Chapter 2

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Erano le 4:45 e James era in biblioteca da parecchio tempo, stava ripassando tutto quello che doveva spiegare a Steve. Aveva paura che quest'ultimo non capisse le lezioni, cercò di scrivergli degli appunti così a casa avrebbe potuto ripetere.
Erano le 5:05 ma Steve non era ancora arrivato. Arrivarono le 5:10, le 5:17, le 5:24, le 5:30 ma Steve non si era ancora presentato. James iniziò a pensare che non sarebbe venuto così iniziò a mettere i libri nello zaino quando Steve entrò dalla porta della biblioteca e, dopo aver intravisto James, si diresse verso di lui.
Si sedette al lato destro di James e tirò fuori dallo zaino i quaderni e il borsellino.

James spiegò per il tutto il pomeriggio a Steve due degli argomenti che ci sarebbero stati nella verifica.
-...quindi facendo questo trovi questo?
-Esatto!
-Spiegato dal professore sembrava più difficile.
-Beh infatti non è molto difficile da comprendere.
Diede un esercizio a Steve e, mentre lo svolgeva, si soffermò a guardare i suoi occhi. Erano di un celeste chiaro, essi venivano messi in risalto dai i suoi capelli biondi. A suo parare erano bellissimi, per il suo viso erano perfetti.
-Che c'è?
-Oh...niente...hai finito di svolgere l'esercizio?
-Sì e per oggi basta.
-Okay, va bene.
Steve prese le sue cose e le mise nel suo zaino.
-A domani Barnes.
Detto questo se ne andò.

James era in camera sua, aveva appena finto di svolgere gli esercizi di latino. Stava pensando a quello che era successo oggi, più nello specifico a Steve. Quel ragazzo misterioso a cui poche ore prima aveva spiegato alcuni argomenti di chimica. Non conosceva niente di lui e pure lo aveva aiutato, avrebbe potuto dire "no" ma invece non l'aveva fatto, non perché il professore glielo aveva implicitamente chiesto ma per il semplice fatto che voleva conoscere Steve. Sapeva la sua provenienza, conosceva la sua famiglia e sua madre gli aveva sempre detto di stare lontano da quella gente. Ma adesso aveva 16 anni e non gli interessavano per niente le avvertenze della madre.

Steve era tornato a casa verso le 10:00, non aveva cenato e di certo non aveva fame. Aveva fatto una passeggiata per le strade di Brooklyn, aveva osservato i bambini giocare al parco...quanto gli mancava essere bambino. Bambino per lui significava essere innocente senza alcun problema. Per lui essere bambino voleva dire avere sua madre ancora al suo fianco. L'aveva persa 6 anni fa a causa di una brutta malattia. Dal quel momento tutto era andato storto: il padre iniziò a drogarsi e a disinteressarsi completamente dei figli, proprio per questo sua sorella minore fu affidata ai servizi sociali essendo troppo piccola. Lui se l'era cavata da solo, aveva avuto alti e bassi ma era andato avanti superando ogni ostacolo.

Il mattino seguente James era appena uscito da casa e si stava dirigendo verso la scuola. Ad un certo punto sentì chiamare il suo cognome, si girò e vide Steve che lo stava rincorrendo. Così si fermò e aspettò che lui arrivasse.
-Hey Barnes!
-Ciao Steve.
-Come ti va la vita?
-Bene.
-Comunque oggi alle 4:30 in biblioteca. Non ritardare!
-Guarda che ieri sei stato tu a ritardare di mezz'ora.
Steve gli fece segno di non aver sentito poiché si era incamminato verso il cortile già da un pezzo. James accennò una risata ed entrò nel cortile.

La giornata scolastica fu uguale a tutte le altre: interrogazioni, correzione dei compiti assegnati per casa e varie cose.
James stava camminando con i suoi unici amici verso l'uscita della scuola.
-James che ne dici se oggi vieni a casa mia?
-Sam non posso, mi dispiace.
-È successo qualcosa?
-No, è che sono impegnato.
-Uhm va bene.
-Ci vediamo, Ciao!
-Ciao Sam.
-Ciao James.
-Ciao Wanda.
Salutò gli amici e s'incammino verso casa.
Era impegnato...era impegnato con Steve, stava trascurando gli amici per dare lezioni a Steve. Non stava pensando minimante a Natasha: la sua migliore amica, la quale qualche un mese prima gli aveva confessato di avere una cotta per lui che però James non ricambiava.
Lui non aveva mai avuto una cotta per qualcuno, forse perché era incerto sul suo orientamento sessuale.

Steve stava percorrendo la medesima strada che aveva percorso questa mattina per andare a scuola. Stava andando verso la biblioteca per le solite lezioni di James, quando intravide i suoi amici o almeno li considerava tali.
-Ehi Rogers!
-Stark!
-Dove stai andando?
-Ehm ho lasciato un libro a scuola.
-Da quando ti interessano i libri?
-Aspetta da quando gli interessa la scuola?
-Non mi è mai interessata e solo che quest'anno non voglio essere bocciato.
-Stai scherzando spero.
-No non sto scherzando e se volete scusarmi, ho da fare molte cose.
Sorpassò gli amici e si diresse verso James.

• When I look at you • ||Stucky AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora