutino con i miei specializzandi per sapere come stanno i miei piccoli pazienti.

<Dottoressa Allegri?> mi volto quando la voce flebile di una bambina mi chiama

<Alice ciao come stai?> rispondo riavvicinandomi alla bambina che avevo appena finito di visitare.

Alice è una bambina di 8 anni, ricoverata ieri pomeriggio per forti dolori addominali che successivamente venne operata d'urgenza per appendicite in peritonite. È una bambina timida, così decido di fa uscire tutti gli altri futuri dottori.

<Ti sei la fidanzata di Dybala?> annuisco <Me lo faresti conoscere? La mia famiglia non riesce a portarmi allo Stadium per stare dietro a mio fratello...> I suoi occhi castani si incupiscono

<Sì, te lo farò conoscere>

Dal corridoio provengono dei rumori e degli schiamazzi così mi tocca uscire per vedere cosa stesse succedendo e se necessario ristabilire l'ordine.
Minardi e Rossi stanno cercando di fermare un ragazzo che lì per lì non lo conosco, ma che sentendolo parlare mi viene da ridere.

<Lasciatelo>

<Sì, capo> Lui si mette a ridere prima di correre ad abbracciarmi.

<Che succede?> inizio a preoccuparmi

<Ma tu il telefono lo tieni per bellezza?> mi dice cercando di apparire il più calmo possibile <Il mister, tuo zio, ti ha cercato almeno quince veces, poi ha deciso di chiamare me per sapere dove fossi. Andrea Marini viene. Él juró matarte> (Andrea Marini sta arrivando. Ha giurato di ucciderti) Rabbrividisco e sbianco. Lo stringo forte a me e gli sono grata di aver detto l'ultima frase in spagnolo.

Non voglio che la gente lo sappia.

<Luigi?> la voce mi trema

<È allo Stadium. Va d'accordo con Edin>

Quando finalmente mi sono ripresa, ricordo la bambina e allora prendendogli la mano lo conduco nella sua stanza.

<Alice, guarda un po' chi ti ho portato?>

Quando lo vede scatta a sedere, un po' dolorante, le si illuminano gli occhi e delle lacrime le rigano il viso.

Lui la va ad abbracciare e le asciuga, si comporta come se fosse sua figlia e io non posso fare a meno di scoppiare a piangere dalla gioia.

<Alicia, qual è il tuo soñar più grande?> le chiede dopo che mi ha guardato perplesso, prima di sorridere.

<Assistere ad una partita della Juventus dal vivo>

<Creo, scusa penso, che si possa fare>

<Davvero?> annuisce prima di salutarla e uscire

Ho paura.

Ho paura.

Ho paura.

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