capitolo 5

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apro gli occhi e cerco di capire dove mi trovo.

sono su un letto matrimoniale,le lenzuola che lo coprono sono bianco-panna e l'unica altra cosa che riesco a ricordare è lo specchio che vedo davanti al letto.

è uno specchio grande,alto circa un metro e ottanta centimetri.

cerco di ricordare che ci faccio li ma quello che dev'essere successo la sera prima non fa parte della mia memoria,non più.

mi alzo per capirne di più e barcollo tenendomi al letto.

ora ricordo. le pareti chiare,le mensole,il letto e lo specchio.

mi trovo nella camera di justin di nuovo.

sento la rabbia e la paura crescermi dentro.

mi alzo dopo aver sentito dei rumori, cercando di capire che sono le voci che sento.

il mio udito non è mai stato dei migliori ma riconosco la voce di un ragazzo e una ragazza.

non so di chi sia la voce femminile mentre riconosco quella maschile.

un'ombra si avvicina alla porta e Justin entra guardandomi.

"buongiorno" sussurra,scontroso come al solito ma più dolce.

"che è successo?"scatto.

"ehi,piccola calma,ti darò spiegazioni dopo che avrai mangiato qualcosa." suggerisce.

"vuoi avvelenarmi?" che cazzo.

"non mangio nulla preparato da te." come può aspettarsi che io mi fidi di lui?

"bene allora sistemati andiamo in un ristorante piccola,ma fa in fretta." sussurra uscendo dalla stanza.

per quanto sia contro di lui e lo odi non posso scontrarmi con lui,non di nuovo.

mi alzo dal letto e mi dirigo allo specchio. ho delle occhiaie sotto gli occhi e il labbro spaccato ma nulla di grave.

trovo la mia borsa su una sedia in un angolo della stanza e ne estraggo il mio porta trucchi trasparente.

passo un'abbondante passata di eye liner e mascara sugli occhi e poi mi sistemo la pelle pallida con un po' di fondotinta e le labbra con il lucidalabbra.

esco dalla camera dopo dieci minuti abbondanti e mi affretto in una stanza che vedo avere la luce accesa.

"Justin" mi sorprendo chiamandolo.

lui esce dalla stanza e viene verso di me prendendomi per i fianchi nonostante il mio disgusto per lui.

"sei pronta? sei bellissima piccola." vorrei vomitargli addosso ma non posso fare a meno di arrossire.

"sono pronta" dico senza guardarlo negli occhi e lui annuisce lasciandomi i fianchi e uscendo dalla casa.

io faccio lo stesso seguendolo poi in macchina.

"mi dici che succede?"

sbotto senza pensare.

lui mi guarda esaminando il mio volto sorridendo appena.

"dopo mangiato piccola,abbi pazienza voglio assicurarmi tu mangi qualcosa davanti a me." sussurra tornando a fissare la strada mentre guida troppo veloce per i miei gusti.

resto in silenzio fino al ristorante perché non so che dire e mi da fastidio il fatto di dover mangiare con lui.

una volta arrivati,Justin parcheggia accanto a una Volvo nera che mi sembra di aver già visto ma non ricordo dove.

guardo l'edificio davanti a noi con un insegna con scritto "benvenuti da nando's" deve essere il ristorante suppongo tra i miei pensieri.

"non entro la dentro con te." dico fissando un punto fisso davanti a me.

sento Justin esplodere in una piccola risata roca.

"e perchè no?"

sbuffo girandomi verso di lui e scuoto la testa nervosamente.

"perchè non voglio justin."

"beh invece ci verrai."lo sento sbattere la portiera ancora prima di poter rispondere per poi ritrovarmi catapultata fuori dall'auto al suo fianco.

"a modo tuo allora." sbuffo.

entriamo nel ristorante e una bionda si avvicina a noi sorridendo verso di me.

"benvenuti da nando's,spero vi troviate bene qui,come posso aiutarvi?" continuava a sorridere irritandomi.

"dobbiamo solo mangiare non alloggiarci qui perciò levati." mi allontanai andando verso un tavolo da due sedendomi per poi vedere justin avvicinarsi.

"sei stata scortese,wow,mi sorprendi piccola."

scoppio in una risata amara.

"senti ora basta. mi hai stancata e non sono un cazzo di burattino e neanche una santarellina quindi mangiamo,mi porti a casa e poi addio. uccidimi se vuoi."

sento le lacrime bruciarmi sull'orlo degli occhi pronte a scendere,no,cazzo.

"piccola..ti sto solo offrendo un pranzo,non ti ucciderò,lo prometto,ho detto che non ti avrei fatto del male okay? mantengo le promesse."

"okay.." annuisce trattenendo le lacrime.

"cosa prendi tu?" sussurra.

"mh..un piatto di pasta andrà bene.." annuisco convinta e justin chiama la stessa ragazza di prima ordinando e poi si allontana da noi.

"allora..vuoi una spiegazione immagino.."

"sarebbe gradita justin." sussurro.

"eri alla festa jas.."

annuisco d'istinto. "vero"

"eri con un ragazzo.."

scuoto piano la testa..un ragazzo..alzo la testa verso di lui. "Nash?" "si quello." la sua mascella si irrigidisce mentre abbassa il capo.

"c-che cosa è successo?" lo vedo scuotere la testa.

"avete discusso,credo. Dio,che disgusto. avete alzato entrambi la voce..poi sei caduta a terra...cazzo,non riesco neanche a pensarci. ha iniziato a picchiarti,forte,perdevi sangue e hai perso i sensi allora poi sono intervenuto,l'ho messo ko e ti ho portata da me." lo guardo negli occhi vedendo la sua sconfitta.

"io..grazie."

SPAZIO AUTRICE:
scusate se è corto e penoso ma non sono riuscita a fare di meglio come sapete già per i compiti. spero vi piaccia e spero di riuscire ad aggiornare presto✨

you lied,everything's changed.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora