Capitolo 11

136 3 0
                                    


CAPITOLO 11


Louis' POV


Stentavo a credere a ciò che era successo in quelle ore.

Sapevo che quella sera ci sarebbe stata la "luna del demonio" ma non pensavo di arrivare a perdere quasi del tutto la ragione.

Ero corso fuori la Sala Comune di Serpeverde perché stavo perdendo il controllo; tutta quella confusione di studenti, tutto quel chiacchiericcio e quelle risate acute e false, tutto in quella stanza stava alimentando la mia furia e per non far del male a nessuno ero corso via.

Salendo le scale dei sotterranei avevo visto Nike trasformarsi ed uscire dal castello ed era stato l'istinto a guidarmi, a farmi trovare la strada per raggiungerla in quello spiazzo tranquillo ed illuminato dai raggi della luna piena.

E qui mi ero unito a lei.

In quel luogo isolato da tutti ed un tempo abitato da altri lycan, dai nostri antenati... proprio qui eravamo diventati ufficialmente una coppia.

Aprii gli occhi ed alzai il muso che avevo poggiato su quello della lupa sentendo finalmente il mio nodo sgonfiarsi per permettermi di lasciare quell'antro caldo ed ora pieno del mio seme.

Lo sai che non mi farò mettere incinta tanto presto. Soffiò Nike, leccandomi il naso.

Sono in grado di fare alcune magie senza bacchetta. Ho pronunciato un incantesimo anticoncezionale prima di prenderti. La rassicurai.

Che bravo compagno. Strusciò il muso contro la mia gorgiera.

Brontolii contenti nacquero nella mia gola mentre la lycan sogghignava e mi coccolava con lappate e sfregamenti maliziosi.

Nike. La richiamai con tono d'avvertimento.

La lupa sbuffò e si sedette, inarcando la schiena e stiracchiandosi le zampe prima di alzarsi ed io la imitai per nulla desideroso di starle lontano nemmeno un secondo.

Fortuna che la "luna del demonio" non capita tanto spesso. Scosse la testa ed il manto marroncino.

Credo che le prossime lune piene saranno differenti ora che siamo diventati una coppia. Riflettei.

Solo durante la luna piena? Mi fissò con sfida.

Ringhiai e la fronteggiai, mostrandomi in tutta la mia altezza e compiacendomi di vedere che ero alcuni centimetri più massiccio di lei.

Ovviamente no. Nessuno studente dovrà permettersi un approccio differente da quello scolastico con te, a meno che non vogliano sperimentare l'ira di un lycan. Mostrai le zanne.

Il suo naso umido si scontrò col mio, calmandomi all'istante e facendomi scodinzolare per la felicità.

Come faceva ad addomesticarmi tanto facilmente?

Il mio ragazzo geloso. Ridacchiò.

Un flebile russare giunse alle nostre orecchie e portò la nostra attenzione ad un groviglio di corpi a pochi metri da noi.

Mi ero scordato della loro presenza. Ammisi.

Avvicinandoci scoprimmo che il flebile ronfare proveniva da Draco che stringeva tra le braccia con fare protettivo ed amorevole la Granger.

Prima ti ho attaccato perché pensavo volessi far loro del male, che non li avessi riconosciuti. Confessò Nike.

Credo di essere stato un po' più lucido di te. Mi sono accorto dal tuo sguardo che l'istinto ti aveva sopraffatta, poi sei tornata in te all'improvviso. Ricordai.

FateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora