Capitolo 21

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CAPITOLO 21


Nike's POV


Stavo così bene tra le braccia del mio compagno che non avevo alcuna voglia di svegliarmi o di alzarmi, ma avevamo una missione di vitale importanza da compiere; aprii lentamente gli occhi e notai che il buio la faceva ancora da padrone, ma il chiarore dell'alba si poteva notare all'orizzonte segno che il sorge del sole era vicino.

Louis si mosse sotto di me e solo in quel momento mi accorsi che non ci eravamo mossi nemmeno di un centimetro dalla posizione assunta appena prima di addormentarci; mi trovavo ancora sul suo petto, i muscoli intorpiditi a mio avviso sia per la posa non proprio comoda che per l'assalto del castano nel suo momento di obbedienza alla "notte dell'unione".

<< Tesoro >>.

Tornai al presente sentendo la voce di Louis chiamarmi dolcemente proprio mentre le sue mani mi carezzavano i fianchi risalendo sulla mia schiena nuda.

<< Buongiorno >> sorrisi incontrando quegli occhi azzurri che tanto amavo.

<< Buongiorno >> mi scostò una ciocca dietro l'orecchio.

<< Preparo la colazione. E' quasi l'alba >> lo informai.

Lou annuì sospirando quando mi sfilai dalla sua presa e – non mi ero accorta di quel particolare – anche i nostri corpi sciolsero la loro unione.

<< Ecco perché mi sentivo così... avvolto >> ghignò Louis.

<< Idiota >> ridacchiai.

Mi feci una rapida doccia – per fortuna le tende magiche ne erano munite! – e mi vestii velocemente per lasciare il posto al mio ragazzo, mentre arraffavo poche provviste per improvvisare una colazione.

<< Ieri notte, prima di addormentarmi, credo di aver udito la voce di Fenrir >> m'informò.

<< Davvero? >> mi sorpresi.

<< Sì ma non ha detto nulla di particolare a parte il fatto che sembra aspettarci >> rispose.

Era inutile scervellarsi per quella notizia, tra poco – se riuscivamo a trovare un modo per raggiungere l'isola – avremmo potuto avere le nostre risposte direttamente dal grande lupo.

<< Ti senti bene? >> domandò con cautela.

<< Sì perché? >> lo osservai confusa.

Louis sospirò alzando una mano e scostando il collo della felpa, osservando la cicatrice lasciata dal suo morso.

<< Lou smettila >> lo pregai.

<< Ho perso il controllo Nike. Non me lo ricorderei nemmeno se tu non mi avessi mostrato tutto attraverso i tuoi pensieri. Io-io non posso accettare, tantomeno posso perdonarmi, di averti fatto... questo >> ammise.

<< Tesoro te l'ho detto che la causa era la- >>.

<< "Notte dell'unione", sì ok me l'hai detto ma... ma ero io a dominarti, anche se non lo ero mentalmente lo ero fisicamente... io non posso- >>.

Mi sporsi sul tavolo e fermai la sequela di scuse con un bacio, un bacio che speravo riuscisse a calmarlo ed a fargli capire che io stavo bene, che non ce l'avevo assolutamente con lui.

<< Se proprio vuoi fare ammenda, allora smettila di preoccupartene e continua ad amarmi fino alla fine dei tempi >> mormorai.

Un flebile sorriso si disegnò sulle sue labbra sottili e rosee prima che mi baciasse di nuovo, annuendo lentamente con la testa.

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