Ogni giorno della settimana in cui si andava a scuola si ripeteva sempre la stessa storia. Svegliarsi presto, fare colazione, lavarsi e vestirsi, prendere lo zaino e andare a scuola. Almeno per James era così, lui era un ragazzo semplice che non voleva attenzioni su di sé e di certo gli altri non si preoccupavano di dargliele. Era uno studente molto rispettoso e studiava molto, proprio per questo la sua pagella aveva ottimi voti.
Al contrario di Steve, lui era un ragazzo poco rispettoso ed era un bullo, che prendeva di mira i più deboli per avere la merenda o qualche soldo, visto che i suoi non ci tenevano a darglieli per la situazione economica in cui si trovavano.Erano le 8:00 precise e James era già in classe per ripetere: oggi il professore di chimica avrebbe interrogato. Tutti avevano timore, faceva interrogazioni a tappeto e se non rispondevi ad una domanda ti dava il triplo degli esercizi per casa. Voleva il massimo da ogni studente, soprattutto da James che era il suo preferito.
Passarono 5 minuti, la classe si era riempita di studenti e poco dopo arrivò il professore. Tutti speravano di non essere chiamati, tutti speravano che dalla bocca dell'insegnante non uscisse il proprio nome perché sarebbe iniziato l'inferno.
Si sedette sulla sedia che fronteggiava con la cattedra, controllò la lista dov'erano scritti i nomi dei vari studenti e chiamò due di loro: James Barnes e Steve Rogers. James iniziò a sudare, anche se sapeva di aver studiato bene.
Mentre Steve era tranquillo perché sapeva di non aver studiato e sapeva anche che si sarebbe beccato l'ennesimo 2.Si alzarono e si diressero verso il lato sinistro della cattedra. Il professore iniziò a fare domande a James, il quale si torturava le mani a causa dell'ansia ma rispose ad ognuna di esse. Poi passò a Steve, ma lui non rispose alla prima domanda né alla seconda né alla terza. James non conosceva Steve, non si erano mai parlati pur essendo nella stessa classe. Però decise di aiutarlo, gli suggerì la risposta della quarta domanda.
Steve sentendolo, rispose. Il professore gli fece altre tre domande alle quali Steve rispose in modo esatto dato che James lo stava aiutando.Ritornarono ai loro rispettivi posti.
Il professore si congratulò con Steve perché finalmente aveva aperto il libro di chimica. James si sentì felice per averlo aiutato, non si aspettava un grazie da parte sua ma dentro di sé sapeva che Steve gliene era grato.
L'insegnante, dopo aver spiegato la lezione, avvertì gli studenti che giovedì ci sarebbe stato il compito sugli argomenti che aveva spiegato nelle ultime tre settimane. Prima di andarsene consigliò a Steve di farsi aiutare da qualcuno che aveva ottimi voti in questa materia: rivolse un'ultima occhiata a James e uscì dalla porta.Le ore passarono velocemente e subito suonò la campanella che significava che era ora di pranzo. James si alzò dalla sedia e si diresse verso la mensa seguito da tutti i ragazzi di ogni età che avevano, come lui, appena finito le lezioni.
Prese il suo vassoio e si sedette al tavolo dove stavano i suoi unici amici: Sam, Wanda e Natasha.
Non curò i suoi amici, piuttosto si concentrò sul libro di letteratura.
Essi si alzarono dato che James non gli stava minimante rivolgendo la parola, avevano provato ad attirare la sua attenzione ma niente. Non gli aveva degnati nemmeno di uno sguardo a quanto pare il libro era più interessante di loro. Aveva il compito di letteratura su Dante e su una delle sue opere: la Divina Commedia.Steve non aveva amici per il suo carattere, apparteneva solo ad una "gang", se così si può chiamare, che era composta per la maggior parte da ragazzi che appartenevano ai quartieri più brutti di Brooklyn. Sì, Steve apparteneva ad uno di questi quartieri. Ecco perché i genitori non gli davano soldi e attenzioni ed ecco perché lui assumeva il comportamento di un bullo.
Si diresse verso la mensa e prese il suo vassoio. Si fermò a guardare i vari ragazzi mangiare, ridere e scherzare; il suo sguardo, però, si soffermò sul ragazzo che questa mattina lo aveva salvato. Non voleva ringraziarlo, non voleva nemmeno parlargli: ero uno sfigato secchione, lui non parlava con questi ultimi. Ma poi si ricordò dell'avvertimento del professore, doveva impegnarsi e per farlo aveva bisogno di un aiuto. Non era un tipo che si faceva aiutare, aveva sempre imparato a rialzarsi da solo nonostante tutto. Ma adesso ne aveva bisogno: per lo studio.Si diresse verso il tavolo dove era seduto James e si sedette. Quest'ultimo alzò lo sguardo e rimase sorpreso da chi si trovò davanti.
-Ho bisogno di un po' di lezioni su chimica e altre materie, alle 5:00 in biblioteca non fare tardi.
-Ehm...okay.
Detto questo si alzò e se ne andò verso il tavolo dove sempre si sedeva: il tavolo del suo gruppo.
James lo guardò alzarsi e andarsene.
Lui non aveva mai dato lezioni e non aveva mai pensato di darle a qualcuno, soprattutto ad un ragazzo. Era molto timido, aveva sempre paura di dire la cosa sbagliata al momento sbagliato.
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• When I look at you • ||Stucky AU
RomanceDue ragazzi che sono nella stessa classe di chimica fin da quando hanno iniziato il liceo, cominciano a conoscersi, a parlare ognuno con l'altro della propria realtà. Tra James Barnes e Steve Rogers inizia un rapporto che va oltre l'amicizia, nasce...