Capitolo 7 -
Il San Mungo era stato ristrutturato l'anno prima che Albus iniziasse a lavorarci.
L'entrata aveva otto colonne doriche di marmo bianco e sopra ognuna l'animale che rappresentava i vari reparti dell'ospedale.
Alice l'aveva sempre trovato un po' troppo imponente e non rassicurante come invece avrebbe dovuto essere un ospedale. Non sapeva se era perché durante gli anni di Hogwarts, soprattutto l'ultimo, ci aveva passato un bel po' di tempo, o era perché raramente ci andava per ricevere buone notizie.
Quel giorno sperava che per una volta le cose fossero dalla sua parte.
Quel mattino avrebbe ricevuto il responso delle analisi fatte da Maggie. Sperava con tutto il cuore che la malattia di suo padre non avesse toccato anche sua figlia. Maggie era ancora così piccola. Non riusciva proprio a immaginarsela sul letto di un ospedale a fare terapie su terapie.
Se non altro, suo padre stava piano piano rispondendo alle cure quindi i medici avevano detto che in non molto sarebbe guarito.
Entrò dentro il grosso portone e si diresse verso la reception. Una donna dai capelli rossi tinti e il rossetto fucsia l'accolse con un sorriso cordiale.
'Buongiorno, sono venuta a ritirare le analisi di mia figlia, Margaret Paciock.''Certo un attimo. Intanto posso vedere un documento?' Alice tirò fuori il documento dalla borsa e aspettò che la donna tornasse con gli esiti.
'Ecco qua.'
Alice prese la busta bianca e ringraziò l'infermiera.
Voleva aspettare e leggere l'esito a casa, ma era impossibile. Era come se la busta nella borsa si fosse surriscaldata, come se urlasse di essere letta.
La aprì velocemente, le mani le tremavano e riuscì anche a tagliarsi con la carta della busta prima di tirare fuori il foglio con l'esito.POSITIVA – LA PAZIENTE NECESSITA DI TRASFUSIONE IMMEDIATA
Alice si passò una mano sul volto. Ora tutto sarebbe cambiato. La sua bambina aveva bisogno di cure e lei non poteva dargliele. Non perché non voleva, ma non era la persona adatta.
Improvvisamente il caldo di quella giornata d'estate la assalì. Sentì una stretta al collo e dovette andare a sedersi sulla panchina più vicina.
Si prese la testa tra le mani e fece qualche respiro profondo.
Pensava di avere ancora del tempo ma avrebbe dovuto dire ad Albus che era il padre di Maggie. Cosa avrebbe detto? Come avrebbe reagito?
No, non era ancora pronta, non dopo quello che era successo tra loro.
Ma ora c'erano cose più importanti, doveva mettere da parte il suo orgoglio e fare la persona adulta. Si alzò dalla panchina. Era risoluta e sapeva, era certa che ciò che stava per fare era indispensabile per la salute di sua figlia ed era lei e solo lei che doveva venire prima di tutto.
Si Smaterializzò e andò dall'unica persona che sapeva l'avrebbe aiutata a calmarsi.***
'Oh, Ali. Mi dispiace davvero tanto per Maggie.'
'Grazie Rose.'
'Quindi ora cosa hai intenzione di fare? Hai un piano in mente?'
Alice guardò Rose per un attimo. Sembrava improvvisamente stanca, aveva delle pesanti occhiaie e il volto, in genere luminoso, sembrava ingrigito.
'Per prima cosa devo dire a Maggie della sua infezione. Poi devo parlare con Albus. Pensavo di avere ancora del tempo ma a quanto pare il momento della verità
arriverà prima di quanto avessi in mente.'Rose la guardò scettica. 'Sì, beh se era per te Albus poteva anche non venire mai a saperlo.'
Alice la guardò male. 'Ehi, questo non è assolutamente vero! Stavo solo aspettando il momento più opportuno. E poi... non sai quello che quell'idiota di tuo cugino mi ha fatto passare.'
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IF I TOLD YOU
Fanfiction[secondo capitolo della serie di All Your Perfect Imperfections - consiglio di leggere prima quella e poi questa] Sono passati sette anni dall'ultimo anno ad Hogwarts e cinque da quando Alice e Albus si sono lasciati. Entrambi sono andati avanti con...