6

70 12 9
                                    

La giornata non è ancora finita. Mentre cerco di non pensare più all'enigma, sento bussare alla porta. Apro la porta e vedo una signora, la cameriera che mi serve di solito. La guardo, lei mi guarda e dopo un po' comincia a parlare in modo strano... Poi mi consegna un foglietto con scritte queste parole:

Ora un giochino da risolvere, più precisamente una serie di parole da decifrare e utilizzare:

AFAGEFENTEFE DIFI POFOLIFIZIFIAFA.

A questo punto la donna mi chiede: "Hai bisogno di qualcos'altro ?" Io le rispondo di no e chiudo la porta.

Leggo e rileggo il foglietto ma non capisco un bel niente! Ma cos'è?! È una presa in giro?! Devo sbrigarmi a capire, perché sono già le 12:56...

Dopo un'ora di lavoro riesco finalmente a decifrare il  "codice". Le parole sono state scritte nel linguaggio farfallino! Questo tipo di linguaggio si comprende dividendo le parole in sillabe e alla fine di ogni sillaba si aggiunge la lettera F + la vocale della sillaba stessa. Per esempio la PAROLA in farfallino AFAGEFENTEFE significa AGENTE, DIFI corrisponde a DI, e POFOLIFIZIFIAFA sta per POLIZIA. La frase completa fornisce l'indizio: in questo caso AGENTE DI POLIZIA.

Sono le 13:56, ora di pranzo.
Scendo giù nel salone da pranzo dell'albergo e finalmente, arrivata al mio tavolo, trovo una tessera. È la tessera di un' agente di polizia, con i seguenti requisiti:

VERONICA WAY
AGENTE DI POLIZIA CAPO DEL REPARTO DI  RICERCA
Polizia di Belfast.

✒️
Dir. Marc


Oltre a diventare una poliziotta (che devo fingere di essere) mi tocca pure cambiare il nome?!

Dopo aver finito il pranzo, davvero ottimo, torno su in camera e cerco il mio abito migliore. Cerco e ricerco ma non trovo niente che mi soddisfi veramente! Allora decido di mettermi un paio di jeans neri e una camicia bianca.
Sono 14:00 e sono già fuori dall'albergo. Mi dirigo verso la caserma più vicina, entro come se fossi in servizio e registro la mia presenza.
Il primo ordine che ricevo dal mio superiore è quello di andare negli uffici comunali e ricercare tutti i nominativi di giornalisti residenti a Belfast negli anni Sessanta e Settanta.

Mi dirigo verso il Comune, con un tempo davvero pessimo che certo non aiuta!
Piove a dirotto.
Dopo aver attraversato quasi tutta la Città, raggiungo l'edificio comunale. È una costruzione imponente, decorata con bellissimi fregi e bassorilievi che riproducono i simboli dell'Irlanda.

Sono letteralmente rapita davanti a tutte queste bellezze artistiche... sono sempre stata una grande appassionata di arte, e tutto ciò mi riempie l'anima di stupore!

Senza indugiare troppo, entro e mi guardo intorno. Per superare una fila infinita di persone assiepate all'ingresso, cerco di farmi spazio e mi dirigo subito verso l' archivio dei cittadini di Belfast. La signora dell'ufficio mi apostrofa aggressivamente: " Qui possono entrare solo gli autorizzati e la polizia!"
Abbastanza innervosita, tiro fuori il tesserino della polizia e ottengo la seguente risposta : "terzo piano, seconda porta a destra. Ecco la chiave."
La ringrazio freddamente e corro verso la stanza.
Entro e...

SOLA, COMPLETAMENTE SOLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora