Will
Quella mattina, invece di un "tenue raggio di sole che filtrava attraverso i lembi della tenda", come di rito in una qualsiasi scena di risveglio che si rispetti, a svegliare le mie membra intorpidite dal sonno furono le urla e la grande agitazione del popolato accampamento.
Maledicendo un par di Santi, scesi dalla brandina che ero obbligato a chiamare letto, anche se solo a ripeterlo ad alta voce mi faceva sembrare di insultare il secondo miglior amico dell'uomo, agguantai i vestiti del giorno precedente per indossarli e poi scostare un lembo della tenda, giusto per scoprire da cosa era dovuta tutta quella agitazione.
I miei occhi ci misero giusto cinque secondi per adattarsi alla forte luce esterna, in quella frazione di secondi realizzai che la situazione era anche piú grave di quanto non mi immaginassi.
Uomini e donne avevano spostato le loro tende fino a fare spazio quanto bastava per piazzarci due bersagli.
Al centro, oltre i bersagli, era stato sistemato il necessario per accendere un falò. Tutt'intorno ai bersagli erano posizionate armi di ogni tipo: pistole, fucili, archi, balestre, daghe.
Tutto quel trambusto era anche dovuto all'assemblare di quello che sembrava un campo, perfetto per un duello. Poco piú in là vidi l'occorrente per ogni possibile tipo di medicazioni e non.
Perfettamente al centro di quell'uragano di persone stava il Barone. Sbraitando ordini, muoveva concitatamente le braccia, lanciando grida e indicazioni a destra e a manca.La scena può risultare spassosa per te, mio caro e ingenuo spettatore, ma per il sottoscritto risultava drammatica, visto che alla fine della giornata avrei dovuto affrontare quella che sembrava una macchina infernale e di autodistruzione. Solo il pensiero che mancassero ancora innumerevoli ore al tramonto bastò a tirarmi sú il morale di un decimo.
Deglutendo e sorridendo cercando di autoincoraggiarmi, mi avviai verso il Barone, il quale, siccome si stava asciugando la fronte grondante di sudore con un fazzoletto nero (e te pareva) e sedendo su un ceppo di legno lí vicino, sembrava aver finito il suo difficile e arduo compito.
« hey »
Si girò di scatto. Mi guardò per una manciata di secondi, sbattendo le palpebre, sembrava confuso. Quando mi mise a fuoco e mi riconobbe il suo viso si indurí e si voltò dalla parte opposta.
« buon pomeriggio. Dormito bene principessina?»
Mi rivolse nuovamente lo sguardo, ghignando nella mia direzione. A quanto pare precendentemente si stava preparando spiritualmente e non per parlare con me.
"eheh" sghignazzai nella mia testa
" é proprio cotto di me, ovviamente non riesce a resistere al mio fascino."
Tsk certo. Continua a sperarci WillsAnnuii appagato.
" si, grazie per averl-"
Ecco. Il mio cervello.xp finalmente era riuscito a concentrarsi sui particolari importanti e non di quanto fosse figo il Barone vestito a quella maniera.
La sua voce risuonò nella mia testa."Buon pomeriggio"
Merda.
«Emh scusatemi, per caso avete detto, "pomeriggio"? »
Il Barone, quel bellissimo bastardo, vedendo la mia faccia spiazzata, non mi consolò come farebbe una qualsiasi persona degna di questo nome, ma, da tale mostro che era, trattenne una risata e mi rispose con voce sprezzante e canzonatoria.
«ah- hai controllato il sole? Sono piú o meno le cinque del pomeriggio. »
Detto ciò scoppiò in una fragorosa risata.
Alcuni si voltarono straniti, era un avvenimento strano che il Capo si mettesse a ridere davanti a quasi tutta la banda.
Anche se ero concentrato a deprimermi, siccome non avevo avuto tempo per preparami per la sfida della sera stessa, notai comunque quanto fosse bella la risata del Barone. Provai ad immaginarmi come sarebbe stato sentire la sua risata cristallina in un altro contesto. Dopo una mia battuta per esempio.
Cercando di non emozionarmi troppo vagai nuovamente con lo sguardo intorno a me.
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Smooth Criminal - Solangelo
Fanfiction{BoyxBoy}; 1800. In america infuria la guerra di secessione. in una città, dominata dalla reginetta dell'industria Lady Artemis, una banda di banditi comandata da un criminale senza scrupoli che si fa chiamare Il Barone Nero, deruba i ricconi del...