Madison's pov
Le gambe mi tremavano come non so cosa, il telefono non potevo tenerlo tra le mani, stavano tremando troppo.
Il mio labbro era fisso a forma di sorriso, non riuscivo a toglierlo.
So troppo bene che appena entrerò lì dentro, piangerò come non so cosa, che ci sarà bisogno di un miracolo per cessare le mie lacrime.
Finalmente vedrò il mio idolo.
Ragazzo.
Si già...ragazzo.
Vedrò il mio ragazzo.
Ancora mi fa strano pensare che dopo cinque anni a sclerare a desiderare di averlo tutto per me, adesso posso dire che è vero, e che quando dicevo che lui era il mio fidanzato, per scherzo con le mie amiche, adesso...posso dirlo davvero, e loro non potranno più ridermi in faccia.
Faceva male quando lo facevano, perché io stessa avevo la consapevolezza che mai avrei potuto essere la sua ragazza.
Ma a quanto pare mi sbagliavo.
"Madison Blossom!" Il mio nome viene chiamato.
Sbianco di botto, il cuore si ferma per un attimo, i miei occhi sgranano.
Sto morendo.
Il bodyguard mi passa una mano davanti al viso.
"Tutto apposto signorina?"
Mi chiede.
"Si si. Tutto apposto. Ecco il ticket."
Dico porgendogli il biglietto.
"Okay. Dopo lo spettacolo torni qui, l'accompagnerò personalmente io. Ordini del vostro ragazzo."
Mi fa l'occhiolino.
Perdo un battito, ma cerco di ricompormi.
"Okay, grazie." Sorrido e passo avanti.
La platea è enorme.
Potrei decisamente perdermi.
"Lei è la signorina Madison?" Una guardia mi spunta davanti.
"Emh si sono io." Dico.
"Mi segua." Dice iniziando a camminare.
Ho il posto privato?
"Ecco qua. Appena finisce il concerto, ci sarà un bodyguard ad aspettarla." Sorride.
"Si mi hanno avvisato. Grazie."
Dico sorridendogli.
Mi saluta e va via.
Il mio cuore non regge più...sta per esplodere. Sono troppe emozioni.
Ho sempre sognato tutto questo, e adesso che si sta avverando ho quasi paura.
Le luci si spengono, le collane che si illuminano, si accendono, creando così un arcobaleno.
Qui su è tutto così bello.
Il palco si illumina.
Le loro figure escono man mano da dietro al palco.
Il mio cuore credo si sia fermato.
Non ci posso credere, sono proprio lì.
L'ultimo ad uscire è proprio lui.
Il mio tutto da anni.
Sorride e saluta la platea.
I suoi occhi si spostano velocemente.
Mi sta cercando?
Vedo che guarda nella mia direzione, ma essendo buio non si vede nulla.
È magnifico cazzo.
Non posso crederci.
Il concerto inizia, e le loro voci sono perfettamente perfette.
Questo è un cazzo di sogno.
