Chapter 11- Strawberry jam is usually not green

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L'amore è l'inferno,la libertà è il paradiso ma il paradiso è nulla ,senza l'inferno d'amore.
~Roberto Giusti

Il vento soffiava forte all'esterno.
Inquieto.
Come se qualcosa lo avesse turbato.
Veloce svettava tra gli alberi senza una meta precisa.
Indomabile come sempre.
Erano passati già due giorni dall'arrivo del biondino,ma era rimasto chiuso in camera per tutto il tempo.
Angel,concentrata sul libro che stava leggendo,teneva il capo poggiato sulle gambe del fratello che non staccava gli occhi dal televisore,più esattamente dal fondoschiena di Daenerys Targaryen.
"Asher smettila di sbavare.", lo rimproverò la sorella disgustata senza distogliere lo sguardo dalla pagina del libro tra le sue mani.
"Sai soltanto rompere ",borbottò il moro.
Aileen ,seduta sulla poltrona,osservava Angel. Le lunghe dita affusolate terminanti con unghie perfettamente curate e laccate con smalto nero opaco risaltavano sulla copertina bianca e argentea del volume .
"Che hai da guardare?", la voce di Angel era più che altro irritata.
Dopo un iniziale momento di disagio,la curiosità della bionda prense il sopravvento ,"Come si chiama quel libro?"
Angel chiuse il volume e si mise seduta,"Il libro segreto delle sirene. È un libro dei mortali che ho trovato nella libreria in camera.", alzò le spalle mentre passava con le dita sulla copertina.
La bionda avrebbe voluto intavolare una conversazione ma Angel la metteva troppo in soggezione con quegli occhi neri che sembravano volerle strappare l'anima e farla bruciare in eterno.
"Angel,non dovresti leggere quella roba.", obiettò Asher mentre spegneva il televisore ,"Il trono di Spade è meglio.",Aileen si mordicchiò il labbro inferiore.
Quando si trovava con quei due si sentiva sempre fuori posto, invece con Will e Lilith era molto più a suo agio così si alzò dalla poltrona e si recò in cucina dove Will sta mescolando una strana sostanza verde in una ciotola.
"Credi che sia normale che puzzi come cavolfiori andati a male ?".
"No,Will.E solitamente la marmellata di fragole non è neppure verde. ",
rispose Lilith seduta sul bancone mentre lo osservava con un sopracciglio alzato e faceva dondolare le gambe.
"Lilith",la voce dolce di Aileen giunse all'orecchio della rossa che si voltò verso di lei.
"Cosa c'è, Ai? ".
"Perché Will si ostina a cucinare anche se è una schiappa assurda?".
"Vorrei saperlo anche io,Ai.",annuì Lilith mentre Will poggiava la ciotola sul tavolo e incrociava le braccia al petto.
Un piccolo broncio si formò sul viso privo di imperfezioni del moro,"Voi non siete capaci di comprendere le mie strabilianti abilità culinarie.",impettito  uscì dalla cucina tra le risate di Aileen e Lilith per poi lanciarsi sulla morbida poltrona accanto al caminetto.
Angel si alzò irritata dalle risate e dai continui borbottii di Will.
Spazientita si recò al piano superiore e spalancò la porta della sua stanza.
L'angelo era nella stessa posizione da giorni ormai.
Seduto a gambe incrociate sul suo letto.
Immobile.
Con gli occhi chiusi e i capelli quasi argentei che lievitano attorno al suo capo.
Angel entrò sbattendo la porta dietro di sè cercando di attirare la sua attenzione,ma il tentativo fu completamente inutile.
Come i precedenti.
Gli aveva lanciato della vernice addosso, dato fuoco all'armadio e si era perfino spogliata davanti a lui,ma il ragazzo non dava segni di cedimento.
Angel si avvicinò a lui dopo aver poggiato il libro sul mobile accanto alla porta.
Poggiò una mano sul letto e mosse l'altra davanti agli occhi chiusi dell'angelo.
"C'è nessuno?", quasi urlò nel suo orecchio destro per poi tentare di dargli un ceffone sulla guancia,ma il biondo la bloccò afferrandole il polso.
"Non provarci mai più .",la voce del ragazzo era distante.
Come se giungesse da un luogo lontano nonostante i due si trovassero a pochi centimetri di distanza.
"Lasciami immediatamente ", squittì Angel tirando via il polso dalla stretta di lui,"Come hai osato,tu lurido essere inferiore. ",continuò la mora.
Le palpebre del biondo tremarono prima che si decidesse ad aprire gli occhi ed Angel si zittì mentre si perdeva nei meandri di quei due spicchi di cielo.
"Pagherai per il tuo affronto. ",asserì la mora dopo essersi ripresa mentre si guardava attorno.

Angel si allontanò dal letto del ragazzo e si lanciò sul suo riprendendo la sua lettura mentre L'angelo ritornava alla sua meditazione .
A interrompere il silenzio fu il leggero tocco di Asher contro la porta.
"Angel?",chiese mentre apriva un po' la porta.
"Che vuoi?",sbottò irritata Angel.
"Ho lasciato qui la felpa ieri",il demone entrò nella stanza e lanciò uno sguardo all'angelo seduto sul letto.
"Che ha la principessa dei ghiacci?", chiese lanciandosi sul letto della sorella.
"Non lo so e non mi interessa.", poi la ragazza chiuse il libro di botto,"Fatto sta che mi irrita".
Asher si mise seduto e ,per attirare l'attenzione del biondo,gli lanciò la sveglia.
L'oggetto si avvicinò a tutta velocità al ragazzo ma ,a qualche centimetro dal suo viso ,cambiò rotta e ,con la stessa potenza , colpì Angel.
La ragazza poggiò una mano sulla guancia colpita dall'oggetto.
"Che problemi mentali ti affliggono ?", urlò contro l'angelo mentre si alzava
"Ti sei fatta male?", Asher tentò di vedere quali fossero i danni,ma il livido stava già scomparendo.
"Luxiel. Sto parlando con te", sbraitò Angel avvicinandosi come una furia al biondo.
I capelli castani della ragazza iniziarono a fluttuare.
"Angel,calmati.", provò a dire Asher mentre le si avvicinava.
"Sto parlando con te.",la ragazza si avventò sul biondo come una furia.
Si mise carponi su di lui e poggiò le braccia ai lati del capo del biondo che la osservava con gli occhi blu indecifrabili.
A quello sguardo,Angel lo colpì in viso con la mano ormai in fiamme più volte mentre i suoi occhi si coloravano completamente di nero.
"Angel fermati." ,Asher tentò di avvicinarsi a loro ma un muro di fiamme si formò a bloccargli la strada.
"Perché non reagisci?", sbraitò la mora mentre si fermava a riprendere fiato.
E fu allora che accadde.
Sul viso dell'angelo apparve un sorriso.
Un sorriso strano.
Direi quasi un ghigno.
Angel in pochi secondi si trovò attaccata al soffitto alla disperata ricerca di acqua.
Tentò di urlare ma non aveva abbastanza aria.
Il ragazzo seduto sul letto mezzo bruciacchiato la guardava con gli occhi spenti e il sorriso sul volto.
Nemmeno un livido, un rivolo di sangue o bruciatura sul suo viso.
"Ti avevo già avvertita ".
Intanto la parete di fuoco scomparve e ,accanto ad Asher ,apparve un animale dal pelo scuro.
Una pantera nera dagli occhi rossi e luccicante come rubini.
"Raug.Attacca",la voce di Asher feve voltare l'angelo nella sua direzione giusto in tempo per vedere la pantera. Appena i loro occhi si incontrarono la pantera si bloccò.
"Raug? Che hai?", la confusione di Asher filtrava dalle sue parole mentre la pantera scompariva in una nube rossastra.
"Che sta succedendo qui?", chiese Lilith entrando nella stanza senza nemmeno bussare.
La rossa di guardò attorno.
Angel era attaccata al soffitto , Asher era confuso mentre si guardava attorno quasi perso e poi c'eraLuxiel.
Immobile.
Seduto sul letto dalle lenzuola bruciacchiate senza che una minima emozione trasparisse dal suo viso.
"Falla scendere,Luxiel.", ordinò Asher appena si fu ripreso.
"Non credo sia il modo giusto di chiederlo", obiettò il ragazzo mentre stringeva in qualche modo la presa su Angel che non aveva nemmeno più la forza di mugolare.
Asher osservò la sorella e poi l'angelo,"Farò tutto quello che vuoi.Ti prego, falla scendere ", riprovò il demone.
Lilith non sapeva cosa fare.
Si mordicchiò il labbro inferiore incapace di comprendere come ciò che stava guardando fosse possibile.
"Mettiti in ginocchio e implorami, figlio di Astharoth.", ordinò l'angelo guardando il demone dall'alto verso il basso.
Asher prima tentò di controbattere,ma dopo un'occhiata al sorella,si inginocchiò.
Il demone abbassò il capo,"Ti imploro,Luxiel. Lascia andare mia sorella",sussurrò.
"Alza la voce,demone. "
"Ti imploro Luxiel.Lascia andare mia sorella", ripeté ora a voce più alta il moro.
"Così va meglio. ", in un secondo Angel non era più attaccata al soffitto ma sul pavimento in una pozza del suo stesso sangue.
"Ora ritorno alla mia meditazione. ", il tono del biondo era sempre lo stesso.
Incrociò le gambe a mo di indiano e chiuse gli occhi mentre un aura luminosa lo avvolgeva sotto gli occhi attoniti dei presenti.

Spazio autrice
Ma ciao miei cari lettori,
È un bel po' che non posto, ma non credo sia un problema per voi 😏.
Alluuura volevo sapere:cosa ne pensate del nuovo arrivato? Come stanno andando le vacanze?
Personalmente, nonostante sia una mia creazione,lo trovo esageratamente spocchioso.
Fatemi sapere la vostra first impression su Luxiel nei commenti.

~La tipa che scrive questo coso qui✨

Gli occhi delle ombre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora