Chapter 17-Truth or dare

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Il cervello delle persone smette di funzionare quando pensano di perdere qualcuno che amano.
~Dr.House


Aileen era seduta sul morbido divano in una sorta di dormiveglia.
I capelli biondi bagnavano il cuscino sul quale la fanciulla aveva poggiato il capo.
Aveva freddo,ma non vi era in lei la minima traccia della voglia di andare a cambiarsi.
Dopo aver richiuso le ali si sentiva sempre stremata,come se il ritorno alla normalità andasse a sottrarre tutte le sue energie angeliche a quelle tipiche di un essere umano.
Batteva i denti in maniera incontrollata mentre tutto ciò che la circondava si sdoppiava.
I colori si mescolavano come in un quadro di quegli artisti mortali che suo padre tanto adorava.
I suoni le giungevano ovattati come se avesse dell'acqua nelle orecchie.
La mano di qualcuno si posò sul braccio della bionda e una voce insistente e piuttosto acuta cominciò a irrompere prepotentemente in quella specie di bolla che si era creata attorno a lei.

"Aileen?", provò ancora a chiamarla Angel scuotendola un po' stizzita dal fatto che stesse rovinando il divano.
La bolla scoppiò e riportò la ragazza alla realtà con prepotenza.
Spalancò gli occhi e si mise seduta con la schiena dritta.
"Ehi,Bionda.Perché quella faccia?",Angel sembrava davvero confusa dalla reazione dell'angelo come si poteva osservare dalla particolare inclinazione che assumevano le sue sopracciglia in quei momenti.
"N-nulla.", balbettò un po' timorosa.
Angel ,dapprima ,alzò le sopracciglia per esprimere il suo disappunto riguardo all'incapacità di mentire della bionda ,poi ,con la solita noncuranza ,si lasciò cadere sul divano.
"Fatti più in là.", ordinò Angel senza il minimo tatto o curiosità per gli abiti bagnati della ragazza.
Aileen ubbidì ritirando le gambe e accoccolandosi contro il bracciolo del divano.
Angel accese il televisore e cominciò a fare zapping tra i canali.
"Quanta robaccia inutile.", borbottò la mora rivolta a nessuno in particolare.
Dopo circa cinque minuti si fermò su un canale dove stavano trasmettendo le immagini di una festa dove alcuni ragazzi stavano giocando.

"Che stai guardando?", la voce di Wil giunse dalle scale anticipando il suo arrivo nell'ampio soggiorno.
"Dei tipi umani che giocano.",rispose prontamente Angel senza degnarlo di uno sguardo.
Will poggiò i gomiti sullo schienale del divano e diede uno sguardo alle due.
Aileen stava dormendo stringendo convulsamente il cuscino.
I capelli si erano asciugati così come i vestiti,ma ancora era scossa da tremiti.
Il demone fu tentato di abbracciarla.
Di riscaldarla con il proprio corpo.
Quando la mano del demone fu a pochi centimetri dal viso della bionda,ella spalancò gli occhi e cominciò a guardarsi attorno.
Il demone aveva ritratto la mano istintivamente e la ragazza non si era nemmeno accorta del suo gesto.
L'angelo si stiracchiò lentamente.
La stanchezza di poco prima era ormai un pensiero lontano.
"Cosa succede?",chiese la bionda confusa mentre stritolava il cuscino con le braccia.
Fu allora che Angel saltò in piedi urlando con tutta la voce che aveva in corpo "Raaagaazziii.".
In pochi secondi Asher corse fuori dalla cucina spaesato e preoccupato,così come Lilith.
La rossa fu l'ultima ad arrivare.
Per poco non ruzzolò giù dalle scale e poi si fermò accanto a Will,confusa da quella specie di riunione.
"Vi va di giocare?",chiese Angel guardandoli uno ad uno con gli occhi neri scintillanti.

Asher si cimentò in una rapida serie di bestemmie che fecero impallidire Aileen.
Lilith dapprima alzò gli occhi al cielo,"Che genere di gioco?".
"Sisisisisisisi.",fu la risposta di Will che la guardava adorante con quei due smeraldi capaci di far impazzire il genere femminile.
Angel dunque si cimentò in una rapida spiegazione delle regole di "obbligo o verità".
Dato che non avevano nulla di meglio da fare,il gioco sembrava davvero un ottimo modo per far passare il tempo.
Aileen rimase seduta sul divano accanto ad Angel.
Lilith si sedette su una poltrona con Will su un bracciolo mentre Asher si appollaiava sull'altra poltrona.
"Chi comincia?",chiese Aileen timorosa.
"Io.Io.", Will si stava sbracciando aumentando ogni secondo di più le probabilità di colpire Lilith,la quale , per evitare ciò ,lo spinse giù dal bracciolo.
Il moro si rialzò lentamente e guardò male Lilith che lo invitava ad iniziare il gioco mentre rideva sotto i baffi.
"Asher.",tuonò Will in tono solenne,"Obbligo o verità ?".
"Obbligo.", la risposta di Asher fu immediata.
Will si prese qualche secondo per pensare poi un piccolo sorrisetto sorse sulle sue labbra.
"Non mi piace quel sorrisetto.",ridacchiò Lilith.
"Asher.Cerca Luxiel e trova un modo per fargli prendere parte al gioco.",le parole di Will aleggiarono nella stanza mentre tutti gli occhi si fissavano su Asher.
Il demone si alzò dalla poltrona mordicchiandosi il labbro inferiore e guardandosi attorno.
"Vado.",dopo questo scomparve su per le scale.

Bussò alla porta della stanza dell'angelo e,non sentendo alcuna risposta,entrò.
Ogni cosa era perfettamente in ordine.
Gli oggetti erano tutti intatti e non vi erano segni di bruciature.
Il letto era perfettamente rifatto e le tende erano chiuse.
Si avvicinò al bagno in camera e,dopo aver bussato,aprì la porta rivelando la vasca in pezzi.
Dove diamine si sarà cacciato.
Uscì dalla stanza e ritornò in soggiorno dove vide gli altri intenti a leggere le etichette di alcune bottiglie poste sul tavolino.
Non vi badò troppo.
Finalmente arrivò in giardino e,dopo aver chiuso gli occhi ed essersi concentrato, sentì l'aura dell'angelo.
Corse nella direzione segnalata da quella specie di radar interno e lo trovò.

Era immobile al centro della foresta intento a fissare il nulla dinanzi a sé.
"Perché sei qui?",Luxiel si girò e fece incontrare i loro occhi.
Asher, per un po',riuscì a sostenere il suo sguardo, poi lo spostò sul fitto della foresta.
"Volevo proporti di unirti ad un gioco."
L'angelo rimase sinceramente perplesso.
"Cosa?", chiese sicuro di aver capito male.
"Stiamo giocando ad obbligo o verità e volevamo sapere se volevi unirti.", Asher utilizzò un pizzico del suo potere persuasivo nella voce.
Luxiel lo stava squadrando.
"Non ti credo.", fu la risposta secca dell'angelo.
Asher cominciò ad innervosirsi,"Cioè in realtà mi hanno obbligato a venire da te per farti venire a giocare.",decise di raccontare la verità.
C'era qualcosa nello sguardo,nei modi, nel tono di voce di quell'essere che gli faceva tornare in mente qualcuno,ma appena era sul punto di dire a chi somigliasse qualcosa lo disconcentrava e facendogli perdere il filo dei suoi stessi pensieri.
"Capisco.", il biondo voltò le spalle ad Asher come per andare via.
La pioggia cominciò a cadere con sempre maggiore intensità.
"Ti comprerò una nuova vasca e avrai una poltrona riservata solo e unicamente a te in soggiorno.",provò Asher come ultima chance.
L'angelo si fermò.
Iniziò a pensare a cosa fare.
Cosa aveva da perdere?
Dopotutto la noia lo stava divorando da quando era giunto sulla Terra.
Luxiel si girò verso il demone e infilò le mani nelle tasche dei jeans.
"Voglio una vasca grande quanto quella in giardino.".
Asher spalancò la bocca.
"Ma quella è una pisci-. Va bene.",disse alla fine.
"Ottimo.Voglio anche al poltrona vicino alla finestra.", le parole dell'angelo giunsero alle orecchie del demone facendolo sospirare.
Poi entrambi,
lentamente,attraversarono la foresta sotto la pioggia battente fino a raggiungere la casa.
Quando aprirono la porta trovarono Lilith attaccata ad una bottiglia di vodka con Aileen che le chiedeva di versargliene un po'.
Will steso sul tappeto stringeva al petto della sambuca con Angel che ,mentre sorseggiava del liquido chiaro, lo calciava con forza.
"Cosa stanno facendo?", chiese Luxiel.
"Stanno rendendo più divertente il gioco.",il demone sorrise.

Spazio autrice
Salve salvino✨
Ho appena deciso di iniziare a pubblicare con maggiore puntualità ogni martedì e spero di riuscire in questi obbiettivo che mi sono prefissata ✨
Cosa ne pensate del rapporto tra Aileen, Lilith ed Angel?
Quale preferite delle tre?

-La tipa che scrive questo coso✨

Gli occhi delle ombre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora