Sola.

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Trascino il dito su 'Rispondi' e metto il telefono all'orecchio

"Pronto? Julio?"

"Jordan" ha la voce roca e malinconica

"Ehi, che succede? come mai quella voce?" chiedo

"Ti spiego dopo, ma ora devi venire in ospedale, quello a pochi minuti dall'aeroporto" risponde

"Ahm.. okay" dico chiudendo la chiamata

Mi volto verso Ney

"Allora? Che succede?" chiede lui

"Non lo so, ma mi ha detto di andare all'ospedale vicino all'aeroporto" rispondo

"Sarà meglio andare, ti accompagno" dice lui prendendo la camicia

"Si, ma dopo finiamo questo che abbiamo lasciato in sospeso" dico io sorridendogli

"Si, certo" risponde lui sorridente

Ci rivestiamo e scendiamo giù nella hall, Suárez sta leggendo una rivista

"Ehi, dove andate?" chiede lui

"All'ospedale, ci ha chiamato Julio, ci accompagni?" dico io

"Certo" dice lui alzandosi

Prende le chiavi della macchina e partiamo, dopo poco siamo davanti all'ospedale

Chissà, magari Julio si sarà fatto un graffietto e avrà fatto una tragedia ahah

Entriamo dentro e io richiamo Julio e mi dice di aspettarlo alla reception

Lo vedo arrivare

"Jordan, andiamo" dice prendendomi per un polso "voi aspettate qui, verrete dopo"

Ha gli occhi bagnati di pianto.

Che succede?!

Facciamo quattro piani di scale, poi entriamo in una stanza tutta bianca

Non ci credo,

cosa vedo...

Juan sul letto di ospedale attaccato a delle macchine...

Un Mondiale per dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora