I bodyguard mettono ansia!

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Finisco velocemente di vestirmi.

Prendendo il mio zaino rosa, devo ricordarmi di non lasciare mai il diario in valigia o sparso da qualche parte, sarebbe troppo imbarazzante se Zay lo leggesse

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Prendendo il mio zaino rosa, devo ricordarmi di non lasciare mai il diario in valigia o sparso da qualche parte, sarebbe troppo imbarazzante se Zay lo leggesse.

Esco dal bagno dopo aver fatto una coda di cavallo.

"Gli altri?" Dico vedendo che si sta allacciando le scarpe.

"Giù." Dice alzando la testa per guardarmi.

Avvampo.
"Che c'è?" Chiedo guardandomi pensando ci fosse qualcosa che non andava.

"Nulla nulla." Ridacchia, prende la mia mano e scendiamo di giù.

"Grazie per averci degnato della vostra presenza. Ma sbrighiamoci." Dice Harry camminando fuori.

Viene preso di peso da Louis che lo ferma.

"Sei per caso pazzo o cosa?" Chiede Lou chiudendo gli occhi in due fessure.

"Che ho fatto?" Chiede l'altro dubbioso.

"Non possiamo uscire come se non fosse niente. Si chiederanno tutti chi è Mad." Dice guardandoci.

"Qual'è il problema?" Chiede Niall.

Che mi ammazzano. Ecco qual'è il problema.

"C'è che ci ammazzano e la ammazzano: dobbiamo trovare un altro modo." Dice Louis.

"So io come fare." Zay mi prende la mano camminando a passo svelto verso il retro dell'hotel, fermandosi alla vista di un bodyguard.

"Deve chiamarmi un taxi al più presto e farla accompagnare in via *******, tra meno di venti minuti." Spiega velocemente Zay.

Il bodyguard annuisce e inizia a chiamare il taxi.

"Ci vediamo lì." Sorride stampandomi un bacio sulle labbra.

"No Zayn aspetta, non lasciar..." troppo tardi è andato.

Mi giro vedendo l'imponente figura del bodyguard rimanere serio a fissarmi.

Sorrido nervosamente spostando il mio sguardo altrove.

Mi hanno sempre messo tanta ansia i bodyguard.

"Bello il tempo eh." Dico per sdrammatizzare.

Sta piovendo!!!

Non risponde così inizio ad agitarmi di più.

Questo è come quando entri in un ascensore di due centimetri quadrati, insieme ad una persona che non conosci, la saluti e poi finché non arrivi al tuo piano, sei lì a guardarti le scarpe, pensando a qualcosa da dire, ma non ti viene in mente un cazzo, così rimani in silenzio nel tuo disagio.

Si mi sento così in questo istante.

Finalmente il taxi arriva.
Faccio per aprire la portiera ma il bodyguard mi procede, facendomi prendere un infarto.

Come se le mani non le avessi.
Vabbè...

Entro nel taxi iniziando a guardare fuori dal finestrino.

Tutto questo è assurdo.
Anche se devo dire, mi spaventa un po' la situazione.
Per una tipa come me che gli davano fastidio qualche attenzioni in più, non immagino come affronterò il 'diventare famosa.'

Sarà complicata la cosa. Già lo so...
In ogni caso...di certo non per questo io lascerò il mio piccolo patato a cioccolato fondente.
Neanche per miliardi di euro o perfino la conquista dell'intero emisfero.
Col cacchio...ormai è mio.

Pensando a tutto ciò, la mia espressione si trasforma, facendomi ridacchiare soddisfatta.

Credo che l'autista pensa che io sia pazza.
Beh...non ha tutti i torti.

Dopo poco arriviamo e io entro nel mega palazzo che mi si presenta davanti, tutto fatto in vetro.
A quanto pare è il palazzo di una radio molto famosa.
Entro trovando subito un bodyguard che mi incita a seguirlo.

Lo seguo fino ad arrivare a una stanza, dove dall'altra parte c'è un altra camera, divisa da questa con un vetro.

Lì ci sono i ragazzi.
Li saluto con la mano, e mi siedo a una delle poltrone d'aspetto che ci sono.
Iniziando a guardare dal vivo, super vivo, l'intervista.

Ho sempre sognato questa cosa.
Qualcuno mi dia dell'acqua.

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