butterfly effect. |stephen james

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"Quindi hai capito cosa devi fare?"  mi ripete Harry nell'orecchio mentre io cerco di non tirargli un altro vassoio in testa "L'hai ripetuto cinque fottute volte, smettila mi stai dando sui nervi." dico mentre il mio sguardo finisce al tavolo dei 'fantastici cinque' "Lo prendo come un 'sì', e ricorda non combinare casini." dice dandomi una pacca sulla spalla.

Mio Dio.

"Sparisci cavernicolo dai capelli troppo cresciuti." dico mentre scendo dalla sedia e mi dirigo verso il tavolo della bionda che Harry mi ha indicato "Hey ciao, hai già deciso cosa ordinare?" dico con voce troppo smielata mentre il mio sguardo va a finire sul suo decoltè un po' troppo decoltè, se posso.
"Portami pure una tisana detox senza zuccheri e un croissant veggy." mi ha appena investito un treno o cosa? anche le mie orecchie hanno preso a fischiare, ha una voce di circa centoventi vat.

Santo cielo.
Mei-dei, mei-dei.
Roger missione annullata, ripeto annullata.

"Certo arriva subito." le lascio un finto sorriso che ricambia facendomi notare anche un brillantino al dente, roba da Geordie Shore.
"Le hai già parlato di me?" dice Harry appena al bancone "No e non lo farò, sul serio Harry, sembra una Drug Queen mal riuscita." dico con disapprovazione "Ha persino un brillantino al dente e quei capelli? ma dico li hai visti? Ci sarà un barattolo intero di lacca, ti dico una cosa: rinunciaci." dico dandogli una pacca sulla spalla e prendendo l'ordinazione della ragazza "Non ti chiederò mai più nulla, sfaticata." dice imbronciato "Ma perfavore." "Dammi qua faccio io." dice prendendomi di mano il vassoio e cominciando a dirigersi verso la ragazza.

Eh no, io non la voglio in casa mia.

"Dai qua un cazzo." mi riprendo il vassoio ma lui non demorde cercando di tirarlo maggiormente verso di lui "No." "Sì." "No." "Sicurezza." urlo ma con uno strattone lui prende il vassoio e lo poggia poco delicatamente sul tavolo della bionda "Che succede?" dice il capo con la faccia incazzata "Lo vedi quel capellone lì? Ruba le bustine di zucchero dovresti sbatterlo fuori." dico indicando mio fratello "Grazie per avermelo detto, chiamerò Marvey." dice confusa "Marvey?" chiedo confusa e dietro al capo si presenta un uomo nero con una spatola in mano, aggiungerei anche grosso alla descrizione "Si capo?" chiede con voce profonda "Vedi il ragazzo lì? sta rubando lo zucchero, mandalo via." dice con un gesto della mano ritornando da dove è venuto.

"Subito." dice per poi dirigersi verso Harry, gli picchetta sulla spalla e lo prende di peso.
Harry si gira confuso e scalcia mentre io rido di gusto e lui mi fulmina con lo sguardo facemdomi i gestacci.

Ah-ah Harry,
mai mettersi contro di me.

Con un sorriso sulle labbra mi giro e vedo il ragazzo del cane fissarmi infastidito, il sorriso mi muore sulle labbra e mi trattengo dal non dirgliene quattro su quanto sia vigliacco ad aver lasciato una ragazza innocente in balia della polizia.

"Ei tu! Alice di sto cazzo vieni un attimo qui." dice un ragazzo che avrà si e no la mia età, mi giro verso di lui indignata e cerco di non spedirlo a calci in Burubundi "Sì? coglione patentato che non sei altro." dico guardandolo fisso negl'occhi mentre lui mi fissa infastidito "Vorrei prendere l'ordinazione di circa" guarda il suo orologio da polso e con voce incazzata " mezz'ora fa." "Non ho preso io la tua ordinazione, quindi vedi di smammare." metto una ciocca di capelli dietro l'orecchio mentre lui è ancora intento a fissarmi "Vero, ma hanno appena buttato fuori il ragazzo che dove portarmi il caffè." solo in quel momento ho capito che Harry è un vero coglione e che lui non si deve più avvicinare a questo bar "Arriva.".

"Hai spaccato tre tazzine e versato due milkshake ma nonostate ciò hai fatto un buon lavoro, ci vediamo domani." mi da delle pacche sulla spalla e si congeda nel suo studio mentre io a stento mi cambio e mi dirigo, finalmente, verso casa.