Capitolo 4

78 6 0
                                    


CAPITOLO 4


Hermione's POV


Quando la mattina successiva raggiungemmo la Sala Grande trovammo i professori ed il signor Olivander che ci stavano aspettando.

<< Buongiorno mie care >> ci accolse Silente.

<< Buongiorno a lei professore >> ricambiammo in coro.

L'anziano mago si fece avanti scrutando con attenzione la bionda prima di porgerle una mano, che Nike strinse.

<< Signorina Connor io sono Olivander >> si presentò.

<< Piacere di conoscerla >> rispose cordialmente Nike.

Il venditore si volse in direzione del Preside, lanciandogli uno sguardo d'avvertimento.

<< Non mi avevate accennato al fatto che la studentessa in questione fosse una lycan professor Silente. Sa' perfettamente che solo in una ed una sola occasione, l'unica nella mia lunga carriera ed in tutta la storia dei fabbricanti di bacchette, mi è capitato di riuscire a far trovare ad un lupo la sua bacchetta >> disse Olivander << Pertanto dubito fortemente che la signorina Connor possa essere tanto fortunata da venir scelta da una di esse >>.

<< Parla come se le bacchette avessero dei sentimenti >> notò Nike.

Il negoziante si voltò verso la bionda, assumendo una posa seria e composta.

<< Infatti è così: è la bacchetta a scegliere il mago, signorina Connor, non il contrario >> riferì il negoziante.

<< E perché pensa che io non possa essere scelta da una delle sue bacchette? >> chiese ancora Nike.

<< Perché i lycan hanno una particolare ed assoluta predisposizione per la magia senza la necessità di una bacchetta che ne vincoli o attui i loro incantesimi. E lei, signorina, è una lycan totalmente diversa da quei pochi che ho avuto la fortuna di conoscere nella mia vita >> rispose Olivander.

<< Però ha detto che è riuscito a combinare un lupo ed una bacchetta >> ricordai.

<< Quel lycan è speciale in quanto è l'unico ad avere come padre un lupo e come madre una strega, pertanto la magia è meno potente rispetto a coloro che non hanno mischiato le due razze >> spiegò.

<< Non pensi che possiamo fare una prova Olivander? >> s'intromise la McGranitt.

<< Possiamo, ma non sperate troppo in un esito positivo >> annuì il negoziante.

Con un colpo di bacchetta aprì la piccola valigetta che aveva con sé e migliaia di scatoline si presentarono ai nostri occhi.

<< Dunque vediamo... >> rifletté il fabbricante << ...proviamo con questa: legno di abete, crine di unicorno, dieci pollici e mezzo, rigida >>.

La allungò verso Nike che non appena chiuse le dita sul manico della stecca questa tremò ed emise dei bagliori inquietanti dalla punta.

<< No. Decisamente no >> la riprese il mago, tornando ad osservare le sue scatole << Proviamo con questa: legno di acacia, piuma di fenice, nove pollici, sufficientemente flessibile >>.

Nike alzò un sopracciglio prima di allungare nuovamente la mano, ma nemmeno stavolta la prova andò a buon fine: la bionda non riuscì neanche a chiudere le dita sull'impugnatura che delle piccole scariche elettriche si materializzarono tra la pelle della mia compagna ed il legno.

FateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora