Un momentino di attenzione, prego.
Se avete notato, la storia è in terza persona ma dal punto di vista di Hajime. A volte, però, ho cambiato, zoommando(?) su Oikawa. Il passaggio è indicato con ***##***.
Grazie mille e alla prossima, buona lettura.<Oikawa cosa diavolo è questo?>
Oikawa lasciò in fretta la torta sulla scrivania, evidentemente in crisi, e strappò il pezzo di carta dalle mani di Hajime, buttandolo nella spazzatura.
<Non mi ricordavo di averla lasciata in giro…> mormorò fra sé e sé, per poi allargare le braccia conciliante.
<Iwa-chan, io…>Ma fu interrotto da Iwaizumi, evidentemente alterato.
<Perché non mi avresti detto una cosa simile, eh?>Si sentiva tradito, anche se una parte di lui gli diceva di calmarsi perché ci doveva essere una buona ragione. Ultimamente, le emozioni che sentiva quando era insieme a lui sembravano amplificate, come se tutto quello che lo riguardasse fosse più importante del resto.
<Perché ho rifiutato.>
Oikawa mise fine a tutto il suo flusso di pensieri con quella singola frase.
Iwaizumi smise di urlare, cosa che fece venire i brividi a Oikawa.<Hai fatto cosa?>
Tooru si sedette sul letto con pesantezza e aspetto un po’ prima di rispondere.
<Ho rifiutato. Io non voglio perdere i miei bei ricordi della pallavolo facendo da alzatore a quel montato di Ushijima. Voglio che la mia ultima pallavolo agonistica sia quella con te e la Seijo. Tutto qui> Spiegò guardandosi le mani e sospirando.
<Ti rendi conto che hai detto di no alla Nazionale?>
Oikawa annuì, sorridendo appena.
<Sono felice di giocare con te al parco Iwa-chan.>Iwaizumi scosse la testa buttandosi a sedere sulla sedia della scrivania e trascinandosi davanti a un pezzo di torta.
<Sei un idiota Bakakawa, un vero idiota.>Non avrebbe mai ammesso che in realtà, anche se gli dispiaceva che avesse perso un’opportunità, anche se era arrabbiato perché aveva buttato via un sogno, e glielo aveva nascosto, era anche egoisticamente e infantilmente felice, perché lo aveva fatto per restargli accanto.
Un attimo, da quando gli faceva piacere se quella scocciatura ambulante gli stava attorno?
Scosse la testa, scacciando per l’ennesima volta quegli strani pensieri, e prese una forchettata di torta ignorando Oikawa che si metteva a ridere per il suo improvviso cambio di umore.
***
<Hai rifiutato di giocare nella nazionale per testardaggine e sentimentalismi.>
<Se lo dici con parole diverse non cambia, Iwa-chan.>
Era almeno la terza volta che Hajime sentenziava l’ovvio dopo aver finito di mangiare in silenzio.
Era ancora incredulo, e ogni volta che gli pareva di aver accettato la cosa scuoteva il capo e lo ripeteva ancora.<Domani mattina spedirò la lettera di rifiuto.>
Spiegò Oikawa seduto a gambe incrociate sul letto. In quel momento la porta d’ingresso si aprì con un rumore di chiavi.<Tooru, sono a casa!>
La voce della madre di Oikawa, che ormai anche Iwaizumi sapeva riconoscere.
<Bentornata.> Rispose il figlio, alzandosi lentamente per andarle incontro.
<Tooru, mi ha chiamato il medico per la visita di oggi e->
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Sickness •Iwaoi•
FanfictionAngst/Fluff ~~Iwaizumi si aspettava che Oikawa tardasse, succedeva spesso, ma ormai era passata quasi mezz'ora dall'orario stabilito. Sfogava la noia calciando una pigna qua e un sasso là, mentre si chiedeva cosa stesse facendo quell'idiota del suo...